Open Day del Volontariato: SIAMA, AMALI, Pap
TAGGIA (IM). A molti queste sigle potranno sembrare strane, anomale. In realtà, si tratta di importanti associazioni che da anni operano in Liguria dando il loro aiuto alle persone più disparate (padri di famiglia, madri che hanno perso i figli appena partoriti, persone con problemi psicologici o semplicemente che hanno delle difficoltà e vogliono parlarne con qualcuno
Ognuno di loro viene da esperienze diverse che lo hanno portato a collaborare o addirittura a creare un’associazione, per andare incontro a chi, come lui, aveva vissuto la stessa esperienza.
Mauro Lami è presidente dell’unica associazione in Liguria che si occupa dei papà o, meglio, dei papà divorziati: “L’associazione ha avuto un riconoscimento a livello regionale ed esiste da circa 3 anni. Io sono divorziato e dovendo passare gli alimenti a mia figlio mi ritrovo a vivere con 700 euro al mese dei 1100 che prendo. Ci sono situazioni persino peggiori. In tutta la Liguria ci sono circa 100.000 padri ,molti si rivolgono alla nostra associazione e il nostro sito riceve circa 380 visite al giorno. Noi aiutiamo i padri che, come me, hanno affrontato o stanno affrontando un divorzio che pone di per sé diverse problematiche non soltanto psicologiche e affettive, ma anche finanziarie. Noi, in quanto associazione, diamo un supporto legale e psicologico. Cerchiamo inoltre di aiutarli a trovare un alloggio”.
Altra realtà è quella che ci racconta Maria Mensitieri, responsabile dell’associazione A.M.A.Li. Auto Mutuo Aiuto Liguria: “L’associazione è nata 4 anni fa dal gruppo di alcolisti anonimi di Savona. L’obbiettivo principale era quello della Condivisione, assieme ad altri, del medesimo problema. Grazie al dialogo e al sostegno psicologico e sociale si cerca di aiutare le persone che soffrono di disturbi diversi (alcolismo, depressione, ecc.). L’associazione di Mutuo Aiuto serve non solo a confrontarsi su tematiche importanti ma anche a far si che le persone si possano trovare insieme, capirsi e accettarsi, perché sono legati dallo stesso problema. Guardandosi negli altri si può ritrovare una parte di noi e questo può aiutarci a crescere e migliorarci”.
Stefania Bandini, presidente dell’associazione S.I.A.M.A. (Siamo Insieme per Auto Mutuo Aiuto) mette in rilievo il problema delle sedi: “Ora il comune di Imperia che ci metteva a disposizione i locali per svolgere le nostre attività ci ha detto che dovremmo iniziare a pagare un affitto. Seppur irrisorio, è pur sempre una spesa. Le associazioni, si sa, vivono di volontariato, e i volontari lavorano gratis. Speriamo di risolvere al più presto questo problema perché una sede è fondamentale e l’aiuto delle istituzioni anche.”
Paleari Paola, invece, ha dato vita ad una associazione molto sensibile e particolare, la CiaoLapo Onlus. Questa è a carattere scientifico-assistenziale per i genitori che hanno perso un figlio nelle prime settimane di gravidanza o subito dopo il parto: “La legge italiana non consente una sepoltura se il bambino muore nei primi 7 mesi di gestazione. Viene inserito nei rifiuti ospedalieri, bruciato e registrato all’anagrafe come morto, senza rientrare nello stato di famiglia. Io ho avuto questa esperienza ed è stato terribile. Ora sono madre di 5 figli. Il nostro scopo è quello di dare un sostegno psicologico alle madri che soffrono la perdita del figlio appena nato. Tanti nostri volontari vanno poi a cercare i registri degli ospedali per vedere se si possono recuperare i corpi dei bambini. Il conforto e l’aiuto psicologico e sociale sono molto importanti in situazioni come queste. Inoltre ci occupiamo di tutelare le gravidanze a rischio e di formare operatori esperti nel settore”.
Le realtà delle associazioni presenti in Liguria sono molto varie, senza pensare a quante c’è ne sono a livello nazionale. Un patrimonio importante, solido, che fa onore a chi ne fa parte.
Fotoservizio di Franco Molinaro