Comunicato Colibri
Bologna 2 Novembre 2012
A nome della Coordinamento Interassociativo Colibrì, Libere Iniziative per la Bigenitorialità e le Ragioni dell’Infanzia, al quale afferiscono 18 sigle associative sia nazionali che internazionali, intendiamo invitarvi a riflettere sulle affermazioni diffuse nella trasmissione condotta dalla Sig.ra Barbara D’Urso, autrice nei vostri programmi di continui e disinformati attacchi alla alienazione genitoriale sul caso del bimbo di Cittadella, al quale caso facciamo riferimento nel nostro comunicato stampa:<http://www.colibri-italia.it/2012/10/comunicato-stampa-di-colibri-sul-caso.html> , probabilmente avrebbe obiettato che non bisogno mai coartare la volontà dei minori e quindi si sarebbe opposta alla brutalità dell’intervento posto in essere a salvaguardia dei piccoli ostaggi, a tal proposito, le portiamo un esempio:
non molti anni fa nel Congo almeno 3.000 bambini furono trasformati in soldati. Quando arrivarono truppe internazionali a liberarli, le cronache raccontano che i piccoli soldati, per di più tra i 10 ed i 14 anni, spararono sui militari. Per questa ragione in seguito, il tribunale internazionale dell’Aja, condannò Thomas Lubanga a 14 anni di carcere. Questo episodio è universalmente noto, come uno dei massimi esempi di condizionamento infantile: non si può asserire che non sia mai avvenuto o che questa condizione sia stata causata dai militari inviati a salvare i bambini.
Noi ci domandiamodi quali titoli di studio disponga la signora D’Urso, quali percorsi accademici la autorizzino a catechizzare milioni di telespettatori su temi delicatissimi, pieni di distinguo, di chiaroscuri ed eccezioni?
Siamo propensi a credere che la Sig.ra D’Urso non abbia titoli per esprimersi come invece è adusa fare e desideriamo fare presente a questa spettabile redazione che, contrariamente a quanto affermato dalla Sig.ra stessa, la PAS è riconosciuta persino da chi l’ha esclusa dal DSM V: Dichiara infatti il Dt. Darrell Regier ·(coordinatore della Task Force di scienziati che ha escluso la PAS) che l’alienazione esiste eccome, ma allo stato attuale non può essere considerata una malattia, bensì un disturbo relazionale, di cui il DSM non si occupa, occupandosi appunto di malattie.
E’ infine tutt’altro che esclusa la possibilità che la PAS venga inclusa nella prossima edizione del DSM come attualmente avviene per una delle sue conseguenze, ossia la fobia verso il genitore bersaglio la quale al pari della claustrofobia, della zoofobia e di tutte le atre forme fobiche ·è già riconosciuta dal DSM come la Sig.ra D’Urso senz’altro saprà. (http://www.alienazione.genitoriale.com/sorpresa-la-pas-nel-dsm-ce-gia-come-problema-relazionale/)
Siamo lieti che la vostra redazione dia spazio ad eventi di cronaca che ben dimostrano la povertà degli strumenti istituzionali a tutela dei minori e la intempestività degli interventi posti in essere ma riteniamo tuttavia importante che l’informazione al riguardo, se non scientifica debba per lo meno essere corretta, completa e onesta, piuttosto che asservita alla ideologia della conduttrice la quale se ha pieno diritto di pensarla come vuole, non dispone affatto di titoli adatti a far credere all’Italia intera che il suo personale pensiero, coincida con la verità. ·
Si può fare spettacolo anche facendo informazione e da telespettatori preparati sul tema, riteniamo che se una trasmissione di gossip può sostenersi su un conduttore, quella di cronaca abbia bisogno di un giornalista informata.
Certi che questa redazione terrà conto di quanto sopra, porgiamo i ns. più cordiali saluti e restiamo a vs. disposizione per ogni ulteriore informazione.
Roberto Castelli
Resp. Pubbliche relazioni “Colibrì” – www.colibri-italia.it ·