Savona: più tutele per i papà separati che combattono per la bigenitorialità
Solo un 10-15% sono gli affidamenti ai padri. Il restante ’85-90% dei padri rischia a seconda della classe sociale di appartenenza di entrare a far parte dei nuovi poveri obbligati a mantenere moglie e figli
Mauro Lami, da circa·tre anni rappresentante e presidente per Savona dell’Associazione “Papà separatiLiguria” che opera a livello ligure aiuta i papà separati nell’affrontare tutte le problematiche legate alla separazione, al divorzio ed alla tutela dei figli continua la sua battaglia facendo un riferimento alla cronaca di questi giorni, quello del suicidio di Matthias Schepp: “Per l’ennesima volta leggiamo sulle cronache di un gesto estremo, un padre si è tolto la vita e in questa sua scelta coinvolge anche le figlie, forse, non si ha nessuna sicurezza di ciò’ che è avvenuto se non quello che lui ha scritto in una lettera. Abbiamo letto tutto e anche di più su questa vicenda, ma sempre a senso unico: lui uomo, violento e assassino, sicuramente con un psiche dipolare. Lei madre indifesa, succube, di lui, che subisce questa ennesima violenza. Psicologi sociologi, criminologi tutti a cercare di capire, “dopo”, cosa abbia potuto portarlo a questa ”folle decisione”, un uomo riconosciuto dai vicini come persona buona e gentile”.
“Basterebbe vedere cosa succede in Italia con l’affido condiviso inapplicato dai giudici preposti e pagati con i soldi dei contribuenti, ad applicare la legge e non a interpretarla e ad applicare la cosiddetta prassi. – prosegue Lami – Ogni anno in Italia si separano circa 160.000 persone e 100.000 sono i nuovi divorziati.
E’ un fenomeno che colpisce tutti i ceti sociali, operai e impiegati, commercianti e insegnanti, medici ed imprenditori, senza distinzioni senza se e senza ma. Solo un 10-15% sono gli affidamenti ai padri. Il restante ’85-90% dei padri rischia a seconda della classe sociale di appartenenza di entrare a far parte dei nuovi poveri obbligati a mantenere moglie e figli. Padri condannati ad avere rapporti discontinui e sempre più rarefatti con i figli mediamente dalle 70 alle 90 ore al mese di visita che equivalgono ai due fine settimana mensili che vengono concessi dai giudici. Sono numeri che fanno rabbrividire, ed in una realtà sociale, di disagio sociale, ci chiediamo come mai succedono queste cose”.
“Basterebbe leggere la lettera in cui Schepp accusa la moglie, colpevole di avergli tolto l’affidamento delle bambine, ‘senza l’affido congiunto non ce la faccio’. – afferma ancora il presidente di Papà Separati Liguria -·E’ la separazione dai figli a scatenare l’impulso ad uccidere ed uccidersi, non certo la gelosia o la mancata accettazione della fine di un matrimonio. Non si tratta di giustificare il gesto disperato, che rimane ingiustificabile prosegue, ma è doveroso comprendere a fondo le dinamiche di questa come di tante altre stragi familiari. Dalla lettera emerge il desiderio del padre di potersi occupare delle bambine anche dopo la separazione, una pulsione naturale ed insopprimibile. Il rifiuto, le limitazioni, la consapevolezza di essere relegato per sempre in un ruolo marginale hanno generato il corto circuito. Solo se i giudici applicheranno la legge in maniera giusta si potranno fermare atti come
questi”.
“La nostra associazione propone dibattiti e convegni con esperti e specialisti della materia per sensibilizzare l’opinione pubblica, per diffondere una cultura della paternità e della separazione fondata sul recupero del ruolo educativo di entrambi i genitori. La nostra associazione non protegge i padri che vogliono fare la parte dei cattivi e vogliono togliere i figli alla moglie, ma aiuta i padri a mantenere il loro ruolo genitoriale anche dopo un matrimonio che finisce” conclude Lami.
Papà Saparati Liguria si propone quindi di dare assistenza a quei genitori che vivono le difficoltà della separazione, avvalendosi della collaborazione di esperti sia nel campo psicologico e relazionale che in quello giuridico- economico. Vengono forniti gratuitamente dall’associazione consulenza legale, consulenza psicologica, consulenza con un mediatore ed è attivo il 3336956952, un numero attivo 24 ore su 24, il “Pronto papà”. Per ulteriori informazioni potete consultare il sito www.papaseparatiliguria.it o mandare un mail a info@papaseparatiliguria.it. E’ possibile chiamare i seguenti numeri di telefono: per Savona il numero 0198336201 nelle ore serali, per Quiliano il 0192100834 sempre nelle ore serali, per la Valbormida il numero 3477124966, per Albenga il numero 3284140237 e per Borghetto il numero 3336648388.