MEDIAZIONE?? FONDAMENTALE!!!!
Ho provato sulla mia pelle l’importanza della mediazione.. E posso assicurarvi che nelle separazioni il mediatore rappresenta un punto fermo di riferimento, neutro ed imparziale, che ascolta ed indirizza le parti al fine di aiutarli a prendere coscienza della realtà. Ed è sempre dalla parte dei bambini, e sottolineo SEMPRE, senza farsi coinvolgere in quanto professionista. Non riuscirà a cavar sangue da una rapa… ma aiuterà sicuramente. E quando la situazione è drammatica ogni aiuto è fondamentale! Grazie alla mediazione ho rivisto mio figlio, dopo quasi 4 mesi di giornate piene di dinieghi e telefonate assurde.. E di stress, stress e ancora stress. E non ho problemi ad ammetterlo: è stato il peggior periodo della mia vita. Perché lo dico ora?·
Perché ieri ho sentito un amico·che sta vivendo le stesse difficoltà, al quale qualche settimana fa avevo consigliato la mediazione… ed il suo commento è stato “la situazione è in lieve miglioramento. E spero che i prossimi incontri aiutino ancor di più. Grazie, ti farò sapere.” Ne sono felice, per lui e per i suoi figli, il cui piccino ancora non cammina. Ma la situazione non deve migliorare grazie al consiglio di un amico, dev’esser la norma, cioè la regola! E le regole sono date dalle Leggi. In altri paesi, ad esempio Inghilterra, Francia, Norvegia, certe leggi esistono da diversi anni. Leggi che fanno di quei luoghi Paesi Civili. Paesi dove, nel caso ci si voglia separare, prima si deve far un percorso di mediazione familiare che deve portare alla definizione di tutto quello che va deciso. Con la separazione, noi lo sappiamo, tutto cambia, in modo radicale, a volte drammaticamente E se si vuole evitare, o quanto meno limitare al massimo, che le situazioni esplodano in conflitti, la riorganizzazione deve essere definita con l’aiuto di un professionista, che aiuti e guidi le parti a raggiungere nuovi e giusti equilibri. Un mediatore qualificato che conosca tutte le tecniche necessarie al raggiungimento degli obiettivi, che in primis sono il rispetto per i figli e per l‘altro, nel rispetto della propria libertà di scelta. Un professionista con possibilità di relazionare al giudice in caso di non collaborazione delle parti. Perché libertà non deve significare costringere i propri figli a diventare “orfani di genitore vivente”! Sembrerebbe una cosa facile e logica, almeno per me che ci sono passato… ma in Italia le cose logiche non sono di casa. Si potrebbe eccepire che, se la mediazione fosse prassi, qualcuno potrebbe rischiare di perdere quello che è il suo potere in certe situazioni. Non voglio credere che questo sia il motivo, o uno dei motivi, per cui le cose restano immobili… anche se, in certi momenti, pur rischiando di peccare, mi viene da pensar male.. Comunque sia, qualunque siano i reali motivi dell‘immobilismo, sta a noi che abbiam vissuto l’assurdo, dar gambe all’idea, portarla avanti ed illuminare le menti a chi non è cosciente di cosa sia, purtroppo spesso, la realtà della separazione. Perchè, cari genitori separati (o separandi) abbiamo un dovere: evitar ai nostri figli – e magari anche ai nipoti – ulteriori sofferenze assurde. Quindi… testa bassa e pedalare!!