In caso di affidamento familiare di un minore, disposto con atto amministrativo reso esecutivo dal giudice tutelare, ovvero, in caso di domanda di parte, disposto con decreto del tribunale per i minorenni del luogo di residenza abituale del minore alla data del ricorso, o ancora disposto d’ufficio dal tribunale per i minorenni del luogo di residenza abituale del minore all’epoca della decisione, il successivo legittimo mutamento di dimora dell
Affido condiviso
Roma, 23 feb. (Adnkronos) – L’affido dei figli non e’ questione che possa essere risolta al telefono. Lo dice la Cassazione nel convalidare l’assoluzione nei confronti di una signora separata di Messina, Sebastiana, denunciata dal marito con l’accusa di non avere ottemperato alle disposizioni del giudice della separazione, …..
Presentata la guida
La Suprema Corte
La Cassazione rafforza l’istituto dell’affido condiviso. Infatti il minore può essere affidato a entrambe i genitori anche quando uno dei due vive con il figlio all’estero.
La Cassazione continua ad ostentare “zelo garantista” su quella che, da quasi 5 anni, è la sua· interpretazione dell’affido condiviso:
Nuovo disegno di legge: meta’ del tempo con la mamma, meta’ col papa’NON SARÀ come l’araba fenice. Il nuovo disegno che è già al Senato e riscrive la normativa dell’affido condiviso non risorgerà dalle ceneri della legge 54, che a poco più di quattro anni dalla promulgazione è già da rottamare. Un disastro su tutta la linea.
Secondo la Corte di cassazione la legge del 2006 non attribuisce concreti poteri di intervento
La riforma non consente di agire contro le limitazioni alle visite
La riforma dell’affido condiviso di fatto non ha accresciuto i diritti dei nonni. Infatti, anche se hanno diritto di vedere i nipoti, non sono legittimati ad agire in giudizio per chiedere una revisione delle visite.
L’affido condiviso è stato introdotto dalla legge n.54 del 2006 e vede posti sullo stesso piano i figli naturali (nati da coppie non sposate) e quelli nati in costanza di matrimonio.
È quanto stabilito dalla Corte d’Appello di Roma che, con la sentenza n. 4511 del 31.03.2010, ha deciso per l’affidamento condiviso dei minori ad entrambi i genitori, nonostante la criticabile condotta·del padre, il quale·aveva simulato uno stato di apparente indigenza allo scopo di sottrarsi ai propri obblighi alimentari, ed indipendentemente dal clima di accesa litigiosità tra i coniugi, peraltro spesso presente nelle separazioni.