Il papapà negato
Dalla separazione coniugale “non ti amo più te ne devi andare ” inizia, tre anni fa, il calvario di Maurizio Colaci, un papà di Galatina (Lecce). Maurizio viene cacciato dalla casa di sua proprietà, ma quel che per lui è peggio, viene allontanato dal figlioletto che oggi ha 6 anni.
Tribunali e servizi sociali negano a Maurizio di vedere il figlio. Una miriade di false accuse strumentali esasperano Maurizio in vari procedimenti penali ancora oggi in corso. Non vi è giorno che non giunga a Maurizio una notifica di una denuncia. Cercano di far passare Maurizio per pazzo,violento,aggressivo.
Una visita psichiatrica richiesta dal Tribunale di Lecce certifica che Maurizio è una persona normale, equilibrata e che tutti i problemi sono il figlio che gli hanno tolto. Maurizio è disoccupato, non ha reddito ma il Giudice della separazione stabilisce in ogni caso che deve versare un assegno di mantenimento di 300 euro. Maurizio non ha reddito e così scatta l’ennesima denuncia contro di lui perchè non versa l’assegno di mantenimento. Il Giudice Civile, decide allora di mettere sotto sequestro l’auto e la casa di Maurizio Maurizio chiede ai Tribunali ed ai S Sociali :-” lasciatemi vedere mio figlio è l’unica cosa che ho”. Maurizio lo chiede insistentemente, lasciatemi vedere mio figlio ma nulla e allora…. Maurizio si presenta davanti alla scuola del figlio, lo prende in braccio, lo comincia a baciare….la moglie comincia ad urlare, interviene la polizia, Maurizio viene arrestato.
Innumerevoli ancora denunce…anche dai poliziotti che lo accusano di oltraggio a Pubblico ufficiale.
Due giorni fà eravamo insieme a Galatina, Maurizio mi faceva ascoltare le telefonate fatte al figlio…un figlio che gli hanno tolto e non riusciva a vedere da oltre due anni…Maurizio piangeva…Maurizio abbassava gli occhi mentre ascoltavamo la voce registrata del suo piccolo…..
Ieri mattina alle 8:30 Maurizio non ha retto più…ha avuto un infarto ed è morto…..senza aver potuto abbracciare il figlio. Maurizio era un papà, voleva solo fare il papà, voleva solo avere tra le sue braccia il suo piccolo Angelo, così come il papà lo chiamava. E mentre Maurizio era sul letto di morte a casa della sua anziana madre 80enne, giungeva il messo comunale che doveva sequestrare l’auto a Maurizio.
Oggi 7 aprile alle ore 16:00 nella chiesa di S. Sebastiano a Galatina, saluteremo Maurizio. A nome di tantissimi papà di tutta Italia, ho indossato la maglia di “papà è con te”. Lasciando sulla bara di Maurizio, la sua maglietta “Papà c’è”. Il piccolo Angelo, figlio di papà Maurizio, deve sapere che il suo papà c’è sempre stato anche se tutti glielo hanno negato.
Sergio Nardelli – Taranto