PADRI SEPARATI: UN ESERCITO DI UOMINI CHE NAVIGANO NELLA MISERIA
E’ un dato significativo che emerge silenzioso fra l’indifferenza totale, un esercito di padri separati costretti a lottare ogni giorno con i soldi e alla mancanza di affetti, spesso versando tutti i loro guadagni a quel che resta della loro famiglia rimanendo così sempre più soli e poveri. Oggi è domenica ed è una bellissima giornata di sole, decido di uscire e fare una passeggiata con il mio cane e mi reco al parco comunale proprio sotto casa mia.
La mia attenzione è catturata dalla gioia dei bambini che scorrazzano sui giochi, ma la mia curiosità è rivolta dai numerosi papà che li accompagnano.
Un bimbo va incontro al mio docile cane e comincia ad accarezzarlo, quasi di corsa il papà premuroso afferra il bambino per cautelarsi che il mio cane sia mansueto, una parola tira l’altra e mi ritrovo a discorrere con quell’elegante signore che con estrema dignità mi racconta delle sue vicissitudini.
“Per fortuna oggi c’è il sole e stare con mio figlio oggi me la posso cavare con 5 euro””Vedi?” mi dice l’uomo con un sorriso malinconico, ” La vita è diventata davvero difficile, ho un lavorio precario, sono costretto ad adoperarmi anche in lavori frustranti per permettere a mio figlio e alla mia ex moglie di vivere decorosamente.”
Così l’uomo, per la cronaca Giulio 46 anni, comincia a raccontarmi della sua disavventura affettiva, ma senza prendere una posizione del giusto o dello sbagliato, si limita ha spiegarmi le conseguenze di una vita famigliare interrotta.
Uno stipendio da 1500 euro dei quali 1000 vanno alla ex consorte,300 alla stanzetta che ha trovato presso una comune gestita dai frati e i 200 rimanenti per vivere, più o meno (7 euro al giorno).
Giulio è un signore distinto, profumato, giacca e cravatta anche di domenica, quasi a voler far vedere che lui sta bene, con un sorriso pronto per chiunque a prescindere, “Vivo per mio figlio, la domenica è l’unico giorno che vale la pena vivere e da questo giorno attingo tutte le forze per affrontare la settimana.”
Poi, indicandomi altri papa sparsi nel parco afferma, ” questi sono tutti padri più o meno nella mia situazione, con percorsi diversi, ma tutti più o meno con le stesse problematiche.”
“Per mio figlio” mi dice Giulio visibilmente commosso, “Sono disposto al sacrificio più estremo, il mio più grande timore e che lui un giorno possa dirmi: “Papà mi hai abbandonato” e per questo rinuncio volentieri ad un pacchetto di sigarette o a fare la benzina alla macchina, piuttosto prendo i mezzi, ma ogni domenica è importante che io abbia almeno un 20 euro in tasca per portarlo in pizzeria o al Mc Donald’s che a lui piace tanto.”
“Sì noi genitori, sopratutto noi padri separati, abbiamo solo obblighi e siamo tutelati pochissimo, ma poco importa, la cosa fondamentale è dare tutto il proprio amore al bambino con l’intento di non fargli commettere gli stessi errori.”
Senza farmi vedere da Giulio, faccio cadere 10 euro dalle mie tasche, colto stupidamente da un senso di pena e faccio in modo che Giulio le veda, difatti, poco dopo Giulio se ne accorge, raccoglie la banconota e con la penna che aveva nel taschino della giacca scrive qualcosa sulla banconota e se la mette in tasca senza dire una parola.
Ci salutiamo facendoci i migliori auguri e lo vedo andare via sorridente con l figlio sulle spalle.
Appena tornato a casa non faccio altro che pensare a Giulio e alla sua triste situazione, mi siedo sulla terrazza con l’intenzione di fumarmi una sigaretta, faccio per prendere il pacchetto nella tasca del giubbotto e cade una banconota da 10 euro, la raccolgo e leggo sulla stessa: ” Apprezzo il tuo gesto grazie per il pensiero!”
Un ulteriore segno di grande dignità che ci fa sentire tutti piccolini e forse dovremmo dare delle priorità a chi nella vita combatte davvero e malgrado le disavventure continua a dare il meglio di se stesso senza sbandierare a destra e manca i propri diritti cercando di uscire da una condizione di miseria con onestà e dignità senza trascurare la cosa più importante: “L’Amore”