Pagherà l’IMU chi vi abiterà
AGI) – Roma, 16 apr. – Alla Camera prosegue l’esame del dl sulle semplificazioni fiscali, al quale il relatore di maggioranza ha presentato alcune novita’. In particolare, per l’Imu, l’emendamento prevede che le tre rate dell’Imu sulla prima casa siano versate, per il 2012, rispettivamente entro il 16 giugno, il 16 settembre e il 16 dicembre. Ma e’ in arrivo contemporaneamente una stretta sui criteri di definizione della prima casa ai fini del pagamento dell’Imu: vale a dire, “le agevolazioni previste si applicano solo se il possessore e il suo nucleo familiare dimorano abitualmente e risiedono anagraficamente nell’abitazione stessa”. Quindi, stop, ad esempio, ai coniugi conviventi che posseggono due case e dichiarano pero’ di avere residenze separate nello stesso comune.
Lo scopo dichiarato dell’emendamento e’ quello di evitare elusioni dell’applicazione delle agevolazioni per la prima casa. Slitta dal 16 maggio al 16 luglio il pagamento del bollo sullo scudo fiscale. Nella delega fiscale, invece, si accenna all’istituzione di un fondo “strutturale, destinato a finanziare sgravi fiscali” in cui confluira’ “il gettito conseguente alla riduzione dell’evasione”. Ma al momento non e’ previsto alcun ritocco delle aliquote Irpef. .
Tra i coniugi separati o divorziati a pagare l’Imu sara’ chi abita nella casa anche se non e’ proprietario. Lo prevede un emendamento al dl fiscale del relatore Gianfranco Conte, e che dovrebbe essere approvato presto. Nel testo si legge che “l’assegnazione della casa coniugale al coniuge non titolare dei diritti reali sullo stesso, convenuto ovvero disposto in sede di separazione o di divorzio dei coniugi, si intende in ogni caso effettuato a titolo di diritto di abitazione”.
Fonte: AGI