Cosa succede se non sono in grado di pagare il mantenimento?
Per evitare l’incriminazione per il reato di mancata prestazione dei mezzi di sussistenza ai familiari, è necessario che il soggetto obbligato dimostri di non avere redditi e che ciò non dipenda da propria volontà. Il che, in altre parole, per l’ipotesi più frequente del disoccupato, è necessario provare di aver fatto di tutto per trovare un’altra occupazione o, per esempio, di aver subìto una malattia che abbia compromesso le proprie capacità lavorative.
Le semplici sopravvenute ristrettezze economiche non sono sufficienti ad evitare la condanna penale. Infatti, secondo la giurisprudenza, le necessità dei figli sono prioritarie rispetto a quelle del genitore che è obbligato a sacrificare ulteriormente la propria personale condizione per adempiere gli obblighi di assistenza familiare. Il genitore obbligato non commette reato solo se la sua incapacità economica è incolpevole e assoluta.
Secondo l’orientamento della cassazione, infatti, l’incapacità economica, per giustificare la sospensione dell’assegno di mantenimento, deve essere di tipo assoluto, involontario e incolpevole, tanto da integrare una situazione persistente e oggettiva di indisponibilità di introiti.
Il reato, dunque, non scatta tutte le volte in cui il familiare che si trovi in uno stato di indigenza tale da non consentire neppure un adempimento parziale. Tale condizione deve essere provata e non solo affermata dall’imputato e viene valutata severamente dai giudici, specialmente quando il beneficiario dell’obbligo di assistenza è un minore.
Lo stato di indigenza che impedisce di fare fronte ai propri obblighi deve essere involontario e incolpevole.
Il reato scatta ugualmente se il genitore dichiara di essere stato in difficoltà economica senza però dimostrare tale circostanza. Allo stesso modo c’è responsabilità penale per il genitore che non adempie al mantenimento del figlio limitandosi a dedurre il suo stato di disoccupazione senza provare adeguati elementi utili a comprovare la presenza di difficoltà economiche tali da tradursi in un vero e proprio stato di indigenza economica.
Infine, c’è illecito penale nell’ipotesi in cui il padre non versi al figlio minore il denaro necessario per le esigenze basilari della vita, pur facendogli numerosi regali costosi, addirittura di valore superiore all’assegno di mantenimento.
Tratto da laleggepertutti.it
Cass. sent. n. 3741/2016 del 28.01.2016.
Art. 570 co. 2, cod. pen.
Cass. sent. n. 25596/2012
Credo che in Italia, esista una profonda diseguaglianza dei sessi rispetto all’obbligo di mantenimento dei figli, quando la madre non provvede non accade assolutamente nulla, quando è invece il padre per motivi gravi e documentati a farlo, disoccupazione, cassa integrazione, utilizzo del sistema “delle spese extra” consentite e abusate in ogni modo possibile, a farlo, questi nella migliore delle ipotesi si trova sul lastrico, nella peggiore delle ipotesi assume uno stato psicofisico invalidante. C’è un problema grande come una montagna di natura giuridica ancora tutto da risolvere. E senza tenere conto che non esistono di fatto strumenti chiari per scomputare, sempre in caso di estrema difficoltà economica del genitore, e solo in quel caso, la disponibilità economica diretta dei figli maggiorenni ancora nel percorso studi. Spero il problema venga risolto al più presto senza pregiudiziali e senza falsi retaggi culturali spesso frutto di una educazione “secolare romana” che presenta il conto dei doveri alla sola figura maschile, l’ultima retrovia di un maschilismo ormai estraneo alla vita moderna.
Se guadagni 100 e ne fattura 50, però i modi li trovano per farti pagare l’evasione anche senza carte. Mentre nel caso tu non abbia un’occupazione che ti permetta di vivere, non è che devi tirare fuori carte e documenti che accettino tutto questo, (eppure da parte della magistratura con una misera indagine si rivela il tutto.)ma neanche con l’aiuto Divino ti salvi dalla sentenza di colpevole. Questa legge stupida che deve pagare solo l’uomo deve finire. Le donne hanno voluto e vinto la parità dei sessi, ebbene allora che sia diviso tutto a metà. La mia ex moglie sta meglio di me economicamente, io non posso passare l’assegno perché senza lavoro. Quando ho lavorato non mi hanno pagato, e non solo un’impresa ma molte di più. Ho seguito dunque la via burocratica e infame della legge, con denunce fatta al l’ispettorato del lavoro, ovviamente nessuna conclusione positiva nei miei confronti. Ed ecco che tu ti ritrovi oltre che incasinato squattrinato anche un fuorilegge con denunce a go go. Fuck Italy.
Esistono sempre le soluzioni ai problemi che ci troviamo a dover affrontare compresa la difficoltà di pagare il mantenimento sopratutto se è una cifra spropositata. Ti consiglio di prendere appuntamento con il nostro sportello al 3336956952.
La redazione
io ho provato in tutti i modi ma nessuno mi da una mano a 56 anni sia a trovare un lavoro, anche il più umile, sia a darmi una minima possibilità x poter lottare. Dormo alle stazioni con umiltà e mi vergogno profondamente di parlarne…. Secondo Voi che devo fare?
Ti ho scritto in pvt
nel mio caso ho tre figli due maggiorenni uno minorenne io sono disoccupato cosa dovrei fare
rivolgerti tramite un legale al giudice per ridurre l’assegno. Con la nuova normativa si rischia il 570 bis che comporta anche il carcere
Nel mio caso che ho una figlia nata fuori dal matrimonio non ci la faccio a pagare gli alimenti perché ho un altro bimbo è tanti debiti,cosa succede se non pagherò più ?????
Buongiorno Bruno. Purtoppo è una cosa abbastanza frequente quella di fidarsi dell’ex e di fare accordi di questo genere che non hanno nessun valore se non sono stati approvati da un giudice ti consiglio di metterti in contatto con il nostro Pronto Genitore al 3336956952 e prendere un appuntamento al nostro Sportello Sociale della bigenitorialità
Salve , io sono un padre che da 6 anni sono divorziato e non ho mai dato assegni per il mantenimento dei mie due figli , questo perché c’era un accordo verbale è scritto tra me e la mia ex moglie . Purtroppo ho solo la fotocopia dell’accordo scritto . Ora mi è stata notificato un precetto di pagamento di 25000€ , in fondo tutta la somma dovuta. Faccio presente che ho un muto di 560€ più altre uscite dovute a debiti che mi ha lasciato la ex moglie . Cosa posso fare .
Buonasera
Guadagno 10 e riconosco 10 di assengo di mantenimento (a titolo di esempio ovviament, perché in realta riconosco 1600 euro + casa di mia esclusiva proprietà).
Va da sé che mi devo indebitare per vivere. Inoltre ho dovuto contrarre un debito per TFR licenziamento operaio (gli incassi non giustificavano lo stipendio di un operaio).
La mia domanda:
Visto che l’assegno di mantenimento è stato definito quando guadagnavo 10 e ora continuo a guadagnare 10, ma progressivamente mi sono indebitato per evidenti difficolta economiche è possibile chiedere la riduzione dell’assegno (moglie non intende trovare impiego)?
Grazie
Buonasera soledestate87
Non è possibile dare una risposta senza leggere il provvedimento emesso dal tribunale.
Se vuoi maggiori informazioni ti consiglio di prendere un appuntamento allo sportello della Bigenitorialità chiamando il 3336956952
Mi è stato chiesto di pagare l’assegno di mantenimento di 250€ al mese più le spese extra(visite mediche-sport-ecc.) e con quei 250€ cosa deve farci??se poi devo dare la metà delle altre spese? Sono in affitto pago bollette lavoro solo io e ho un altro bimbo è tutto questo con 1000€ al mese, quindi uno è costretto a tirare la corda e suicidarsi da qualche parte perché finisce nella merda più totale? Bella Italia del cazzo.
Ciao Davide
Gli accordi sono sempre rivedibili se cambiano le condizioni, per poterlo fare occorre conoscere il provvedimento che hai firmato.
Purtoppo se non ci si appoggia alle associazioni nate per questo, si rischia di fare dei brutti accordi.
Se vuoi maggiori informazioni ti consiglio di prendere un appuntamento allo sportello della Bigenitorialità chiamando il 3336956952