Divorzi e separazioni: raddoppiano negli ultimi 15 anni. Liguria in testa
ROMA- “Il divorzio è l’ammissione di una sconfitta. Come il matrimonio”, parole di Roberto Gervaso, giornalista e scrittore italiano contemporaneo, che il popolo italiano sembra approvare, almeno secondo i dati ISTAT.
Il rapporto ISTAT pubblicato stamane, rivela una triste verità. Dal 1995 al 2009 il numero dei divorzi è raddoppiato e le separazioni sono aumentate del 64%, di conseguenza c’è stato un incremento rispettivamente del 2,1 e dello 0,2% rispetto all’anno precedente.
La situazione cambia a seconda delle regioni. Nel nord-ovest il tasso di separazioni è quasi il doppio rispetto al sud che proprio nel 2009 tocca il minimo storico. La Liguria è al primo posto con 7,5 separazioni e 5,1 divorzi ogni 1000, seguono Lazio e Valle d’Aosta. Le regioni con un “tasso di fedeltà maggiore” restano quelle del sud, le uniche ad essere sotto la soglia dei 200 sono la Calabria, la Basilicata e la Campania.
Aumentano anche i divorzi per gli over 60, dal 2000 al 2009 sono raddoppiate e oggi rappresentano quasi il 10% del totale.
Unica nota positiva è il metodo di separazione; il più diffuso resta quello “consensuale” che rappresenta circa l’85,6% per le separazioni e il 77,1 per i divorzi. In genere ci si separa verso i 45 anni di età, i mariti, e 41 anni, le mogli. In caso di divorzio l’età raggiunge rispettivamente 47 e 43 anni.
Quanto al coinvolgimento dei figli, nel 2009 il 66,4% delle separazioni e il 60,7% dei divorzi hanno riguardato coppie con figli avuti durante il matrimonio. I figli coinvolti nella crisi coniugale dei propri genitori sono stati 97.040 nelle separazioni e 51.907 nei divorzi