“Tradito da mia moglie e costretto a lasciare casa”. La denuncia di un padre separato ad Affari
Gentile redazione di Affaritaliani,
scrivo per richiamare l’attenzione su un caso come il mio, marito e padre separato, sperando che la mia storia possa sollevare il velo su altre storie simili. Inizio col dire che sono deluso e amareggiato per la situazione che sto vivendo, ma non mi ritengo disperato solo perché la mia dignità di uomo non me lo permette. Ecco, in sintesi, le mie vicissitudini.
Scopro tempo fa che mia moglie mi tradisce, faccio finta di nulla con la speranza che sia solo un’infatuazione, per amore della famiglia (abbiamo due figli entrambi maggiorenni), ma – ahimè – non è cosi. Dopo due anni di alti e bassi e di tentativi di riconciliazione, mi arriva la richiesta di separazione consensuale con abbandono di tetto coniugale. Rifiuto. Parte quella giudiziale.
Ci presentiamo davanti al giudice, che, dopo avermi ascoltato per pochissimi minuti, prende la sua decisione. Devo lasciare casa. A nulla vale aver dimostrato i tradimenti e le angherie subite da mia moglie, a nulla servono le foto del cane che mia moglie ha comprato a mio figlio contro la mia volontà e che ci distrugge la casa lasciando escrementi ovunque.
Arriva una sentenza provvisoria di allontanamento dalla mia dimora da parte di un presidente di tribunale incurante delle mie dichiarazioni (per ben due volte mi sono visto l’ufficiale giudiziario, che mi ha intimato di lasciare l’appartamento). Inoltre devo continuare a pagare i 2/3 della casa, costruita con tanti sacrifici e in cui ora mia moglie rimarrà a vivere, e versare 2/3 dello stipendio per il mantenimento. Ho un’attività che mi consente di guadagnare il minimo per sopravvivere, soprattutto in questo periodo in cui si sente il calo delle vendite (la mia ex economicamente non ha problemi). Non ho genitori né parenti che mi possano ospitare, non posso permettermi l’albergo.
Adesso chiedo: si può essere trattati così ingiustamente e senza motivo? Soprattutto visto che non sono io quello che ha “peccato”? Non so dove andare e non trovo giusto che per i capricci di una “donna” debba essere buttato fuori così.
Mi appello al vostro buon senso.
Grazie,
Distinti saluti.
Un lettore