Cassazione N.35075/10 – Lo scatto d’ira può avere conseguenze nefaste
IL FATTO: il padre della piccola, dopo essersi presentato all’incontro con i figli presso l’abitazione della ex, s’è visto respinto dalla stessa nel tentativo d’abbracciarla, e, agendo d’impulso l’aveva strattonata vivacemente causandole un colpo di frusta e uno shock emotivo. A nulla è servito il tentativo della difesa nel dimostrare la “non volontà”dell’atto a provocare danni fisici e morali alla figlia. I Supremi Giudici, respingendo il ricorso, hanno confermato la condanna dell’uomo precisando che “è irrilevante l’assenza di specifica intenzione di produrre lesioni, qualora sia indubitabile la sua coscienza e volontà di strattonarla, tenendola per le spalle, e quindi di porre in essere nei suoi confronti un atto di violenza idoneo a provocare quel “colpo di frusta”, che è notoriamente la frequente conseguenza di una sollecitazione delle vertebre cervicali dovuta alla forzata oscillazione del capo.” Essere una buona madre o un buon padre per i propri figli è il desiderio dei genitori. E’ un compito arduo dove non esiste una scuola specifica che insegni il mestiere di genitore. E’ un’esperienza gioiosa e gratificante, ma, nel contempo, può anche rivelarsi stressante; per tale motivo necessitano d’aiuto per affrontare le situazioni stressanti, gestire i conflitti e, soprattutto, controllare gli scatti d’ira. La variegata gamma d’impegni dei genitori assorbono tempo ed energie. Il tempo dedito ai figli è molto prezioso, tanto più la brevità e la consapevolezza che quei momenti sono irrepetibili. Essere un buon genitore necessita di poter dedicare tempo ai propri piccoli. Ciò è fondamentale quando questi sono in tenera età, senza trascurare anche gli adolescenti che hanno bisogno della disponibilità – a 360° – genitoriale. Sarebbe necessario avvalersi di politiche occupazionali e di buone strutture per l’infanzia per riuscire a conciliare vita familiare e vita sociale. La dipendenza del bambino e i legami d’intimità e affetto tra i membri di una famiglia sono così delicati che devono indurre ad una maggiore responsabilità e sensibilità nel valutare oggettivamente che alcune azioni legali intraprese nei confronti dei genitori non corrispondano all’interesse superiore del bambino. I bambini hanno diritti, ci forniscono le loro opinioni su eventi che li riguardano e chiedono spiegazioni ed informazioni in relazione al loro evolversi cerebrale e le loro interazioni nel contesto sociale. E’ compito dei genitori, ed è loro primaria responsabilità aiutarli a sviluppare tutto il loro potenziale ….. possibilmente evitando l’uso della forza o violenza anche se “involontaria”.