Comunicato stampa COLIBRI
COMUNICATO STAMPA
Il 9 febbraio 2022, nel processo “Angeli e Demoni” (detto anche “processo Bibbiano”), ove Colibrì è parte civile con l’Avv. Valeria Passeri del Foro di Perugia, è stata depositata la sentenza, che vede condannato, con rito processuale abbreviato, lo psicoterapeuta, dott. Foti Claudio, per abuso d’ufficio e lesioni gravi, in concorso con altri imputati. Foti, in qualità di terapeuta della Hansel e Gretel, avrebbe, tra l’altro, provocato un disturbo della personalità di una adolescente, di tipo “bordenline”e “disturbo depressivo con ansia”. Da qui il reato al medesimo ascritto di lesioni personali, aggravato dall’abuso di autorità per essere stato, unitamente alla dott.ssa Bonaretti Imelda, lo psicoterapeuta della minore.
Foti è stato dunque condannato alla pena di quattro anni di reclusione, con condanna alle spese processuali a favore delle parti civili. Lo stesso è stato altresì condannato alle pene accessorie dell’interdizione dai pubblici uffici per cinque anni e alla sospensione dalla professione di psicologo e psicoterapeuta per due anni.
In particolare, il delitto di lesioni personali sulla minore costituisce un fatto di una gravità inaudita. Tale sentenza deve avere un effetto dissuasivo per tutti gli operatori del settore minorile, giudici, assistenti sociali, servizi sanitari. Non possiamo tollerare, che, dietro un’apparente funziona formativa ed educativa, si nasconda la più pericolosa delle insidie, quella di arrivare ad alterare la capacità mnemonica di una minore di anni diciassette ed ingenerare nella stessa il convincimento di essere stata abusata dal padre, provocando così, nella sua mente, il netto rifiuto di ogni incontro con il genitore, disegnatole come il “mostro”, e la conseguente prolungata assenza della figura paterna per tutto il periodo adolescenziale. Questo è quanto sarebbe accaduto e si legge dalle carte del processo a carico di Foti.
Lo psicoterapeuta è accusato, nella specie, di aver utilizzato la tecnica dell’EMDR in difformità ai protocolli e facendo credere falsamente alla giovane paziente che si trattasse di una tecnica necessaria al recupero dei ricordi, quando l’effetto era l’opposto.
I minori non si toccano, è giunto il momento d’incentivare i controlli sul sistema dei servizi sociali e specialistici, lungi da ogni forma di speculazione sperimentale e sanitaria sull’equilibrio, più precario e vulnerabile, delle giovanissime generazioni, risorsa unica e futura della nostra società.