GLI UOMINI NON ABBIANO PAURA DI DENUNCIARE LE VIOLENZE SUBITE DALLE COMPAGNE O DALLE MOGLI (In risposta alla dottoressa Fiorenza Giorgi)
Abbiamo appena ricevuto un padre accusato, di non si sa bene quale “sopruso” che è venuto a chiedere aiuto alla nostra associazione, Papà Separati Liguria ed al Centro Antiviolenza alle Persone (C.A.s.Per.), perché la compagna gli impedisce di veder il figlio.Viviamo in una società in cui, film, TV e anche alcuni giochi per bambini e/o adolescenti, porta a vivere ogni giorno con la violenza, violenza a 360°, società in cui la donna ha subito ogni sorta di sopruso e di violenza e che per molto troppo tempo, ha avuto timore a denunciare quanto subito, società in cui si ha la sensazione che si voglia scatenare una guerra di genere.
La violenza purtroppo la fa ancora da padrona, la violenza non ha sesso, non ha colore, non ha connotazione :la violenza è violenza, senza se e senza ma .
Ci sono uomini a cui la compagna o moglie ha rotto la testa, con piatti od oggetti di vario genere, graffi, ferite procurate da coltelli, forbici o altro, ma questi uomini non vanno in Ospedale a farsi medicare perché alla risposta : ” … mia moglie mi ha rotto la testa” …si vedono derisi e presi in giro dal personale
” … ma come un uomo come te che le prende dalla moglie? ” “ … ma dai non mi far ridere, non ci credo! ”
Quando poi non sono gli stessi avvocati a far desistere i malcapitati dallo sporgere denuncia per violenza … ” Ma lascia perdere non ti crederebbe nessuno!”.
Non corrisponde a verità che le donne non siano capaci di fare violenza e di fare gruppo, basta vedere l’escalation di bullismo al femminile, siamo passati all’esatto contrario in cui invece di eliminare la violenza viene ribaltata al femminile.
E cosa diciamo della vendita del corpo delle baby squillo, spesso appoggiate dalle stesse madri, sono gli uomini che glie lo insegnano? Le televisioni, i giornali, le riviste non centrano niente?
Oggi sono gli uomini che sono soggetti di violenza ed è la stessa di cui si lamentano e subiscono alcune donne, violenza fisica, psicologica, domestica, monetaria, come le donne, hanno timore a presentarsi al Pronto Soccorso per denunciare di aver subito maltrattamenti, cosa che le donne fanno insieme anche a casi di false accuse solo per “ sbarazzarsi” del marito o compagno.
Per questo basta vedere cosa ha dichiarato al Secolo XIX il PM Barbara Bresci : “ …Sempre più spesso si ricorre alla querela del coniuge o del convivente per risolvere a loro favore i contenziosi civili per l’affidamento dei figli o per l’assegno di mantenimento. Non sono rari i casi che, a controversia sanata, le querele vengano rimesse, con buona pace per le risorse professionali ed economiche investite dagli inquirenti allo scopo di istruire i fascicoli e raccogliere gli elementi probatori a carico degli indagati”.
Qualcuno potrebbe dire….” ma gli uomini non subiscono violenza, sono loro i violenti!”, questo viene smentito da studi internazionali e confermati dal libro-denuncia di Glenda Mancini “ L’uomo vittima di una donna carnefice” che, dati alla mano, dimostra come un uomo possa essere violentato fisicamente o psicologicamente da una donna, peccato che la dottoressa Giorgi cosi attenta, alle questioni della violenza non abbia partecipato alla presentazione del libro che abbiamo fatto il 16 febbraio, per lei sarebbe stato molto istruttivo e gli consigliamo vivamente di leggerlo.
Risulta violenza anche quella fatta da chi dovrebbe fare giustizia , che applica pesi e misure diverse a seconda del sesso di appartenenza e solo ad esempio due fatti :
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l’avvocato Lucia Annibali,sfregiata con l’acido, insignita dal presidente Napolitano, 20 anni di carcere all’ex fidanzato, (per noi troppo pochi) processo concluso in tempi rapidissimi 14 agli escutori
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William Pezzullo ,sfregiato dalla ex compagna, 10 anni di carcere a lei e al corresponsabile dell’atto
Due pesi due misure.
E’ giusto tutelare e proteggere la donna ma sarebbe opportuno che la violenza e le pene fossero giudicate in egual misura . Non tutte le donne ci stanno ad essere considerate ” animali ” da proteggere, viste le quote rosa, parcheggi rosa, treni rosa ect..
In tribunale c’è scritto LA LEGGE E’ UGUALE PER TUTTI, siano questi donne o uomini od omosessuali .
Basta con la violenza di genere la violenza è solo violenza e basta.
Ecco è tutto questo che deve cambiare, gli uomini, le donne od omosessuali hanno il dovere e il diritto di denunciare qualsiasi tipo di violenza subita fuori e dentro le mura domestiche, gli uomini hanno anche e soprattutto il dovere di denunciare se i figli subiscono violenza assistita ovvero la violenza che i bambini vedono e/o ascoltano se il padre o la madre vengono picchiati, i bambini devono poter vivere in un ambiente sereno, incontaminato dalla violenza.
Poi ci sono madri che per colpire il padre uccidono i figli, ma loro vanno capite, sono stressate, depresse, deluse …… ma se sono assassini gli uomini che uccidono le donne, le donne che uccidono i figli sono anche loro assassine?
No scusate, probabilmente questo è un altro argomento
Anna Rosso
Presidente C.A.s.Per.
Ma è una vergogna sostenere che gli uomini siano vittime della violenza femminile! Ritengo questo articolo assolutamente misogino e istigante ad odiare le donne quando esse siano reattive nei confronti di uomini che non amano più. Queste associazioni sono solo il frutto di uomini che non accettano che le donne lascino gli uomini e vivano in pace con i loro figli. Nessuna legge impedisce ai padri di vedere i propri figli, nessuna. Salvo casi in cui vi siano fondati motivi per impedirlo. Non si usano i figli per non contribuire al loro benessere con un assegno al genitore presso cui sono domiciliati. I figli, quando sono minori, hanno il sacrosanto diritto di vivere con la madre e vedere il padre ogni qual volta lo desiderino; questo funziona normalmente tra le persone civili, tutto il resto è solo stupidità.
Cara Elena, è una gioia, seppur tanto amara, doverti e poterti contraddire. Non si tratta di essere misogini; se è per questo tu sei affetta da evidente misandria visto che giustichi l’assassinio da parte di una donna dei propri figli, o forse più che misandria è uno stucchevole cocktail di ignoranza e di stupidità. I figli sono le prime e vere vittime! Se permetti parlo per esperienza personale, vissuta direttamente sulla pelle, e non per banali stereotipi, come invece fai tu. I giudici affidano i figli alla madre in quanto sostengono che essa ne debba divenire la sola ed esclusiva tutrice. Nel caso in cui, come me ad esempio, si sceglie di stare con il padre, in quanto la madre non possiede neanche una particella infinitesimale di quello che si chiama senso materno, questo sistema fazioso inizia repentinamente ad accanirsi contro di noi, fino ad arrivare a considerarci patologici. Perdonami Elena, sei un’avvocato o conosci realmente le leggi che vigono in questo Paese? Hai sofferto come figlia come me questo massacro psicofisico da parte di giudici e quant’altro? E’ indiscusso che ognuno di noi abbia il sacrosanto diritto di esprimere la propria opinione, qualunque essa sia, ma documentarsi un minimo, anticipatamente ti esporrebbe sicuramente a figure per lo meno più decenti di quest’ultima. Un’ultima cosa. Da donna mi vergogno di essere rappresentata da persone del mio sesso medesimo come te, le quali comprovano persino l’omicidio del proprio figlo da parte di una madre e che dipingono come un mostro crudele ed efferato la figura di un padre, la figura di un uomo che voi, care femministe, odiate tanto, ma è primordiale ed essenziale esattamente come la vostra, la MIA. Cordiali saluti, Leyla.
Cara Elena, si è vero è una vergogna, ma che ci siano persone, come te, che non riconoscano ciò che è di fronte agli occhi di tutti, (basta osservare e informarsi), che non riconoscano che esiste una violenza al femminile e che esistono due pesi e due misure a seconda del sesso di appartenenza.
Se l’ articolo è istigante all’ odio, vuol dire che sei una persona faziosa e che non hai adeguate capacità intellettive. Istigante all’ odio sono i messaggi femministi tipo “tutti gli uomini uccidono le donne” o quelli della boldrini “gli uomini sono potenziali stupratori”o il tuo stesso ” .. quando esse siano reattive nei confronti di uomini che non amano più”.
Chi si rivolge ad associazioni (nella ns abbiamo il 16% di donne) come la nostra, sono padri che sono messi in ginocchio da donne che sono soliti usare l’uomo e i figli dell’uomo come mezzo di miglioramento della propria condizione economica, e non certo perché sono disperati per un amore finito.
Ma dove vivi se affermi che “Nessuna legge impedisce ai padri di vedere i propri figli” .
Un certo tipo di donna, di cui tu sei un classico esempio, usano i figli per aumentare il loro assegno, come mai non accettate mai il mantenimento diretto previsto dalla legge?
Visto che non hai adeguate capacità intellettive per capirlo alla prima, se avessi letto attentamente l’articolo, ti saresti resa conto che non viene detto che non esiste una violenza maschile ma viene affermato che esiste anche una violenza femminile e in quanto violenza deve essere denunciata, e nel caso venga riscontrata una colpevolezza le pene devono essere uguali, oppure affermi che se donna deve essere … scusata e assolta ?
Un atto di violenza è uguale sia che sia eseguito o subito da un uomo, una donna,o un omosessuale.
Chi ha scritto è una donna ed è il presidente di un centro anti-violenza C.A.S.Per. appunto
Mauro Lami
Presidente Papà Separati Liguria
Cara…( ma anche no ) Elena, questa associazione non è affatto misogina, è composta da uomini e donne che lottano e credono nella BIGENITORIALITA’ ( ma forse non sai cos’è ) ,uomini e donne che per loro la parte debole in una separazione sono i figli e che non istigano alla lotta solo per gli assegni di mantenimento che poi ( specialmente alcune madri ) usano per tutto – palestra, dieta, estetista tranne che per i figli e l’unico loro scopo è far spendere ulteriori soldi al ….nemico il padre. Vedi Elena tu dici che le madri dovrebbero stare con i PROPRI figli……questo è il modo sbagliato di pensare…..i figli non sono nè del padre nè della madre i figli sono del mondo e come tali devono essere educati, rispettati ed essere cresciuti da entrambi i genitori per far si possano essere un domani degnicittadini e figli del mondo, come lo siamo stati noi ed i nostri predecessori. In oltre tu dici che hanno il diritto di stare con la madre e vedere il padre ogni qual volta lo desiderano…..quanto hai ragione, peccato che i giudici, questo non lo mettano in pratica e dall’alto della loro sapienza destinano al padre pochi giorni confronto alla madre che, per altro, non si fa scrupoli quando il padre chiede di vedere il figlio fuori “orario” a rispondere….” non è il giorno prestabilito”….oppure….” devi restituirmelo alle 20.00 in punto”….come un pacco postale! Quini per concludere prima di commentare articoli VERI dovresti documentarti adeguatamente e magari leggere ” L’uomo vittima di una donna carnefice” e ” Il delirio e la speranza” sono storie vere…..chissà, magari potresti accorgerti di aver scritto delle….inesattezze!
La nostra associazione, e sul nostro sito, a differenza di ciò che avviene in quelle femminili, non censuriamo chi la pensa diversamente.
Chiedo che siano le donne dell’associazione a rispondere nella dovuta maniera.
Ritengo che sia sintomo di grande ignoranza ignorare i dati
Cara Elena , i figli , che non hanno proprietari , hanno diritto di vivere con il genitore più adeguato ed equilibrato e queste caratteristiche non sono determinate dalla presenza ne di un utero ne di una prostata . Comunque….se e quando vuoi discutere di questo argomento e magari ascoltare qualche testimonianza interessante , corredata da prove di quanto ti viene raccontato , sei la benvenuta . sempre che tu non sappia già di cosa sto parlando 🙂
elena… grazie di esistere! concetti come quelli che esprimi sono un esempio mirabile di tutto il peggiore femminile con il quale si possa avere a che fare. Leggere quanto scrivi con tanta insistenza mi dà la misura dell’odio che probabilmente come tante donne riversi sui tuoi figli, ahiloro, completamente succubi. Confido molto in loro padre, affinché possa fornire loro una valida alternativa a tanto odio e tanto accanimento sessista. Spero di non incontrarti mai più.
cara Elena mi dispiace che sei poco informata ma senza togliere nulla alla Stima personale che ho per la dott.sa Giorgi leggere certi commenti mi lasciano basito a dir poco, certo uomini che si comportano come animali nei confronti dellla donna ce ne sono tanti ma ciò non vuol dire negare l’evidenza ormai nota a tutti delle violenze sia fisiche che psicologiche a cui vengono sottoposti tanti uomini e che per “ignoranza” vengono taciute,nascoste o mistificate. è facile vedere solo quello che si ha piacere vedere .
Cara elena informati sulle storie di tanti uomini edonne che fanno parte dell’associazione leggi qualche sentenza dei tribunali totalmente al femminile e mi riferisco al fatto che siano solo donne a decidere poi forse capirai che non sempre la bilancia della gustizia è uguale per tutti e il bene protetto non è sempre quello giusto è facile far sì che sia sempre e solo una donna la vittima è facile che la verità sia sempre e solo a senso unico verso la donna e l’uomo poi si debba arrangiare e le colpe ricadano tutte su di lui .
Informati Cara Elena prima di dare sentenze come i tribunali a senso unico e in ultimo sono a tua completa disposizione quando vuoi chiarirti meglio le idee per quel poco che mi è dato di conoscere. Ciao con affetto e senza rancore
Scrive Elena “I figli, quando sono minori, hanno il sacrosanto diritto di vivere con la madre e vedere il padre ogni qual volta lo desiderino; questo funziona normalmente tra le persone civili, tutto il resto è solo stupidità”
I Figli hanno diritto alla BIGENITORIALITÀ ovvero ad un padre e ad una madre. Mi auguro che Elena non sia una madre, perchè una madre che non riconosce ai figli il diritto alla bigenitorialità, a mio avviso, è una madre che mi fa dubitare anche della sua capacità genitoriale. Non è “la stupidità” come afferma Elena ad essere messa in ballo ma l’ignoranza culturale da cui siamo sommersi…. a scapito degli stessi figli.