Articolo in Italiano e tedesco /·Kommentar·auf Deutsch und Italienisch
Premessa: E’ bene chiarire che questa convenzione è un prodotto del Consiglio d’Europa (CoE – Council of Europe) che, è altrettanto bene chiarire,·non è un organismo della UE che ne ha uno simile, il Consiglio Europeo (EC – European Council).
Ma è bene anche sottolineare che il presidente di entrambe queste istituzioni è la stessa persona:·Herman van Rompuy, un belga che verrebbe citato come “repressore silenzioso della democrazia”, un profilo con alle spalle pure un fallimento come primo ministro del suo paese.·La convenzione è stata firmata da·26 nazioni ma la sua applicazione funziona così: sarà in vigore in quegli stati che la ratificheranno a condizione che siano almeno·10,·8 dei quali aderenti al CoE e finora le ratifiche sono solo di Albania, Montenegro, Portogallo e Turchia. Come tutte le vicende legate all’Europa, a questa Europa, non è data pubblicità alle voci contrarie ed è arduo conoscerne le ragioni.
Ci si interroga un po’ ovunque sull’invadenza e la legittimità di leggi e regolamenti imposti da burocrati non eletti da nessuno (il malcontento nel nord Europa è fortissimo), nei paesi democraticamente più evoluti·il dibattito si orienta anche sui contenuti discriminatori e vagamente razzisti e per quanto riguarda la Danimarca i cittadini di quel paese sono convinti di aver già risolto il problema della parità tra i generi senza arrivare alla vessazione. E’ possibile che nel corso del 2013 assisteremo ad un crescendo di pressioni politiche e mediatiche per obbligare alla ratifica (e al ripensamento) il maggior numero di stati possibile. A tutte le questioni che interessano l’Europa si può rispondere solo in due modi: “sì” oppure “sì, grazie”. Le parole “violenza” o “donna” o “minore” sono di per sè assai suggestive ma più di tutto verranno fatti pesare gli anatemi contro gli “euroscettici”: -le cavallette distruggeranno tutti i raccolti, l’angelo sterminatore ucciderà tutti i primogeniti maschi etc etc -.·Il progetto finale dell’elitè euroburocrate parrebbe essere quella di arrivare all’EURSS, acronimo coniato nel Europa settentrionale che vuol dire Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche d’Europa.·Ma in molti non sono affatto d’accordo, nè per quanto riguarda la soppressione della democrazia nè per riassettare l’Europa secondo questo criterio, nè·per quanto riguarda la discriminazione di ALCUN GENERE in primis quello maschile, che è proprio nel mirino in questa convenzione. La Convenzione di Istanbul poggia le fondamenta su di una fortissima discriminazione Sessista.
Entro il 28 maggio il Parlamento italiano dovrebbe ratificare la Convenzione di Istanbul (11 maggio 2011)[http://www.coe.int/t/dghl/standardsetting/convention-violence/default_en.asp], sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica, che è stata già firmata dai governi dei seguenti 24 Stati: Albania, Austria, Belgio, Macedonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Gran Bretagna, Italia, Islanda, Lussemburgo, Malta, Monaco, Montenegro, Norvegia, Portogallo, Repubblica slovacca, Serbia, Slovenia, Spagna, Svezia, Turchia, Ucraina, ma soltanto la Turchia l’ha ratificata. Per entrare in vigore la Convenzione di Istanbul dovrà essere ratificata da almeno dieci Stati di cui otto dovranno essere Stati membri del Consiglio d’Europa.
L’iter finalizzato alla convenzione è stato lungo:
Link doc Council of Europe_Domestic violence against women
Doc. 8238 -12 October 1998
Violence on women in Europe
Motion for a recommendation
presented by Mrs Jäätteenmäki and others
Recommendation 1450 (2000)[1]
Violence against women in Europe
Doc. 8667 – 15 March 2000
Violence against women in Europe
Recommendation 1582 (2002)[1]
Domestic violence against women
Doc. 9563 – 23 September 2002
Domestic violence
Da alcuni mesi in Italia i giornali e la televisione stanno facendo una campagna diffamatoria, che raffigura gli uomini come tutti violenti e che presenta la famiglia come il luogo più pericoloso per le donne, affermando che la violenza maschile è la prima causa di morte per le donne fra i 15 e i 44 anni (dicono: ne uccide più l’amore che il tumore).·
Ciò non è vero in quanto l’omicidio, senza distinzione di genere dell’aggressore, è intorno al 12° posto tra le cause di morte delle donne tra 15 e 44 anni [relativo al 2008, ultimi dati ISTAT disponibili, segue link] e tale definizione è stata introdotta per la prima volta nella suddetta Recommendation 1450 del Consiglio Europeo senza avere alcun fondamento.Lo scopo di questa campagna propagandistica è quello di ottenere la ratifica della Convenzione di Istanbul, che permetterebbe di ottenere un finanziamento di 85 milioni € di fondi pubblici per i centri antiviolenza per sole donne gestiti da associazioni femministe.
Un altro scopo della campagna è quello di ottenere l’approvazione di leggi, come la Legge Integrale [http://www.boe.es/boe/dias/2004/12/29/pdfs/A42166-42197.pdf] del 2004, voluta in Spagna dal governo Zapatero. Nuove leggi che prevedano facilitazioni alle donne che presentano denunce per violenza da parte di un uomo e, cosa ancora più grave, l’inversione dell’onere della prova.·
Tutto ciò è ampiamente anticostituzionale (vedi Art. 3 Costituzione Italiana) in quanto andrebbe a configurare una evidente disparità tra uomini e donne del tutto incomprensibile (sia come eventuali vittime che come eventuali perpetratori di violenza).La ricaduta di una legislazione femminista nei processi di separazione sarebbe devastante e vanificherebbe del tutto l’attuale legge (L. 54/2006) che in Italia prevede l’affido condiviso dei figli. Basterebbe una denuncia della donna di aver subito violenza e, senza l’onere della prova, l’uomo verrebbe escluso dall’affidamento dei figli, fino a che, e passerebbero degli anni, non dimostrasse la propria innocenza.
[Sempre nell’ultima parte aggiungerei a chiare lettere che non siamo contrari a misure di prevenzione e controllo della violenza domestica, ma che vorremmo non ci siano disparità dal momento che la violenza domestica sugli uomini è un sommerso in costante aumento e su cui fino ad oggi non esistono né studi specifici né tantomeno strutture di supporto.]
Deutsch-Übersetzung
–>·
Bis 28 Mai sollte das italienische Parlament die Istanbul-Konvention (11. Mai 2011) ratifizieren [
http://www.coe.int/t/dghl/standardsetting/convention-violence/default_en.asp],.zur Verhütung und Bekämpfung von Gewalt gegen Frauen und häusliche Gewalt, die bereits signiert wurde von den Regierungen der folgenden 24 Staaten: Albanien, Österreich, Belgien, Dänemark, Finnland, Frankreich, Deutschland, Griechenland, Großbritannien, Island, Italien, Luxemburg, Malta, Monaco, Montenegro, Norwegen, Portugal, Slowakische Republik, Serbien, Slowenien, Spanien, Schweden, Türkei, Ukraine, aber nur Türkei ratifiziert hat. Um in Kraft treten muss Istanbul Konvention von mindestens zehn Staaten ratifiziert werden, von denen acht Mitgliedstaaten des Europarates sein muss.
Das Ziel des Abkommens war lang:
Doc Links Rat von Europe_Domestic Gewalt gegen Frauen
Doc. 8238
12 October 1998
Violence on women in Europe
Motion for a recommendation
presented by Mrs Jäätteenmäki and others
Recommendation 1450 (2000)[1]
Violence against women in Europe
Doc. 8667
15 March 2000
Violence against women in Europe
Recommendation 1582 (2002)[1]
Domestic violence against women
Doc. 9563
23 September 2002
Domestic violence
Für einige Monate in Italien die Zeitungen und Fernsehen eine Verleumdungskampagne wütend machen, Männer alle gewalttätig darstellen und präsentieren die Familie als der gefährlichste Ort für Frauen, und behaupten, dass männlicher Gewalt ist die führende Todesursache für Frauen zwischen 15 und 44 Jahren (sagen: Es tötet mehr die Liebe als der Tumor.).
Der Zweck dieser Propaganda-Kampagne ist, erhalten die Ratifizierung der·Konvention·von Istanbul, die es machen würde möglich, erhalten ein Darlehen von 85 Millionen Euro aus öffentlichen Mitteln für Damen Anti-Gewalt-Zentren, verwaltet von feministischen Vereinigungen, die theoretisieren und handeln der Geschlecht-Krieg. In der Regel diese Verbände gehören zu ideologischen Überzeugungen soziale-kommunistischen Bereich, aber in letzter Zeit, vielleicht weil Opportunismus (85 Mio. €), trat die Mitte-rechts auch die Kampagne.
Ein weiteres Ziel der Kampagne ist die Genehmigung der Gesetze erhalten, wie das Integral Gesetz [
http://www.boe.es/boe/dias/2004/12/29/pdfs/A42166-42197.pdf] 2004, wollte in Spanien seit Zapatero-Regierung. Neue Gesetze zur Ausstattung für Frauen mit Beschwerden für die Gewalt von einem Mann und hört, hört, die Umkehrung der Beweislast.
Die Folgen einer feministischen Gesetzgebung in den Prozessen der Trennung wäre verheerend und das gegenwärtige Gesetz (Gesetz Nr. 54/2006), die in Italien für gemeinsame Sorgerecht für die Kinder bietet vereiteln würde. Nur eine Beschwerde von einer Frau, dass er Gewalt erlitten hatte und ohne die Beweislast, der Mann würde von dem Sorgerecht ausgeschlossen, bis, und die Jahre sollten vergehen, be