Al padre congedi per stare con il figlio, alla madre voucher di 300 euro
Al padre congedi per stare con il figlio, alla madre voucher di 300 euro al mese per baby sitter o nido In Gazzetta il dm che attua la riforma Fornero: per i benefici graduatoria nazionale in base all´Isee. Astensioni contemporanee dal lavoro per i genitori Via libera ai nuovi aiuti per i genitori-lavoratori disposti dalla legge Fornero con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale 37/2013 del decreto ministeriale che dà attuazione alla riforma: arrivano il congedo obbligatorio e facoltativo del padre, oltre a forme di contributi economici alla madre, per favorire il rientro nel mondo del lavoro al termine del congedo. Papà e mamma potranno astenersi contemporaneamente dal lavoro per stare col neonato. E se la madre anticipa il rientro in servizio potrà ottenere un voucher di 300 euro mensili per sei mesi da spendere per l’asilo nido o la baby sitter: ci sarà una graduatoria nazionale in base all’Isee, sarà l’Inps a offrire le istruzioni operative. Post partum Cominciamo dai signori uomini, che adesso non hanno più scuse per non dare una mano in famiglia quando nasce un bebè. Il papà potrà beneficiare del congedo obbligatorio e di quello facoltativo di cui alla legge Fornero, entro il quinto mese di vita del figlio. Sì alla fruizione del beneficio anche durante il congedo di maternità della madre lavoratrice. Il rientro in servizio della mamma dal congedo post partum giorni pari al numero di giorni fruiti dall’uomo (compresi naturalmente papà adottivo o affidatario). Permessi anche a chi usufruisce del congedo di paternità ai sensi dell’articolo 28 del D.lgs. 151/01. Le novità si applicano per i bambini nati a partire dal primo gennaio 2012. Il lavoratore ha diritto a un’indennità giornaliera a carico dell’Inps, pari al 100 per cento della retribuzione. Basta chiedere il permesso con quindici giorni di anticipo, anche utilizzando il sistema informativo aziendale. Veniamo alle mamme. La lavoratrice, al termine del periodo di congedo di maternità e negli undici mesi successivi, può chiedere di sostituire il congedo parentale con un contributo utilizzabile alternativamente per il servizio di baby-sitting o per pagare uno dei servizi per l’infanzia della rete pubblica o del settore privato accreditato. La richiesta può essere presentata anche da chi ha già usufruito in parte del congedo parentale. Il pagamento della baby sitter avviene con il sistema dei buoni lavoro, mentre per il nido il versamento avviene direttamente alla struttura prescelta, dietro ricevuta. Per gli anni 2013, 2014 e 2015, le domande dovranno essere presentate nel corso dello spazio temporale, unico a livello nazionale, i cui termini iniziale e finale saranno fissati dall’Inps. I benefici saranno attribuiti sulla base di una graduatoria nazionale che terrà conto dell’Isee, cioè dell’indicatore della situazione economica equivalente del nucleo familiare di appartenenza. Non resta che aspettare il bando dell’istituto previdenziale.