Matrimoni/ Matrimonialisti, crisi e convivenze scoraggiano i giovani
Ettore Gassani, presidente nazionale Associazione Avvocati Matrimonialisti Italiani, invita ad “analizzare le cause di questo fenomeno: in primo luogo la crisi economica che attanaglia il nostro Paese e’ assolutamente disincentivante per i piu’ giovani a fare il grande passo delle nozze. Locare o acquistare un immobile per due promessi sposi e’ diventato proibitivo a causa di varie forme di speculazione che si registrano soprattutto nelle regioni centro settentrionali. E’ indubbio che la disoccupazione giovanile, specie quella femminile, non consenta progetti cosi’ importanti. La seconda causa -continua Gassani- e’ da ricercare nella paura dei giovani di un tracollo del matrimonio che potrebbe determinare situazioni di poverta’ insostenibili nonche’ insopportabili attese nei processi di separazione e divorzio. Terza causa e’ da ricercare nella volonta’ di molte coppie di convivere creando strutture familiari del tutto simili a quelle delle coppie coniugate. Oggi in Italia circa 2 milioni di italiani convivono more uxorio ed ogni anno nascono 100 mila bambini da tali un unioni. Quarta causa e’ data dalla paura di molti italiani di mettere al mondo i figli attesi i costi per la loro crescita. E’ evidente, pertanto che allo stato attuale il matrimonio e’ un lusso e non piu’ una libera scelta di vita: mancano del tutto o quasi politiche familiari che possano favorire il matrimonio e la procreazione”. Cio’ che fa riflettere moltissimo e’ che i matrimoni civili sono in netto aumento rispetto al passato: “Nella cattolicissima Roma – conclude il presidente dei matrimonialisti italiani – essi stanno superando numericamente quelli religiosi. E’ evidente quindi che l’Italia si sta collocando agli ultimi posti europei per percentuale di matrimoni celebrati ed e’ certamente questa una notizia di portata mondiale”.
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