ANCORA PREGIUDIZI CONTRO I PADRI SEPARATI
Riceviamo e molto volentieri pubblichiamo questa lettera di un amico
ANCORA PREGIUDIZI CONTRO I PADRI SEPARATI
·Domenica 30 gennaio 2011 c’ è stata una nuova trasmissione televisiva che ha messo in luce il dramma sociale delle separazioni matrimoniali. A ” Domenica Cinque”, andata in onda su una delle reti Mediaset, si è discusso l’ argomento “Se l’ inferno è la famiglia” ed, ancora una volta, sono emersi pregiudizi contro i Padri Separati. Qualche illustre Onorevole ospite, infatti, non si è fatto sfuggire l’ occasione di schierarsi apertamente a favore delle donne, lasciandosi andare ad affermazioni vistosamente di parte.
Fortunatamente la stragrande maggioranza dei restanti ospiti non ha esitato a ribattere adeguatamente e la bravura del conduttore ha contribuito a riportare la discussione nei giusti limiti. Preoccupa però il fatto che qualcuno continua a voler fare “vittimismo sfrenato” in favore delle donne, come se quest’ ultime fossero le uniche ed esclusive destinatarie della violenza domestica. Salvo errore di comprensione, in trasmissione è stato affermato che sulla base di dati statistici, l’ 80% delle violenze sono perpetrate dagli uomini ai danni delle donne. Ciò è sicuramente molto grave ed irreale. E’ ancora più preoccupante se, poi, certe affermazioni vengono fatte da esponenti politici che, pur di sostenere le proprie tesi, affermano che per certe cose si sta tornando al Medio-Evo. Evidentemente, chi fa simili affermazioni non è molto aggiornato ed ha una visione distorta della realtà dei fatti. Infatti, negli ultimi tempi, sono i poveri padri ad essere le vere vittime perché vengono , puntualmente privati dell’ affetto dei propri figli ed estorti della casa coniugale e di gran parte del proprio stipendio per assicurare una “VERA E PROPRIA RENDITA VITALIZIA E PARASSITARIA” alle ex consorti; persino quando quest’ ultime hanno redditi propri e/o avrebbero tutte le possibilità di poter lavorare ma non intendono farlo per non perdere i propri privilegi derivanti dalle separazioni. E tutto ciò per imposizione di certi giudici che, spesso, emettono i propri provvedimenti vistosamente di parte con superficialità e senza porre la necessaria attenzione, rovinando e riducendo gli uomini in miseria ( molti dei quali devono rivolgersi alla CARITAS ). Forse quando ai papà viene impedito di stare con i propri bambini non è violenza ? Forse quando vengono obbligati a lasciare la propria casa non è violenza ? Forse quando si vedono estorcere fino ai 3/4 del proprio stipendio non è pure un atto violento ? E’ normale tutto questo ? Tali uomini sono quindi impossibilitati a ricostruirsi un futuro e ad avere un rapporto equilibrato e continuativo con i propri figli e la disperazione li porta, persino, a compiere gesti estremi che non vanno certo giustificati, ma che non si possono neppure ritenere frutto dell’ incapacità ad accettare la separazione o, peggio ancora, frutto della gelosia o della depressione, come spesso accade. E’ troppo comodo chiudere i tanti casi di cronaca con la semplice GELOSIA E DEPRESSIONE ! Le separazioni in Italia fanno centinaia di morti ogni anno e sono più di quanti ne fanno le varie criminalità organizzate messe insieme. E’, senza alcun dubbio, un fenomeno preoccupante del quale le Istituzioni dovrebbero prendere atto e correre ai ripari al più presto con un’ adeguata riforma della legislazione vigente in materia di separazioni/divorzi. Il “sistema” non è certo adeguato alle esigenze della società ! Purtroppo, quando qualche politico fa determinate affermazioni frutto del “femminismo” più sfrenato, la gente comune perde qualsiasi speranza che le cose possano essere migliorate in tempi brevi ( In altre parole cadono le braccia e viene spontaneo domandarsi: Ma da chi siamo rappresentati nel nostro Parlamento ? Possibile che dobbiamo pagare ). Chi scrive, invece, è del parere che è pur vero che si sta ritornando al Medio-Evo, ma a parti invertite. Senza ovviamente voler generalizzare ( le tantissime donne per bene non si sentano chiamate in causa ! ), oggi sono moltissimi gli uomini che vengono resi schiavi dal sistema vigente perché costretti a dover lavorare per il resto dei propri giorni per garantire la rendita vitalizia e parassitaria a determinate donne che si fanno “scudo” dei propri figli pur di conseguire i propri loschi obiettivi. E’ sicuramente questa la vera violenza ! In tutto questo la MALAGIUSTIZIA e taluni avvocati “senza scrupoli” hanno precise responsabilità che andrebbero adeguatamente perseguite. Chi fa certe affermazioni ne prenda atto e si regoli di conseguenza . Si adoperi in Parlamento per raggiungere una vera parità tra i sessi e per la vera tutela dei minori. I figli che vengono privati del proprio papà vengono violentati ogni giorno. Lo scrivente, proprio malgrado, si è ritrovato a dover vivere un’ allucinante ed incredibile storia di separazione giudiziale che vorrebbe porre all’ attenzione dell’ Onorevole in questione per sapere cosa ne direbbe al riguardo e quali giustificazioni riuscirebbe a dare a tutto quanto accaduto. Ed il caso dello scrivente, purtroppo, non è certo raro. Auspica, pertanto, che l’ Onorevole che difende a spada tratta certe donne si documenti al riguardo e ne tragga le dovute conclusioni ritenute opportune per attenuare le problematiche che affliggono chi si trova a dover vivere il dramma delle separazioni.-
Pino FALVELLI