Sorpresa per i 16 alloggi messi in gara dal Comune , una su tre ai padri separati intervista a Mauro Lami
Savona – Altro che giovani coppie e nuove famiglie con figli piccoli: oggi la vera emergenza economica ed abitativa è quella di tanti padri separati che si ritrovano senza una casa, con la stipendio dimezzato……·……dalle spese di “mantenimento” e quindi con l’esigenza di un alloggio a canone contenuto dove vivere loro e ospitare i figli quando li hanno.Sono soprattutto loro i nuovi poveri della società o comunque i nuovi soggetti a rischio.
Lo dice l’esito del bando di “social hosing” per cercare i nuovi inquilini di 16 alloggi a canone moderato che Comune di Savona e Opere Sociali hanno lanciato nei mesi scorsi trasformando in “case sociali” due palazzine di Lavagnola (via Garroni) e Santuario (via dei Governanti). Sui 16 alloggi da assegnare si sono presentati in tutto 42 aspiranti inquilini e alla fine dei 16 assegnatari ben 6, quindi più di un terzo, sono risultati appunto padri separati i cui requisiti economici e di vita sono risultati altamente critici.Un dato che ha sorpreso non poco l’assessore alle Politiche sociali di Palazzo Sisto, Isabella Sorgini, che si aspettava semmai un boom di giovani coppie per le quali era tra l’altro previsto un incentivo nella graduatoria. «Invece abbiamo dovuto prendere atto che mentre le giovani coppie evidentemente trovano altre strade o magari si fanno aiutare dalle famiglie per mettere su la prima casa, per tanti padri separati che non sanno a chi chiedere aiuto il bando del social housing si è dimostrata un’autentica ancora di salvezza» commenta la Sorgini.
INTERVISTA
” Non si arriva a questo bando per scoprire che siamo alla soglia della povertà!
Savona.. Noi non avevamo certo bisogno dell’esito del bando di social housing per sapere che padri separati spesso si trovano oltre la soglia di povertà: ci basta guardare alle nostre esperienze, che sono tutte simili drammatiche, di considerare i casi estremi di alcuni di noi che sono costretti addirittura a vivere in macchina dopo la separazione o che vengono sfrattati da casa perché non riescono più a pagare l’affitto.
E’ una situazione è una situazione tragica che la gente non riesce del tutto accogliere ma che ma che bisognerebbe conoscere e considerare di più a tutti i livelli visto che riguarda sempre più cittadini purtroppo”.
Mauro Lami, savonese, padre separato, tre anni fa ha fatto nascere l’associazione non russe papà separati Liguria proprio per rilanciare il grido d’allarme di una categoria sempre più affollata abbandonata:” quella dei padri quella dei padri a cui da un lato i padri a cui da un giorno all’altro vengono tolti i figli e che da quel giorno di vecchie da quel giorno diventano solo Bancomat per mantener, ritrovandosi così in ritrovandosi così in povertà e senza la possibilità di convivere con i loro affetti” spiega.
È così per cercare di dare una risposta se stesso ma anche tantissimi altri” colleghi” nella stessa situazione, savonese ha fatto nascere l’associazione che oggi conta 200 soci in Liguria in questi 36 mesi questi 36 mesi a seguito qualcosa come 1000 casi 1000 casi casi di ex coniuge ritrovatisi ritrovatisi da un giorno all’altro senza famiglia famiglia, senza figli e spesso con enormi difficoltà economiche.
” Oggi grazie alla nostra associazione il problema dei genitori separati–dico genitori perché ci sono anche delle mamme sole che hanno gravi problemi-inizia finalmente ad essere percepito per quello che è anche se spesso mancano gli strumenti di legge e culturali per affrontarlo -prosegue Lami- prendete prendete il mio caso personale: amavo i miei due figli, loro amavano me, ma eppure per un’ingiustizia assurda vi sono stati portati via togliendo almeno il diritto di vivere con loro da me il diritto di vivere con loro e al loro diritto di avere entrambi genitori. È da quel giorno da quel giorno il mio magro stipendio di € 1200 al mese fa per un terzo del loro mantenimento, e con una cifra restante io devo fare salti mortali per vivere. È normale?Solo questo mi chiedo, cosa dovrei fare per vivere cosa dovrei fare per vivere vivere”.
” E aggiunge e aggiungeteci che si affaccia come ho fatto, richiesta per una casa popolare dell’arte mi sento dire che sono troppo ricco per averla visto visto che i redditi del mantenimento non si possono non si possono detrarre si possono detrarre – conclude il rappresentante del papà separati Liguria – ecco perché dico che noi papà e mamme separati siano i nuovi poveri e in generale una fascia della società per niente considerata”.
” Per fortuna questa proposta da socia la Usl ha dato loro si ha dato la possibilità ad alcuni di usufruire di un bandoch e finalmente non ci ha mortificato – conclude – e spero che in futuro possano anche essere introdotti punteggi di favore per i coniugi separati nella nostra situazione. Sarebbe una forma di civiltà”
Dario Freccero