Dov’è la Giustizia? Dal comitato Ge.Fi.S. Genitori di Figli Sottratti
In Italia, proprio in questi giorni, stiamo assistendo al più acceso,e forse epocale, dibattito tra il Parlamento Italiano e la Magistratura a proposito della riforma della Giustizia.
I Magistrati continuano ad opporsi alle riforme della Giustizia, proposte in Parlamento dalle forze di maggioranza, adducendo come principale motivazione il fatto che, secondo loro, tutte le variazioni proposte sono peggiorative per tutti i cittadini rispetto all’attuale situazione. Ma siamo veramente sicuri che l’attuale organizzazione della Giustizia rappresenti il meglio ed operi veramente nel migliore dei modi per tutti gli italiani?
Un caso eclatante, quanto incredibile, è quello di Aldo Forte di Rimini, un padre separato che da ormai 14 anni lotta nelle aule dei vari Tribunali riminesi per farsi riconoscere quelli che sono i diritti di ogni cittadino onesto e
genitore separato. Quattordici anni di continue udienze e cause nel Tribunale Civile, in quello Penale ed in quello per i Minorenni, non possono certo deporre a favore di un “buon funzionamento” dell’attuale macchina giudiziaria. Si sfida qualsiasi Magistrato di buon senso, dopo aver letto i documenti riguardanti il caso del riminese Aldo Forte, ad eccepire sul fatto che siano state commesse continue ingiustizie ad un onesto libero cittadino e padre separato, al quale è stata addirittura tolta la patria potestà sui figli a causa di “leggerezze” commesse da Assistenti Sociali senza scrupoli, incaricati dai vari Giudici di seguire l’evoluzione della separazione e dagli stessi mai condannati per le suddette “leggerezze”.
Il caso di Aldo Forte di Rimini rimarrà probabilmente nella storia di questa “Giustizia” tutta italiana, in cui dopo oltre un decennio di ingiustizie, si è costretto un giovane padre separato ad interessare della sua situazione lo stesso Parlamento Italiano.
E’ stato soltanto grazie alla sensibilità dimostrata dal Senatore CARDIELLO Franco, appartenente alle forze di maggioranza al Governo, che, finalmente, è stata presentata la prima Interrogazione Parlamentare riguardante il caso di Aldo Forte di Rimini e nel contempo si è fatta luce su una parte di quella zona grigia che, sempre più spesso, riguarda i rapporti tra la Giustizia ed i genitori separati.
Negli ultimi 60 anni una simile realtà non era mai stata portata all’attenzione del Parlamento Italiano da un singolo cittadino e, per fortuna, un Senatore particolarmente sensibile ed attento a queste problematiche, dopo aver letto tutti i vari documenti e le varie Sentenze dei Tribunali, ha ritenuto in sua coscienza dover presentare l’Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-04950, pubblicato il 6 aprile 2011 – Seduta n. 534, in cui lo stesso Senatore CARDIELLO ha posto precise e circostanziate domande al Ministro della Giustizia, chiedendo spiegazioni sul comportamento tenuto dai Giudici che hanno trattato le cause di Aldo Forte, il quale oltretutto è uno dei fondatori del Comitato Ge.Fi.S. – Genitori di Figli Sottratti che, senza alcuno scopo di lucro, lotta da svariati anni a favore del diritto dei figli di genitori separati ad avere un rapporto paritario con entrambi i genitori.
La suddetta Interrogazione Parlamentare è consultabile e liberamente riproducibile nel sito del Comitato Ge.Fi.S. e nel quale è contenuta tutta la “storia” di questo padre separato che è stato costretto da ben 14 anni a lottare senza sosta nelle aule dei Tribunali italiani, arrivando persino a presentare il suo caso direttamente nelle varie trasmissioni televisive di carattere nazionale.
Potrà la Magistratura dimostrare di voler rendere finalmente giustizia anche a questo cittadino ed evitare che si pensi che nei Tribunali italiani la Legge si applica per i nemici e si interpreta per gli amici ?
Paesani Fausto – Comitato Ge.Fi.S. – Genitori di Figli Sottratti
Forte Aldo – Comitato Ge.Fi.S. – Genitori di Figli Sottratti
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