Prof.Avv.Guglielmo Gulotta:“Ecco perché non sono d’accordo con il decreto salva-bambini del CISMAI
Che la mia stima nei confronti del Prof. Guglielmo Gulotta, sia enorme è risaputo, lo ritengo uno dei massimi esperti internazionali sul tema dei minori e non solo, il suo linguaggio è chiaro e diretto, riesce a coniugare l’aspetto psicologico e forense in maniera perfettamente comprensibile anche a chi non ha effettuato studi psicologici e giuridici.
Ho chiesto al Professore un suo commento sulla recente lettera aperta del CISMAI al Presidente del consiglio Conte, ossia un decreto salva bambini che contiene le seguenti richieste:
- costituire task force locali tra scuola, autorità giudiziarie, servizi sociali, sanitari e terzo settore per organizzare monitoraggi quotidiani delle famiglie più a rischio;
- proseguire con gli interventi urgenti di tutela per mettere in protezione le vittime (se necessario anche tramite art. 403);
- sensibilizzare le forze dell’ordine nel gestire nel modo corretto le chiamate di aiuto che ricevono da questi bambini;
Vi riporto le sue considerazioni che sono le stesse che ha rilasciato nel video realizzato dalla SPG coordinato dal Prof. Giuseppe Sartori presidente Società Psicologica Giuridica (SPG).
DICHIARAZIONE Prof. Gullotta decano degli psicologi forensi italiani, avvocato, psicologo, psicoterapeuta, già Ordinario di psicologia giuridica presso l’università degli studi di Torino, presidente della fondazione Guglielmo Gulotta di psicologia forense e della comunicazione.
“Non posso condividere l’iniziativa del CISMAI, sono d’accordo sul fatto che e soprattutto in un periodo terribile come questo i bambini vadano tutelati, questo però va fatto con prudenza e grande attenzione perché come abbiamo visto nei casi di Bibbiano talvolta con l’intento di migliorare la loro situazione la si può di gran lunga peggiorare, mi spiego, nei documenti del CISMAI, che racchiude un certo gruppo di associazioni che tutelano i bambini altre non sono d’accordo, con questo documento si sostiene che l’abuso sessuale e il maltrattamento nelle famiglie anche laddove ci sono madre e padre che litigano è molto diffuso e nascosto, sulla base di questa premessa si fanno delle indagini che talvolta, non dico sempre, producono precisamente il male che cercano di contrastare. Perché?perché vengono fatte delle domande di carattere suggestivo che presuppongono che i fatti siano veri, cosi la segnalazione di un insegnante di un vicino di casa o di un coniuge, diciamo di uno dei due genitori che non è d’accordo con l’altro, può costituire la miccia per interpretare fatti che avrebbero un altro significato, i bambini sono stati sottratti in molti casi, non in tutti naturalmente, da famiglie e portati in un’altra famiglia.
Quello che preoccupa in questo caso è che addirittura si fa richiamo alla possibilità giuridica che gli assistenti sociali decidano per conto loro se la situazione è pericolosa per il bambino e lo sottraggono alla famiglia senza un controllo giurisdizionale e senza che ci sia il contradditorio, ecco perché non sono d’accordo su questo documento.
Voglio leggere, per essere preciso con le parole, che cosa il 28 febbraio 2019 ha detto il comitato dei diritti del fanciullo delle Nazioni Unite richiedendo che bisogna garantire che la rimozione dei bambini dalla famiglia compresi quelli con disabilità sia consentita in ogni caso solo dopo una attenta valutazione del migliore interesse e sia efficacemente monitorata, tutto questo non vedo nel documento che può avere le migliori intenzioni del mondo ma mi sembra frettoloso e sotto questi aspetti da non sottoscrivere e da non accogliere” .
Il Prof. Gulotta è firmatario assieme ad altri professionisti della Carta di Noto arrivata alla quarta edizione: ”la carta di Noto è molto citata ed apprezzata dalla giurisprudenza, in essa ci siamo sforzati di segnalare quali sono i metodi e la prudenza da utilizzare quando si sente un bambino, se queste cose non vengono seguite c’è il pericolo che si è verificato, voi avete citato Bibbiano ed altri casi, io come avvocato ne ho viste veramente a decine, questo meccanismo: si ritiene che siano molti e nascosti, vado li trovo perché lo presuppongo e quindi faccio trapelare la mia aspettativa, che il bambino segue perché ha la sensazione di essere davanti alla maestra e invece è una psicologa a una insegnante e invece è un carabiniere, segue quello che l’altro si aspetta che lui dica perché è abituato dall’educazione a non contraddire gli adulti, col risultato che essi trovano quello che andavano cercando e provano con questa profezia che si auto adempie che i casi sono molti e molto nascosti”.
Vi segnalo alcune interessantissime letture:
Gulotta G., Cavedon A., Liberatore M., La sindrome di alienazione parentale. Lavaggio del cervello e programmazione dei figli a danno dell’altro genitore , Giuffrè Editore, 2008
Il bambino vittima di maltrattamenti in famiglia (in collaborazione con Riboni M.), in La famiglia ambiente naturale del bambino, Paoline, Milano, 1979-1980, pp. 125-135; Bambini maltrattati tra le mura domestiche (in collaborazione con Riboni M.), in La famiglia oggi, n. 4, 1983, pp. 14-22; La violenza sui figli e altri tipi di violenza famigliare (in collaborazione con Riboni M.), in Famiglia e violenza, Giuffrè, Milano, 1984, pp. 1-184; La violenza psicologica sui minori, in La tutela dei diritti dei minori nell’ordinamento interno e nell’ordinamento internazionale. Il prof ilo della violenza, MDB, Messina, 1989, pp. 191-214; Il bambino maltrattato in quanto fenomeno sociale ed in quanto problema sociale, in Cesa Bianchi M., Scabini E. (a cura di), La violenza sui bambini: immagine e realtà, Giuffrè, Milano, 1991, pp. 93-100; Il bambino come prova negli abusi sessuali (in collaborazione con de Cataldo Neuburger L., Pino S., Magri P.) in Cabras C. (a cura di), Psicologia della prova, Giuffrè, Milano, 1996, pp. 157-213; Le fonti di errore nelle valutazioni di abuso sessuale, in de Cataldo Neuburger L. (a cura di), Abuso sessuale di minore e processo penale: ruoli e responsabilità, CEDAM, Padova, 1997, pp. 151-186; La violenza nelle relazioni familiari: Gli studi e lo stato della ricerca, in La famiglia. Trasformazioni, tendenze, interpretazioni, Centro Studi Giuridici sulla Persona, , Roma, 1998, pp.163-168; Aspetti psicogiuridici del comportamento pedofilo, in de Cataldo Neuburger L. (a cura di) La pedofilia aspetti sociali, psico-giuridici, normativi e vittimologici, ISISC Atti e documenti, Cedam, Padova, 1999, pp. 243-253; Memoria di difesa sull’attendibilità della testimonianza del minore in materia di abuso sessuale (in collaborazione con Fagella L., Canzano M.R., Cordovana L.), in Il Foro Ambrosiano, vol. 1, n. 2, 1999, 161-164; Commento alla Dichiarazione di consenso, in Maltrattamento e abuso all’infanzia. Rivista interdisciplinare, 1999, pp. 97-103; e in La professione di Psicologo: Giornale dell’Ordine Nazionale degli psicologi, novembre-dicembre 1999, pp. 9-11. La violenza nelle relazioni familiari in Elementi di psicologia giuridica e di diritto psicologico, Giuffrè, Milano, 2000, pp.843-847; L’abuso dei mezzi correzionali e i maltrattamenti nei delitti contro la famiglia e nei rapporti di dipendenza (in collaborazione con L. Cordovana) in Elementi di psicologia giuridica e di diritto psicologico, Giuffrè, Milano, 2000, pp.847-856; Il maltrattamento all’infanzia (in collaborazione con I. Cutica) in Elementi di psicologia giuridica e di diritto psicologico, Giuffrè, Milano, 2000, pp. 856-870; La pedofilia in Elementi di psicologia giuridica e di diritto psicologico, Giuffrè, Milano, 2000, pp.1021-1028; Fondazione Guglielmo Gulotta
Sede Legale Via Recchi 7 – Como Segreteria organizzativa: Via Morosini 12 – Milano Tel. +39 02 89 07 21 05