Nuova condanna all’Italia da Strasburgo per la mancata esecuzione dei provvedimenti che dispongono il diritto di visita al proprio figlio.
Corte Europea
I ritardi nell’esecuzione dei provvedimenti che garantiscono il diritto di visita di un genitore rischiano di aprire un nuovo fronte
Parecchia risonanza, anche sulla stampa, ha avuto la sentenza n. 25704/2011 della Corte Europea dei Diritti Umani con la quale l
Legge 4 maggio 1983, n. 184 come modificata dalla legge 31 dicembre 1998, n. 476 Disciplina dell’adozione e dell’affidamento dei minori, nasce allo scadere della ottava legislatura (VIII legislatura) dove la coalizione di maggioranza parlamentare era formata dai partiti DC – PSI – PSDI – PLI, il Presidente del Consiglio era l’On. Amintore fanfani (DC) ed il partito di maggioranza della coalizione era la DC. – Il giorno 8 luglio 1998 La Corte Europea di Strasburgo riunisce in un unico ricorso i ricorsi presentati dalle cittadine Dolorata Scozzari e Carmela Giunta le quali adirono la Corte per le vessazioni subite dalle istituzioni italiane dopo l’allontanamento dei figli della prima ricorrente e nipoti della seconda ricorrente per mezzo del Tribunale per i Minorenni. – Il giorno 13 luglio 2000 la Corte condanna lo Stato italiano al risarcimento di circa 200.000.000 delle vecchie lire da liquidarsi entro tre mesi a favore della prima ricorrente (NOTIZIA MAI DIVULGATA DAI MEDIA ) http://www.dirittiuomo.it/Corte%20Europea/Italia/2002/Scozzari.htm
La Corte europea per i diritti umani di Strasburgo condanna l
Ancora una condanna per l’Italia che non rende esecutive le sentenze che dispongono il diritto di visita ai figli in