Il Registro della Bigenitorialità è un diritto del minore, non è un escamotage dei genitori
In seguito della notizia apparsa sul giornale online http://rivierapress.it/ relativo alla discussione sull’importanza o meno del registro della Bigenitorialità come presidente dell’associazione Papà Separati Liguria Onlus, mi preme dover rimarcare che la consigliera Acquista, forse avrebbe dovuto informarsi meglio su cosa sia il Registro e su cosa è la Bigenitorialità e non copiare pedissequamente un giudizio da parte del garante dell’Emilia Romagna.
Ben venga una maggior discussione in commissione, dove è auspicabile anche l’audizione di una associazione come la nostra che opera in Liguria dal 2008, o il Prof. Marino Maglietta padre della legge 54 del 2006.
Se non l’ha già letta, consiglio di leggere in commissione anche la circolare del M.I.U.R. Nota prot. n. 5336 del 2 settembre 2015 con oggetto: Indicazioni operative per la concreta attuazione in ambito scolastico della legge 54/2006 -“Disposizioni in materia di separazione dei genitori e affidamento condiviso dei figli” e forse leggendola forse avrebbe capito qualcosa in più.
Il motivo per cui le associazioni di genitori come la nostra, che a dispetto del suo nome ha una presenza femminile del 16%, operano chiedendo di realizzare il Registro della Bigenitorialità è per garantire il diritto dei figli ad avere due genitori, che si occupano e si impegnano ognuno per le loro possibilità insieme nella loro crescita, come sancito dalla legge 54 e ripreso nel D.Lgs n. 154/2014.
La disciplina come voluta dal legislatore parla di crescita educazione e mantenimento equilibrato tra i genitori .
Purtroppo in moltissime occasioni questo non succede, con l’avvallo del nostro sistema sociale, per la mancanza voluta della Carta dei Servizi Sociali, prevista dalla 328 de 2000 e di quello giudiziario dove la legge viene interpretata e non applicata.
Troppo spesso notiamo che un genitore evita in maniera forzata di comunicare le notizie sulla vita del figlio all’altro innescando cosi discussioni che spesso sfociano in diatribe legali, unici soggetti che hanno da guadagnare sulla conflittualità dei genitori.
Ma visto che parliamo di diritto del minore disciplinato dal nuovo art.337-ter vorrei ricordare e domandare
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L‘Art. 337- ter. Provvedimenti riguardo ai figli. Il figlio minore ha il diritto di mantenere un rapporto equilibrato e continuativo con ciascuno dei genitori, di ricevere cura, educazione, istruzione e assistenza morale da entrambi e di conservare rapporti significativi con gli ascendenti e con i parenti di ciascun ramo genitoriale. Come ciò è possibile se l’altro genitore non da informazioni in campo scolastico, sanitario o ludico.
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La responsabilità genitoriale è esercitata da entrambi i genitori. Le decisioni di maggiore interesse per i figli relative all’istruzione, all’educazione, alla salute e alla scelta della residenza abituale del minore sono assunte di comune accordo tenendo conto delle capacità, dell’inclinazione naturale e delle aspirazioni dei figli. In caso di disaccordo la decisione è rimessa al giudice. Ma come è possibile farlo se tali decisioni vengono prese in maniera univoca? Per avere notizie in campo scolastico, sanitario o ludico, dovremmo interpellare il giudice dimostrando le continue violazioni art. 137-ter e al tentativo di un genitore di escludere l’altro genitore, andando ad ingolfare ulteriormente le aule di tribunale senza contare i costi finanziari che spesso non riusciamo a sostenere?.
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Il registro è una modalità con cui l’amministrazione, riconoscendo l’importanza del concetto della Bigenitorialità sancita dalle convenzioni internazionali, europee e italiane, istituendolo si fa promotore verso gli enti scolastici, sanitari, ecclesiastici, sportivi ect di invitare al rispetto della Bigenitorialità informando che il minore a due genitori e in vigore delle leggi e dei codici civili e penali in vigore INVITA e non impone di fare le comunicazioni a tutti e due i genitori. Al registro i minori possono essere iscritti da tutti e due genitori o da uno solo.
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La proposta del Registro della Bigenitorialità è talmente in contrasto con le norme vigenti in materia di affido familiare che abbiamo lo stato italiano che viene condannato anche da Strasburgo che approva il 2 ottobre 2015 una mozione promossa da Francoise Hetto-Gaasch (Cristiano-sociali) che dichiara: «I figli di genitori separati hanno il diritto di continuare a frequentare mamma e papà, in modo paritario ed equilibrato. Che i Paesi, più arretrati, tra cui l’Italia, devono adeguare la loro legislazione a quella degli Stati più progrediti in tal senso, come Danimarca e Svezia, dove solo il 12-13% dei ragazzi perde contatto con uno dei due genitori dopo il divorzio.
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La proposta del registro è talmente in contrasto con le norme vigenti che lo stesso M.I.U.R. nazionale a diramato una circolare N. n. 5336 del 2 settembre 2015. Indicazioni operative per la concreta attuazione in ambito scolastico della legge 54/2006 -“Disposizioni in materia di separazione dei genitori e affidamento condiviso dei figli”
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Se lo stesso ministero dell’istruzione si sta adeguando vuol significare che c’è la necessita di passare dal concetto di affido esclusivo alla madre all’affido a due genitori, in quanto i figli non sono una proprietà
Mauro Lami
Presidente Papà Separati Liguria