Svolgimento del processo
I.G. ha proposto ricorso al Tribunale di Roma nell’interesse dei figli minori chiedendo che venisse disposto il contributo per il loro mantenimento.
Mantenimento
Annullata la revoca dell’assegno senza la prova del miglioramento delle condizioni economiche L’assegno di mantenimento non può essere revocato solo perché l’ex va a vivere con un altro.
la Corte di cassazione (sentenza n.23590/2010) ha affrontato il caso di un marito, separato dalla moglie, che dalla Corte d’appello di Firenze aveva ottenuto, tra l’altro, l’azzeramento dell’assegno corrisposto mensilmente al figlio (maggiorenne da due anni) in ragione del fatto che aveva trovato un lavoro, anche se a tempo determinato.
(Corte di Cassazione, Sez. I, 25.10.2010, n. 21865 – dr. Mariagabriella Corbi)
Con la sentenza n. 21865/2010, i Giudici della Suprema Corte ha respinto il ricorso, proposto da una donna contro il marito, per l
È noto che con la sentenza di separazione viene stabilita, tra l’altro, la misura e il modo con cui il coniuge non affidatario deve contribuire al mantenimento, all’istruzione e all’educazione dei figli. Sebbene nel linguaggio comune si è soliti parlare indistintamente di “alimenti” o “mantenimento”, i due concetti sono giuridicamente diversi.
Ciascun genitore deve provvedere alla soddisfazione dei bisogni dei figli in misura proporzionale al suo reddito
L
Il genitore adottivo al quale è stata revocata la patria potestà per problemi con il figlio deve continuare a provvedere al mantenimento pagando la retta della casa famiglia alla quale il minore è stato affidato.
La recente pronuncia di cassazione in merito al mantenimento dei figli di genitori separati (22502/2010) conferma la necessità e l’urgenza di un nuovo intervento legislativo che elimini definitivamente la possibilità di interpretazioni, per quanto scarsamente plausibili, in totale contraddizione con l’attuale dettato normativo.
L’uomo si era rivolto alla suprema Corte chiedendo di annullare il mantenimento perchè la sua ex moglie aveva rifiutato un posto da segretaria con la scusa che il lavoro era lontano da casa e si era ritenuta inadatta al tipo di mansioni offerte.
Il mantenimento del figlio naturale affidato congiuntamente ad entrambi i genitori spetta comunque in maniera “indiretta” al genitore che non risiede con i figli, anche se il giudice ha deciso l’affido condiviso.