I bonus famiglia confermati da Draghi
I bonus che sembrano meno a rischio sono i bonus famiglia.
L’Assegno unico per i figli, sarà erogato per la prima volta a luglio, sempre che giunga il decreto attuativo.
Ad ogni modo se anche l’Assegno dovesse slittare, sembra certo che la squadra di Draghi sia intenzionato a rinnovarlo.
Questo bonus consiste in un contributo massimo di 250 euro a figlio, erogato dal settimo mese di gravidanza fino al ventunesimo anno di età.
Il bonus consiste in una quota fissa, che va dai 50 ai 100 euro, è una quota variabile determinata sulla base del reddito ISEE. La presenza di uno o più figli nel nucleo familiare fa lievitare il contributo.
Anche il bonus IRPEF sembra destinato ad una riconferma da parte di Draghi, ma è ancora in attesa di un decreto attuativo.
Il bonus è indirizzato agli autonomi e i titolari di Partita Iva, fra cui anche i liberi professionisti, è consiste in un contributo di 1.000 euro.
Fra i requisiti per avere il bonus: avere una Partita Iva aperta da lamento tre anni e avere un fatturato annuo sotto i 50.000 euro.
Possono beneficiare del bonus anche i lavoratori stagionali e autonomi, che non hanno Partita Iva, purché i contratti lavorativi siano stati in vigore dal 1 gennaio 2019 al 29 ottobre 2020. A patto però però che sia stato versato a queste categorie almeno un contributo mensile, da parte della Gestione separata dell’INPS.
Anche il RdC (Reddito di cittadinanza) e il Reddito di emergenza saranno confermati, ha fatto sapere l’esecutivo Draghi.
Per gli altri bonus, erogati a pioggia del governo Conte, si prospettano tempi bui