Albenga (SV). Sentenza severissima per un papà che non paga gli alimenti
Albenga. Sentenza severissima per un papà che, per anni, non ha pagato l’assegno di mantenimento dei propri figlioletti (oggi di 9 e 12 anni) pari a 300 euro mensili. E’ quella inflitta dal dottor Filippo Pisaturo del tribunale di Albenga, che condanna l’uomo a un anno e tre mesi di reclusione, senza la sospensione condizionale della pena.A violare gli obblighi di assistenza familiare (art. 570 del Codice Penale) e a rischiare seriamente il carcere (a breve il legale difensore presenterà ricorso in Appello) è D.D.R., 35 anni, albenganese, che, dopo un matrimonio lungo poco più di quattro anni, si separa dalla moglie (S.T., 37enne, residente nella città delle torri) con l’obbligo di provvedere ai due figli piccoli. Il 35enne, però, non versa alcun assegno di mantenimento (eccezion fatta per i primi due mesi) e sembra sempre più assente nella vita dei bimbi. Le occasioni di incontro diventano piuttosto rare e spesso si trasformano in un braccio di ferro tra i genitori, con i figli che rimangono a guardare indifesi. In un caso, nel luglio 2005, l’uomo – che ha dei piccoli precedenti per furto e droga per i quali è entrato e uscito dal carcere – è scomparso per 7 giorni con i piccoli nonostante gli accordi fossero quelli di trascorrere insieme ad essi solo qualche ora: questo episodio gli è costato una denuncia; un’altra denuncia gli è piombata addosso quando ha preso a calci l’auto del padre della sua ex moglie. A riportare un po’ di ordine in questo difficile quadro familiare ci ha pensato però la giustizia, con una pena esemplare che, come ha tenuto a sottolineare l’avvocato che rappresenta S.T., Alessandro Chirivì, “ha una forte carica simbolica perché rappresenta finalmente l’applicazione concreta del principio della tutela dei minori, che deve essere la priorità”. Mentre il pm aveva chiesto una condanna di “soli” cinque mesi, si è arrivati infatti a una decisione ben più severa e che non fa sconti: un anno e tre mesi di carcere senza condizionale per il papà considerato “latitante” (oltre al pagamento delle 88 mensilità arretrate e 31mila euro di risarcimento per danni morali alla madre e ai figlioletti). Come dire che con la vita dei minori non si scherza e che prendersi cura di essi è un dovere prioritario. Il difensore del 35enne, avvocato Mauro Vannucci, presenterà a breve il ricorso in Appello. “Siamo in grado di dimostrare che il mio cliente si trova in uno stato di indigenza tale da impedirgli di far fronte al mantenimento dei figli – ha detto il legale -. Non è vero che è completamente scomparso dalla loro vita. Sono sicuro che in Appello otterremo una riduzione della pena”. Redazione Fonte:http://www.ivg.it