Il Natale di un padre separato
Riceviamo e pubblichiamo una lettera denuncia di un papà genovese
Continua la storia di un padre genovese che come tanti altri migliaia in Italia ha la sua storia triste da raccontare, vittima di un sistema giudiziario malato, ancora peggio se chi lo ha difeso discretamente bene, nella parte economica da un illustre professionista, le carte in tavola sugli oneri nel corso dell’istruttoria vengono cambiate, stravolgendo quello che è sancito dall’ordine degli psicologi italiani. Emolumenti stabiliti, con promesse e poi innalzati per errori commessi dallo stesso professionista.Ma il padre deve pagare, altrimenti le relazioni sono scarne, prive di contenuto. Raccontare il fatto è lecito senza inoltrarsi nel ricercare chi è il professionista che se legge si riconosce. Ma come padre credo necessario e lecito nel rispetto della privacy mettere in “guardia” i migliaia di padri che andranno a caccia di giustizia credendo di riuscire ad avere il riconoscimento dei propri diritti quando di messo c’è una causa di separazione conflittuale.
Un monito ai papà….se proprio dovete fare ricorso ex articolo 710 per modificare le condizioni di visita per vostro figlio, documentatevi presso un’associazione di padri separati, diffidate di chi promette, non è così. Scegliere l’avvocato giusto non è semplice, si può incappare in praticanti che da anni che non fanno l’esame per passare avvocati alla fine vi fanno la sorpresa, ingrovigliandovi ancora di più la vostra causa. Esigetene di verificarne l’iscrizione all’albo, anche se ve lo presenta un amico, possono prospettarvi di firmare procure in bianco per poi trovarvi un legale che neppure conoscete. Stabilite a priori l’onorario, potreste trovarvi sorprese inaspettate e quando dialogate anche telefonicamente non accontentatevi del dottore suo collaboratore, esigete di colloquiare con il legale, in fondo è lui che alla fine dovete pagare ed è colui che vi rappresenta. Dovete scrivergli, fatelo inviandogli prima un fax seguito dalla raccomandata, sono le loro astuzie, usate i loro stessi strumenti. Un giovane padre ligure, dopo un lungo percorso per salvaguardare prima il matrimonio e poi la difesa di suo figlio per un sospetto caso di abuso a causa di un parente non riconducibile alla sua famiglia, trovandosi nella condizione finale di dover pagare i professionisti gli accade questo: un legale che al momento della denuncia del sospetto abuso chiedendogli di prendere la difesa del figlio, non gli fa firmare la procura affermando che “ se saremo attaccati ci difenderemo “. Questo legale è stato saldato dei suoi oneri per la separazione emettendo regolare fattura (avvocati onesti ce ne sono veramente pochi, ma esistono). Al momento di passare la pratica ad un altro legale per la tutela del minore per il procedimento penale, gli viene risposto “ i minestroni iniziati da altri non mi piacciono e non so cosa fare “. Si è scoperto nel tempo che non era un penalista, come si faceva passare, ma un civilista. Contestualmente manda il cliente a far curare la pratica legale di revisione del ricorso ex articolo 710 da un con sanguigno che fattosi firmale la delega “ in bianco “ gli garantisce ottimi risultati di riuscita anche perché nel momento delle udienze, considerato che suo padre già avvocato da anni, conoscendo il giudice, gli garantisce la riuscita della causa. Azioni poco consone all’attività giuridica che il legale “ padre “ viene trovato impiccato nella sua casa, il con sanguigno con abilità, facendosi credere con impasti di parole e di collaborazioni eccellenti, ripropone la delega al padre che ignaro firma, rilevando la mancanza del nome del legale nel timbro a fianco ma rassicurato che sarà compilato a dovere in un secondo tempo per depositato in tribunale. La truffa nell’ignoranza è sempre alle porte…la malafede ha avuto uno sgambetto nell’abile “truffa” in alcune udienze si legge la partecipazione del legale “ padre “ deceduto tre mesi prima…com’è possibile? Iniziano a sorgere dei forti sospetti che si consolidano nel tempo e da qui si ricostruisce l’abile truffa, nei pagamenti dove nelle fatture risultavano in intestazione “ consulenze legali per assistenza alla pratica legale “…ma che avvocato è questo? Tutte le lettere, fax, email, telefonate, fatte solo al telefono del “ praticante avvocato spacciatosi avvocato, supportato da un legale vero, colui che avete ma che non conoscete e che mai gli avete parlato “ Un avvocato serio seppur ha un praticante, come può permettere l’emissione di fatture di consulenza e pretendere parcelle se lavora per lui ? Che faccia emettere fatture per consulenza legale al suo assistito è il massimo della truffa legalizzata. Ma qui è l’inghippo, troppo lungo e difficile da spiegare. Anche gl’incontri con ctp di alta estrazione professionale che mai nei confronti dell’assistito si era mai incontrato con il vero legale che nemmeno l’utente conosce ma che invece nella lettura della ctu evince di averne discusso con il professionista. Entra in scena il “ praticante ovvero il fantomatico legale ovviamente truffatore “ che quando s’accorge di essere scoperto per far tirare fuori il professionista ctp che aveva già preteso la corresponsione di una parcella di 5000mila euro senza l’emissione di una fattura, saputo dell’inghippo praticato al suo assistito inscena discussioni per scaricare il cliente che accompagnato da un testimone, capace di testimoniare ma “ignaro anche questo” assistendo visibilmente a non essere desiderato all’incontro a quattro, il professionista psicologo urla e sbraita gridando di dimettere il mandato (per non essere complice della truffa legalizzata che forse da poco tempo anche lui aveva scoperto, senza dirlo al suo assistito) continuando….se rimane lei, me ne vado io “ agitandosi, urlando, imprecando contro il testimone scomodo ed il suo stesso assistito, alzandosi e sbattendo la porta di fronte al “ praticante avvocato ” iscritto all’albo da oltre 9 anni, visura accertata dall’ordine degli avvocati. La stranezza poi che il ctu a distanza di tempo è risultato essere anche un giudice onorario di un tribunale dei minori che di regola (detto dallo stesso ctu) non dovrebbe fare ctu per il tribunale ordinario dove ci sono minori da trattare, riproponendosi però al giudice facendo sottoscrivere l’accettazione delle perizie ai genitori, è comunque risultato che alla madre gli conveniva molto. Ma la storia molto complessa va avanti e salta fuori per il penale un altro legale che seppur molto abile anche nel farsi pagare ma non nel rilasciare alcuna fattura, non riesce a dimostrare incongruenze di procedura nel procedimento penale, nonostante gli articoli di legge. Ma ripassiamo alla causa civile. Dove questo povero genitore crede nelle promesse dei suoi professionisti anche sotto il profilo economico…e da qui giunge la sua lettera che ha proprio dell’incredibile affermando dall’intervista che è solo una minima parte. Un professionista in psicologia-psicoterapeuta nonché giudice onorario con alte specializzazioni conseguite anche negli Stati Uniti, verbalmente indica i suoi costi abbastanza accettabile per il padre che nel tempo paga, facendosi imprestare soldi anche da amici, genitori, lavorando più del solito e che poi si vede giungere dopo mesi che deve pagare il proprio legale per una somma di oltre 10.000 euro, la ctu di oltre 1.500 euro, ed altre spese, si vede arrivare un’email dove viene intimato a pagare, nonostante gli avesse risposto che le avrebbe risposto, ovviamente “ Il padre “ che di seguito risponde – “ Proprio per i buoni rapporti che Lei afferma esserci fra noi, mi sembra eccessivo ricorrere al legale, considerato che conosce la mia situazione economica. Credo di essere stato più corretto di altri nei pagamenti, ma ora ho grossi problemi economici e rischio il lavoro. Non glielo dico per sensibilizzarla a non procedere se vorrà farmi azione legale, anticipandole che se vuole prendermi 1/5 dello stipendio è un suo diritto, ma non pensa che così riuscirò ancora meno di ora a vedere mia figlia creandomi una grandissima depressione? Guadagno solo 1.100euro il mese e mi è difficile vivere, ma lei potrebbe rispondermi che non ci può fare nulla ed avrebbe ragione. Abbiamo stabilito la parcella a voce secondo le mie possibilità economiche standoci dentro a fatica, visto già il suo collega precedente che mi ha voluto 5.000euro senza una fattura per arrivare a nulla. E’ la storia di molti papà che come me ce ne sono a migliaia in Italia. Oltre al trattamento di favore mi aveva garantito, mi aveva promesso di non aumentarmi la cifra nel corso della sua ctp, ora non mantiene la parola data di fronte a terze persone. Comunque sia avrà i suoi soldi con o senza legale che comunque non temo anche se lo cita. Mi permetta uno sfogo al sistema: bella la legge per noi padri e sull’affido condiviso, quali i miei diritti di padre? Le Istituzioni non ci sostengono affatto ci ignorano prendendoci in giro. Sarebbe giusto, come spesso ci viene detto che seppur esiste la legge, non viene applicata dal sistema o meglio viene modellata a piacimento dell’istituzione giudicante (che al contrario dovrebbe farla rispettare) senza discriminazione (li legge i giornali o dico eresie? ) Con le cautele del caso, se veritiere e necessarie…invece di porre discriminazioni alla figura paterna mi spiega cosa serve fare seminari con professionisti di un sistema che alla fine non corregge nulla e non risolve nulla, non vede che i problemi sono sempre gli stessi e siamo sempre alle solite? Parole, solo parole, con genitori di entrambi i sessi disperati.
Accetterebbe da me l’invito di affiancarsi ai padri separati con altri professionisti che certamente conosce, stanchi di questa ipocrisia generale contro noi padri ? Troviamoci ad un tavolo di discussione, lavoriamo tutti nell’interesse dei bambini perché vogliamo crederci con voi dalle belle parole che ci dite, ovvero che un figlio debba avere un padre ed una madre (diritto alla bigenitorialità) anche soprattutto per tutelare la famiglia anche se disgregata. Perché l’uso improprio della provocazione da parte materna al padre per avere dalla lettura della relazione della ctu si addebiti al solito padre essere “ generatore di conflitto “. Il padre reagendo alle provocazioni, è dichiarato generatore di conflitto, non la madre! Prendere una sberla, non reagire e porgere l’altra guancia sana per poi sentirsi affermare che siamo noi a generare il conflitto lo trova giusto e corretto? Ad ogni provocazione resistiamo perché veniamo illusi dai nostri professionisti con le frasi “ vedrà siamo a cavallo / il giudice è convinto / la ctu le crede “ si è visto, alla fine i colpevoli siamo sempre e solo noi “ i padri “. Un noto professionista che conosce, ha realizzato con altri suoi colleghi, ministri, onorevoli, la legge sull’affido condiviso, affermando di esserne il promotore che mi chiedo, com’è possibile che nelle udienze da lui condotte non riesce a farla a applicare dimostrando tutte le prove fornite dal padre? Ma quali progetti fate o proponete nei vostri seminari dove il 70% rimane incassettato dalla giustizia, ricordandovi dei congressi e seminari da voi realizzati dove al termine consumate un ricco buffet ? Non è la laurea che a qualcuno di noi manca per capire che siamo carne da macello, dobbiamo capirvi nel vostro duro lavoro, e nel nostro che non riusciamo a fare, cioè essere padri chi ci deve comprendere? Per anni abbiamo sempre con gli stessi problemi senza risoluzioni, senza il riconoscimento dell’affido condiviso se non nell’unica parola scritta sulla sentenza “ affido condiviso “ tutto il resto contiene limitazioni inaudite, dai pernottamenti vietati al padre se fuori dal capoluogo di provincia, dal mantenimento di un orario di visita striminzito e da altri veti ed obblighi che non elenco dettati da un falso legale a cui si è dato riscontro ad un’udienza che ha stravolto la mia vita con mio figlio…” ma cane non mangia cane e la giustizia non vuole riconoscere torti, così li scarica sulle nostre spalle, sulle spalle dei padri, nei nostri sentimenti che di peggio andate a colpire ogni giorno che c’illudete. Anche lei fra le sue mura domestiche dove ha lo studio mi ha affermato che qualcosa non va…ci sono grossi interessi economici anche dai professionisti e la prima è lei che mi ha fatturato le prime 700euro chiedendomi i successivi soldi in liquidi, senza emettere fattura giungendo allo stesso importo. Non lamentiamoci che l’Italia va male… Attivate le risorse intellettuali del nostro Paese per una rinascita un nuovo concepimento di ciò che la categoria degli psicologi dei professionisti che devono avere “ lealtà, verità per tutelare il minore “, senza parlare di certi/e ctu che dicono una cosa e poi ne scrivono un’altra dando contro guarda caso al padre, rinnegando precedenti perizie che se uno la leggesse si domanderebbe se il senso dell’alterazione della realtà ha colpito il professionista…che a voce dice una cosa e poi nello scritto fa l’opposto…non le rubo il mestiere, preferisco il mio, ma ne fa un’altra, regredendo d’ufficio il rapporto padre/figlio che ha fatico in corso di monitoraggio ha creato. Che sistema giudiziario abbiamo in Italia, cambierei volentieri Paese, meglio la Germania! La verità c’è ma viene “ abilmente coperta “ peggio del comportamento felino nei suoi bisogni che è quello è naturale per un’animale ! Mi sono sentito sconfitto quando non le hanno riconosciuto l’emissione della diagnosi della sindrome della PAS cui mia moglie ha affermato essere affetta. Comunque sia verrà saldata ma potrà aspettare ancora un pò perché non riesco a pagare contemporaneamente lei e l’avvocato, altri soldi che mia moglie continua a chiedermi non riesco a pagare tutti come vorreste con 1100euro al mese. Non tocchi il tasto dei miei genitori. Nel dovere professionale di tutelare questi due poveri anziani ora di 82 anni mia madre e 91 mio padre con l’alzheimer il giudice non ne ha tenuto conto del certificato medico che sia a lei che al legale vi ho fatto pervenire, per depositarlo agli atti, riconsegnandolo a me! Nella sentenza definitiva, tanto il giudice, quanto il collegio se ne sono fregati di due poveri anziani. Perché questo modo di agire nella sua professione nei confronti della mia famiglia e nel mio dolore? E’ stata combattiva ed io con lei, ricorda come controbattevo il legale di mia moglie? Non sono un laureato né tanto meno un legale, ma ho una scuola (imparando da voi) che potrei farlo abusivamente se volessi, ma sono onesto. “ Ho capito che un buon avvocato deve essere un grande bugiardo ! ma solo lui ? “ Ricorda quando ha chiesto documenti relativi all’attività di “ quel personaggio indagato per pedofilia “ mi mandò anche un sms, un’azione d’esecuzione fuori dalla legalità che poche persone ne sono al corrente, ma sono già troppi, cosa ha voluto fuori dal rispetto della legge, violando la privata dimora con il risultato finale che non le ha usate, chiedendo anche i disegni al PM senza usarli, allungando la mia pena ad un procedimento che riteneva schiacciante, ma non ha consultato il legale agendo di sua iniziativa senza conoscere o meglio travisando il cpc ed il cp e chi ne ha fatto le spese..” sempre il papà “. Dopo questo escursus del suo lungo lavoro e d’impegno che mi ha tanto esaltato, da una cifra che mi potevo permettere di 1500 euro ora ne vuole 4000. Glielo avevo detto ed anche per iscritto (tengo tutto), la controparte è vendicativa e riuscirà a mettere nel sacco anche Lei, come gli altri, che di fronte a inconfutabili prove da me fornite, non le hanno considerate, certo è che se le forniva la madre sarebbe stata ascoltata e giustificata. Ricorda quando mi comunicò che via un magistrato ne arrivava un altro ” sua amico ” affermandomi che gli aveva fatto ctu, rassicurandomi che le cose sarebbero andate meglio? Si è visto, non ha tenuto conto dei fatti reali e delle numerose e varie testimonianze, compresa quella della religiosa che ha ospitato me con mio figlio nella sua struttura. La ctu ha scritto il contrario di ciò che è avvenuto, ancora meglio il giudice dove gli ho inviato una deposizione olografica senza nemmeno considerarmi violando “ ma a loro è permesso “ la Legge 241/90 sulla trasparenza degli atti amministrativi. Istituzioni il cui potere lo esercitano contro i padri separati con figli. Anche quando i nostri bambini cresceranno troveranno una giustizia malata che illustri professionisti non perché non sanno come fare, ma perché non vogliono farlo per sguazzare nelle difficoltà altrui e guadagnare Coscienza e serietà non è di casa in questa società ed in questo mondo altamente corrotto egoista e sporco, pronto a dimostrare perbenismo, altruismo, sensibilità, mentre invece c’è malvagità, cattiveria per calpestare nei più svariati casi della vita anche un padre nei suoi diritti per stare accanto a suo figlio perché lo ama veramente. E’ uno sfogo che come professionista – psicoterapeuta comprenderà perché l’ha affermato anche lei, ( ci sono interessi economici dietro le nostre storie) ma perché non esce allo scoperto e ci aiuta? Nella conclusione parziale del mio sfogo, perché scriverò nuovamente, le chiedo l’invio delle fatture degli importi già versati ovviamente non quella dell’unica in mio possesso del valore di 700euro e di concedermi, per il raggiungimento degli ulteriori 1.450 euro di un’ulteriore ratealizzazione come le precedenti, chiedendole lo sconto per tutto ciò che mi ha fatto fare ma non ha utilizzato, visto che questi soldi li ho tirati fuori di tasca mia, per me 500euro sono molti. Con questi soldi potrei soddisfare meglio i bisogni di mio figlio, del resto rimango povero, lei rimane ricco, ( ma se non fattura, non dichiara, allora è un evasore fiscale ) visto che il professionista ctu con quietanza depositata in tribunale di oltre 4000euro divisa fra i due coniugi alla madre ha fatto la fattura, io devo ancora vederla da oltre un anno. Dopo questo lungo discorso, sono certo di volermi dare alla politica e combattere con la gente onesta nei ” valori ” dei più deboli. Semmai dovessi raggiungere ” una poltrona ” sentirà e non solo lei, parlare di me, non sono narcisismo (dovrebbero esserlo anche i nostri governanti che di “ poltrone “ ne hanno), sono stanco come tanti di questo sistema che non funziona ed è malato, oltre ad essere pieno di “ PUFFI “, con un natale triste, senza mio figlio accanto a me con tutte le promesse di riuscita ad ottenere il rispetto dell’affido condiviso che solo nella parola è “ condiviso “.
L’economia italiana va male, per quei professionisti che pretendono pagamenti senza assegni senza rilasciare fattura, pretendendo somma mai pattuite. Avete gli strumenti legali per pretenderli anche con la minaccia di fare azione legale.
“ Non c’è strada che porti alla pace che non sia la pace, l’intelligenza e la verità “