IN ITALIA SEMPRE PIÙ DIVORZI E SEPARAZIONI. IN AUMENTO I CASI DI ALIMENTI AL MARITO
ROMA – I tempi cambiano. Così come i ruoli all’interno della coppia. E allora, se fino a qualche anno fa era scontato parlare di assegno di mantenimento riferendosi ai soldi versati dal marito alla moglie, oggi non è più così. Visto che i pantaloni in casa li portano anche le donne, non è poi così difficile per una ex moglie ritrovarsi a versare l’assegno mensile all’ex marito. Perché guadagna più di lui. E’ da considerarsi un segno tangibile dell’emancipazione femminile e della carriera delle donne sempre più in ascesa? Probabilmente sì. Resta il fatto che nel 2011-2012 in 4 casi su 100 il “povero” marito si è ritrovato ad incassare il mantenimento da parte dell’ex moglie, evidentemente più benestante. Un’impennata rispetto al 2004 quando l’assegno veniva versato dall’1,5% delle donne separate. Più che raddoppiati, quindi, i casi. A ritrarre questa rivoluzione sociale e famigliare, è l’Associazione degli avvocati matrimonialisti italiani che, dati alla mano, registra un calo vertiginoso anche nel numero degli assegni previsti dopo una separazione: «Fino agli anni 60 – spiega Gian Ettore Gassani, presidente dell’Ami – nel 70% dei casi le mogli separate o divorziate ricevevano il mantenimento, oggi la situazione è radicalmente cambiata: l’assegno per il coniuge sta diventando quasi un’eccezione. Secondo i dati Istat, nel 20% dei casi le separazioni si sono concluse prevedendo un assegno mensile per il coniuge». E, per i furbetti del mantenimento, non resta che adeguarsi: «È caduto il mito del marito che non accetta lo stipendio più alto della moglie – spiegano i matrimonialisti – e aumentano i cacciatori di dote, alla ricerca di una pollastra da spennare. Molto più ricca e, perché no, molto più anziana». di Lorena Loiacono Fonte :leggo.it