I padri separati sono una delle categorie dei nuovi poveri. Il dato è emerso dall’esito del bando per il social housing del Comune di Savona che ha visto l’assegnazione di buona parte degli alloggi a uomini che, dal fallimento della propria vita sentimentale, hanno subito danni economici tali da condurre una vita appena al di sopra del livello minimo di sussistenza.Al bando del Comune per l’assegnazione di alloggi a canone moderato hanno partecipato molti single e alla fine buona parte degli alloggi di via Garroni e Santuario sono andati proprio ai papà separati. «Dovendo pagare gli alimenti e avendo perso la disponibilità dell’alloggio coniugale spiega l’assessore ai Servizi sociali Isabella Sorgini – i papà separati hanno ottenuto i punteggi più alti nella graduatoria per l’assegnazione dei 16 alloggi del social housing. Il dato emerge con chiarezza dalle risultanze del bando e, anzi, potrebbe quasi diventare un elemento di riflessione sociale».
Il Comune di Savona aveva presentato uno dei progetti migliori di social housing in Liguria ottenendo un contributo regionale di oltre 4 milioni per il recupero di immobili da destinare a canone moderato. Per partecipare al bando, era però necessario avere un reddito Isee compreso fra 14 e 28 mila euro, quindi al di sopra della soglia che determina i requisiti per le Case popolari. A differenza dell’Arte che nei criteri privilegia le famiglie con un nucleo più ampio, il social housing del Comune, consentiva anche ai single di ottenere una sistemazione.