Cosa rischia la moglie che va via col figlio minore
Per quanto riguarda il primo quesito, ossia quello inerente al trasferimento della moglie del lettore, insieme a suo figlio minorenne, tale comportamento espone sicuramente la madre a più problematiche.
Sotto l’aspetto civilistico, invece, secondo la giurisprudenza maggioritaria, l’abbandono della casa coniugale prima della separazione, insieme a figli minori, può comportare l’addebitodella separazione nei confronti del coniuge che si allontana, nonché l’affidamento dei figli e l’assegnazione della casa coniugale all’altro coniuge.
Per evitare le suddette conseguenze, la moglie del lettore dovrebbe dimostrare che l’allontanamento sia derivano da una totale situazione d’intollerabilità della vita di coppia.
Detta prova, tuttavia, non è semplice. In più, la Corte di cassazione, in più sentenze (tra cui la sentenza n. 10719/2013), ha affermato che “Quando l’allontanamento dalla casa coniugale riguarda anche i figli minori, la prova della situazione d’intollerabilità deve essere molto più rigorosa”.
Ne deriva che la moglie del lettore, tenendo tale comportamento, si esporrà sia a denuncia penale, sia a possibile addebito della separazione, con affidamento dei figli ed assegnazione della casa coniugale al lettore.
Per quanto attiene, invece, la possibilità di farsi rilasciare, dalla moglie del lettore, una dichiarazione in cui attesta di non essere stata maltrattata né di essere stata allontanata di casa, si sconsiglia questa prassi poiché inutile. Infatti, il trasferimento della moglie del lettore consiste nel c.d. “abbandono del tetto coniugale”, di conseguenza nulla può ripercuotersi sul lettore. Semmai su sua moglie. Quanto, invece, ai maltrattamenti, il diritto penale prevede un istituto chiamato: “Rinuncia alla querela”, ossia un’attestazione con la quale, colui o colei a cui spetta l’esercizio del diritto di querela, dichiara di non volervi procedere.
Tuttavia, nel caso specifico, sembra di capire che non sussiste alcun reato (nessun maltrattamento) e, di conseguenza, un simile strumento non appare utile ed utilizzabile.
Con riferimento, infine, alla relazione intrattenuta dalla moglie del lettore con altro uomo, tale comportamento può essere, senz’altro, motivo di addebito della separazione. Ciò comporterebbe conseguenze soprattutto di tipo patrimoniale. La moglie, infatti, perderebbe il diritto a ricevere un eventuale assegno di mantenimento.
Ricapitolando :
la moglie, allontanandosi da casa col figlio minore, si espone alla possibilità di una denuncia penale da parte del lettore, nonché al possibile addebito della separazione, affidamento dei figli ed assegnazione della casa coniugale all’altro coniuge, ossia il lettore.
Si sconsiglia al lettore di ottenere una dichiarazione di sua moglie inerente all’allontanamento dalla casa coniugale ed ai possibili maltrattamenti in quanto non utile né utilizzabile.
Si consiglia, infine, al lettore di allegare nell’apposito ricorso per separazione, le prove che dimostrano la relazione tra sua moglie e l’altro uomo, chiedendo, conseguentemente, separazione con addebito.
Articolo tratto dalla consulenza resa dall’avv. Sara Sore
Fonte:https://www.laleggepertutti.it/262110_coniugi-in-crisi-cosa-rischia-la-moglie-che-va-via-col-figlio-minore