Lettera di una donna
Sono una· donna· divorziata· che convive· con uomo separato umiliato, offeso e ridotto in miseria per i soliti· assurdi provvedimenti giudiziari vistosamente di parte· ( logicamente a favore della ex· che non intende lavorare· pur avendone tutte le possibilità· e che continua a· godersi la vita con lo stipendio e la villa del povero uomo e con il mantenimento· del figlio, del quale lei dispone a suo piacimento, poiché gli viene accreditato direttamente sul proprio conto corrente· esclusivo, nonostante· il· giovane· sia· maggiorenne· da· alcuni anni· ed· è·· economicamente· autosufficiente perché· percepisce un· regolare· stipendio· statale )
Sono una donna e apprezzo· e condivido in pieno, senza pregiudizi “di casta”,· la· battaglia· che· viene portata· avanti· da uomini. Dai· padri separati, per raggiungere· una vera parità tra i sessi· e per fare· effettivamente gli interessi dei poveri· figli· contesi dai genitori quando questi decidono di separarsi.
I figli diventano, spesso,· uno· “strumento”· per raggiungere· gli· scopi· dei “grandi” e,· sulla base· delle· mie· esperienze,· ritengo· che,· soprattutto le· donne,· ne· facciano· un’· “arma· di ricatto”· per ottenere· casa coniugale e buoni mantenimenti· dagli· ex· mariti ( una· vera· rendita !· ).
Non intendo minimamente sbilanciarmi· su cosa penso· di queste donne· per evitare qualsivoglia polemica, lasciando a chi legge· le· considerazioni del caso.
Forse· sono una delle poche donne· divorziate· a· non aver· voluto sfruttare· la· situazione,· avendo rinunciato a qualsiasi· forma di mantenimento· ed· avendo, addirittura,· ceduto un immobile di mia proprietà all’ex pur di· evitare· questioni· e chiudere la· separazione· senza· litigi e· battaglie· legali.·
Vado· orgogliosa· delle· mie scelte perché, con il passare del tempo,· ho compreso quanto può essere· deleterio· e· costosissimo· affidarsi alla· giustizia.
Credo che· le· vie· giudiziarie· facciano solo arricchire· i· legali· perché,· in· Italia,· allo· stato· attuale· non· c’· è· alcuna· speranza· di· poter· ottenere una· vera· giustizia.
Il mio· attuale· compagno,· pur· avendo· tutte le· ragioni· di· questo· mondo,· ha· speso· centinaia· di· migliaia· di· euro· ( ribadisco: centinaia· di migliaia· di· €. ! )· e· si· è dovuto· indebitare· per diversi anni· per· difendersi· e· pagare le spese· legali conseguenti alla· sua separazione· ma,· a· distanza· di· quattro· anni,· non è· riuscito· ad· ottenere· nulla· di· concreto· e· tutto è· rimasto· praticamente invariato· rispetto a· quanto· stabilito con· l’ allucinante· provvedimento· presidenziale iniziale .
Purtroppo,· sono· convinta· che· con· questa· giustizia· non· si· va· da· nessuna· parte.
Infatti,· sebbene· anch’io·· abbia· “ceduto”·· a· tutte· le· volontà· imposte· dall’ex·· ( dandogli un immobile· e· rinunciando al· mantenimento,· in· controtendenza· a quanto fanno molte altre· donne ), ciò· non· mi· ha· consentito· di· evitare· problemi· ed· ora· lui· si· è· appropriato· anche· di· due· altri locali· attigui· ove, sin dalla· costruzione dell’intero· stabile· da· me· acquistato· prima· di· contrarre· matrimonio, sono· installate· le caldaie· murali a· gas· ( una· che· asserve· il mio· appartamento· ed· un’ altra· che asserve· l’ immobile· che· gli· ho ceduto ).· Gli· avevo· consentito· di· tenere la· sua· caldaia·· nel· mio· locale· in· attesa· che· lui· la· spostasse· nell’ immobile che· gli· ho· ceduto· a· seguito della· separazione.
Circa· tre· anni· fa,· però,· lui· ha· cambiato i· cilindretti· delle· porte· lasciandomi· senza· acqua· calda· e· senza· riscaldamento.
E’· stato· del tutto· inutile· fare· ben· quattro· denunce/querele· e chiedere· l’ intervento· delle· Autorità· e,· tutt’· ora,· mi· ritrovo· costretta· ad· andare· a· lavarmi· a· casa· di· mia· madre· e· ad· abitare· nel· mio· appartamento senza· riscaldamento.
Intanto,· lui· ha· commesso· pure· abusivismo edilizio ( segnalato alle· Autorità )· e· con la· sua caldaia· è· collegato· al· mio· contatore· Enel .
A· nulla· è· servito· documentare il· furto· di· corrente· e· di· acqua·· con· apposita· perizia· redatta· da· un· tecnico· per· mettere· le· Autorità nelle· migliori· condizioni· di· poter· decidere.
Come· se· non· bastasse,· qualche· anno· fa,· dopo· che· anch’ io sono stata costretta a far·· cambiare· i· cilindretti· delle· porte· per· poter· accedere· nei· miei· locali· allo scopo di attivare· la· caldaia,· lui· ha· addirittura· avviato· un’ azione· legale· “per· reintegra· in· possesso”· del· locale,· vincendo· la· causa· (· è· bene· ribadirlo,· nonostante· ci fossero già· ben· quattro· denunce· pendenti nei· suoi· confronti ).
Ne· consegue· che· sono stata· condannata· pure· a· pagare· le· spese· della· causa· e· continuo a· stare senza· acqua· calda· e· riscaldamento, sebbene fin’ ora· ho speso· circa· 10.000 €. ( continuano ad· essere perpetrati i· reati di interruzione· di· pubblica· utenza, furto di corrente, abusivismo, ecc.· per· l’ inspiegabile· decisione· del· giudice ).
Come ha· potuto il giudice dare il possesso esclusivo all’ex· in una situazione del genere ? ( a mio· modesto· avviso· potrebbero· persino· configurarsi i· reati· di· abuso e favoreggiamento ).
Cosa·· fare· in· tale· incresciosa· situazione ?·
E’· questa· la· nostra· giustizia ?
Dove· sono finite la· deontologia e la “strapagata”· professionalità· di· certi· legali ?
Eppure· c’è una· serie· di· documentate· motivazioni· per far· si· che il “ possesso· esclusivo”· non poteva e· non· doveva· essere· dato· al mio· ex -consorte .·
Credo· proprio· che il· giudice (· stranamente, sempre· lo stesso· nelle· due· diverse· cause che· ci· sono· state! )· non· abbia· letto· gli· atti· perché,· altrimenti,· proprio· non· riesco· a· dare· altre spiegazioni, visto· che, comunque,· i· magistrati· dovrebbero· impedire la· continuazione· dei· reati.
Lungi· dal· voler· fare· qualsiasi· riferimento· politico,· ma· la· giustizia· italiana· è· da· rifare sicuramente.·
Non· si· può· certo· continuare· cosi· !
E’· sempre· la· gente· onesta· e· per· bene· a· fare· le· spese· per· il· malfunzionamento· del· sistema.
Penso· che· bisognerebbe· essere· riconoscenti·· verso chi· cerca· di· far· cambiare· lo· stato· delle· cose.·· Soprattutto· in· tema· di· separazioni matrimoniali· e· di· giustizia· c’· è·· molto· da· lavorare.