INCONTRO CON GIORNALISTA INFORMATICO PAOLO ATTIVISSIMO
PER NON C@DERE NELLA RETE
PAOLO ATTIVISSIMO
Martedì sera alle ore 21 si è svolta presso la Sala Convegni del Palace di Spotorno un importante evento dal nome “ Per non c@dere nella rete” a cura del Comune di Spotorno in collaborazione con l’associazione A.Ge sezione di Spotorno e l’assessore Gian Luca Giudice.
L’evento ospitava il giornalista informatico Paolo Attivissimo.
Durante questa serata si è parlato ampiamente di come i vari dispositivi multimediali e non ci spiino e ci sorveglino a nostra insaputa, come le applicazioni e le console di gioco usino realmente i nostri soldi, come possa essere pericoloso e come si debba prevenire il cyberbullismo e l’addescamento di minori sul web.
DISPOSITIVI MULTIMEDIALI E GIOCHI
“ I venditori e le case produttrici dei dispositivi multimediali dicono che i loro oggetti sono sicuri, che le foto che condividiamo sui Social Networks sono protette, che su Youtube non si trovano video pornografici o che WhatsApp è crittografato, ma la realtà non è proprio così, anzi…” dichiara Paolo Attivissimo.
“ I dispositivi multimediali usati da noi quotidianamente non sono ambienti idonei e sicuri né per gli adulti, né per i nostri figli, in quanto siamo continuamente sottoposti alla loro sorveglianza, alla violazione della nostra privacy e della nostra sicurezza, a nostra insaputa ed addirittura legalmente perchè siamo proprio noi stessi ad autorizzare questi strumenti accettando le loro condizioni d’utilizzo” continua il giornalista.
“ Inoltre siamo diventate persone che vogliamo sempre essere connessi ovunque e comunque anche con i nostri elettrodomestici e la nostra casa, senza sapere che siamo sorvegliati e perdiamo la nostra privacy e la nostra sicurezza sempre, perchè questi oggetti raccolgono info sugli utenti e ci spiano continuamente, mandando in continuazione i nostri dati sensibili e protetti alle grandi case produttrici dei prodotti, sempre a nostra insaputa.
La stessa cosa succede con i motori di ricerca vocali dei nostri dispositivi multimediali, che ci geolocalizzano costantemente, trasmettendo alle varie case produttrici delle applicazioni, i nostri dati sensibili, i nostri dati della privacy, quelli che noi crediamo protetti, ma che invece così non sono e quindi la nostra miglior difesa è evitare di scaricare applicazioni che potrebbero danneggiare la nostra privacy, se non è così disistallarli o leggere bene fino in fondo tutte le istruzioni prima di dare il nostro consenso, cancellare la nostra cronologia, perchè una via d’uscita c’è sempre, anche se non viene detta e se siamo noi a doverla trovare.
Esiste un’economia sommersa e nascosta dietro video e notizie bufale, video falsi e poco educativi fatti ad arte e monetizzabili e ciò deve sapersi perchè quando ci vengono vendute delle applicazioni per i nostri smartphone, tablet, pc o console di gioco, non ci viene detto che alcune funzionalità ed alcuni acquisti andranno fatti con i nostri soldi reali o le nostre carte di credito e saremo noi a dover mettere dei blocchi per non rovinare la nostra economia famigliare.
I pediatri affermano che i giochi multimediali e delle console siano diventati un vero e proprio business e che siano stati studiati per essere frustanti, perchè generano ansia continua nei nostri figli.
CYBERBULLISMO ED ADDESCAMENTO MINORI
Se, per esempio, com’è molto di moda oggi, i nostri ragazzi si fanno delle foto private su Istagram, su Facebook ed altri Social Networks, dobbiamo ricordarci che sono a rischio d’ essere sempre geolocalizzati e che la loro privacy o quella dei nostri famigliari è sempre a rischio perchè se vogliamo cancellare qualcosa dopo averlo pubblicato non è più possibile, perchè ormai le applicazioni, i Social Networks, i motori di ricerca o i sistemi di messaggistica istantanea ne hanno fatta immediatamente una copia di tutto ciò che è stato inviato o condiviso, a nostra insaputa e per due anni le nostre informazioni restano archiviate e possono farne l’uso che ne vogliono.
La questione diventa ancora più grave quando si parla di minori, perchè i nostri figli devono essere costantemente sorvegliati da noi genitori e non da smathphone, pc, tablet ecc che lo fanno al nostro posto, dati da noi stessi genitori come babysitter, perchè i rischi a cui sono esposti sono veramente molto alti e pericolosi e possono arrivare all’adescamento da parte di pedofili, alla trasmissione di materiale pedopornografico, al suicidio per cyberbullismo dei nostri ragazzi.
Durante gli incontri in rete non bisogna mai dare confidenza agli sconosciuti, anche se pensiamo che possa essere un coetaneo dei nostri figli, potrebbe essere un cyberbullo che potrebbe ricattarlo per le foto che le ha inviato, oppure ancora peggio un pedofilo che sta cercando di adescare la sua prossima preda.
Se i nostri ragazzi hanno dei problemi devono sempre parlarne con noi genitori, perchè parlare non è mai troppo tardi e le soluzioni si trovano sempre, come per esempio un tappino da mettere sopra la telecamera del pc, per non essere spiati e registrati a loro insaputa dagli sconosciuti.
Ci sono molti episodi di cyberbullismo nel nostro quotidiano e purtroppo alcuni casi arrivano a bullizzare i nostri figli che diventano anoressici, si tagliano o arrivano addirittura al suicidio.
Questi ragazzi non devono aver paura di dire ciò che sta loro succedendo, devono tenere sempre i messaggi, le chat , tutto ciò che il cyberbullo scrive o dice loro, segnalare immediatamente la persona che bullizza al Social Network, bloccarlo immediatamente, cancellare il proprio account e raccontare tutto ciò che è successo loro ai genitori, ad un amico o a qualcuno che possa aver avuto la sua stessa esperienza, perchè parlando una soluzione ed una via d’uscita si trova sempre.
Laura Candelo