Il garante dei minori ligure: «Basta polemiche, sugli affidi è l’ora di un nuovo sistema»
Il garante dei minori chiede a politici e operatori di mettere il silenziatore alle polemiche sul sistema degli affidi dei bambini. E insieme al responsabile dell’ufficio regionale Dario Arkel, il garante Francesco Lalla lancia una proposta: creare un sistema rinnovato per i minori che veda insieme istituzioni e terzo settore, famiglie e loro rappresentanze.
Ma dopo le decisioni dell’assessore comunale Francesca Fassio di rimuovere dall’incarico la responsabile del progetto affidi (senzaavere esplicitato alcuna motivazione) anche l’ordine degli psicologi e la Legacoop intervengono: la presidente dell’Ordine degli Psicologi della Liguria, Lisa Cacia, esprime «preoccupazione per il rischio che il pur comprensibile tentativo di valutare l’efficienza degli interventi di tutela per i minori possa portare a un generalizzato senso di diffidenza nei confronti della consulenza psicologica e del ruolo dei servizi sociali» e il presidente di Legacoop sociale Sandro Frega denuncia «un clima generale di pesante attacco al sistema dei servizi sociali sia a livello nazionale che locale (ultimo esempio taglio di 300mila euro ai custodi sociali) e con una campagna strumentale contro il terzo settore».
Di altro tenore la lettera di Lalla, che chiede uno stop alle polemiche, ma anche una revisione complessiva del sistema: «Il record del numero degli affidi è comunque da tempo saldamente nelle mani della regione ligure. – scrive – Tutto ciò che riguarda il bambino deve circuitare intorno al primario, se non esclusivo, interesse del minore. Se le istituzioni esercitano un ruolo autoreferenziale e di continua ricerca di potenziamento, per il bambino tutto sarà più difficile». L’ufficio del garante, dunque, chiede di «creare un sistema rinnovato che veda insieme istituzioni e terzo settore, famiglie e loro rappresentanze e mettere termine all’accanimento polemico che ci pare figlio diretto della politica per trasferirci sul tavolo di un confronto dialettico, tecnico, pedagogicamente competente».