FAMIGLIE ALLARGATE, PADRI A RISCHIO DEPRESSIONE
Studio condotto dalla Brigham Young University e dall’Università di Princeton: “Il genitore chiamato ad assolvere a più ruoli è esposto ai sensi di colpa”. La dottoressa Francescato, ordinario della Sapienza di Roma: “I coniugi separati devono evitare i conflitti”STEFANO MASSARELLI
PADRI PIÙ A RISCHIO DELLE MADRI
“Lo stress non arriva dai contesti familiari difficili ma da quelli molto positivi. Essi (i genitori, ndr) vorrebbero essere dei buoni genitori con i primi figli, dei buoni genitori con i figli acquisiti e dei buoni genitori con i nuovi figli” avverte l’autore dello studio Kevin Shafer della Brigham Young University. Dopo aver condotto un’analisi su 6 mila famiglie statunitensi, il ricercatore è arrivato alla conclusione che il rischio di depressione dei genitori aumenta proporzionalmente al numero di ruoli che assumono all’interno del nucleo familiare, raggiungendo il picco nei casi in cui la coppia ricostituita mette al mondo un nuovo figlio, che va ad aggiungersi ai figli dell’uno e dell’altra. In questo caso, secondo i risultati da poco apparsi sulla rivista Social Work, il triplice ruolo genitoriale avrebbe l’effetto di accrescere il rischio di depressione del 57%, con effetti peggiori sui padri per via del loro frequente senso di colpa di non poter trascorrere con i figli biologici lo stesso tempo che trascorrono con i figli acquisiti o con i figli di secondo matrimonio.
EVITARE I CONFLITTI POST-MATRIMONIO
Alcune dinamiche possono tuttavia allentare i livelli di stress delle nuove famiglie ricostituite e rendere il nuovo nucleo familiare un’oasi di quieto vivere, persino migliore rispetto alla famiglia precedente. “Una variabile importante è il conflitto vissuto dalla coppia che si separa. Se i genitori che si lasciano hanno un rapporto conflittuale, questo può influire molto sulle relazioni che si instaurano tra i figli e i genitori acquisiti” spiega Donata Francescato, ordinario di Psicologia di Comunità all’Università Sapienza di Roma. Soprattutto per il bene dei ragazzi, quindi, spetta ai genitori saper risolvere i propri conflitti interni una volta finito il matrimonio, lasciando da parte i rancori e trovando il coraggio di voltare pagina.
NUOVA FAMIGLIA, NUOVE OPPORTUNITÀ
Dall’altro lato, un nucleo familiare ampio porta con sé numerosi aspetti positivi e può rappresentare una risorsa per i genitori e i figli, capace di offrire rapporti interpersonali impensabili nelle famiglie tradizionali. “Non è raro che i genitori acquisiti diventino delle figure di riferimento importanti per i figli acquisiti, assumendo il ruolo di amici e confidenti, anche per via del loro minor coinvolgimento emotivo” spiega Donata Francescato. Tra i vantaggi della famiglia allargata, inoltre, c’è il fatto di poter contare su più figure di riferimento in caso di necessità, cogliendo la parte migliore da ciascuno di loro. “Di solito siamo portati a vedere i difetti ma si dovrebbe imparare a cogliere i punti di forza di tutte le persone coinvolte nella nuova famiglia” sottolinea la psicologa. E forse è questo un buon punto di partenza per trasformare qualsiasi forma di stress in un’emozione positiva, da coltivare giorno dopo giorno.
Fonte: la stampa.it