Le spese straordinarie nella separazione
Le “spese straordinarie” per i figli ,nelle separazioni tra i coniugi , risultano delle vere e proprie sorprese pernoi padri, spesso ci affidiamo alle competenze dei nostri avvocati, pensando che con l’arrivo della sentenza o del provvedimento sia tutto chiaro e stabilito, ma non è così.
Anche se la legge 54 del 2006 è chiara e stabilisce che l’affido condiviso significa pari tempo con tutti e due i genitori, e che il mantenimento è diretto e l’assegno solo una eccezionalità, di fatto i giudici danno una loro interpretazione alla legge (??!!) ed hanno inventato un nuovo termine al posto di affidatario : il genitore collocatario.
Stabilito l’assegno perequativo che il genitore non collocatario deve corrispondere all’altro, si tralascia di determinare il capitolo , importantissimo e fondamentale, delle spese straordinarie intese come quelle spese che occcorrono per sostenere i figli nella vita scolastica, nelle attività ludiche e ricreative e medico-sanitarie.
L’orientamento comune della giurisprudenza è che se tali spese non sono state concordate sia nella compartecipazione che nelle specifiche, il genitore non collocatario dei figli può ritenersi esonerato dal corrispondere la sua partecipazione a queste spese solo nel caso che la pronuncia del giudice abbia previsto tale evenieneza ritenendole inglobate e integrate nell’assegno mensile .
In altre parole se il Giudice non ha previsto specificatamente che le spese straordinarie siano da intendersi integrate nell’assegno mensile, il coniuge non affidatario non potrà sottarsi a corrispondere queste spese di cui dovrà farsi carico almeno del 50 %.
Ne deriva la necessità di accordarsi preventivamente e di prevederlo in fase di separazione chiaramente : innanzitutto stabilire quali sono le “spese straordinarie” e le modalità di decisione relative alla loro necessità, e poi la suddivisione tra i coniugi.
Ad esempio un coniuge può assumere su di se l’onere di far fronte a tutte le spese straordinarie ma decidere esclusivamente sulla necessità di sostenerle e sulle modalità.
Un esempio pratico : spese mediche per dentista.
Il coniuge non collocatario può farsi carico dell’intera spesa sanitaria ma scegliere il medico, concordare le modalità di pagamento con lo stesso e stabilire con lui appuntamenti e interventi.
In alternativa , sempre ad esempio, i coniugi possono dividere l’onere e concordare in ogni caso la qualità e la necessità delle spese stesse.
Per noi padri spesso queste spese si rivelano delle vere e proprie sorprese se non concordate e sancite nella separazione.
Il giudice infatti, qualora non sia stato definito, seguendo l’orientamento della giurisprudenza attuale , può imporre al coniuge non collocatario, che quasi sempre è il padre, di farsi carico di una spesa straordinaria che lui non ha previsto e sulla quale non ha avuto nessun ruolo decisionale.
Insomma la pratica dei papà-bancomat è ancora ben lontana da essere abbandonata.
Sarà bene dunque che i genitori , in fase di separazione, prevedano queste spese, la loro ripartizione, le modalità di decisione e stabilire concretamente i termini di accordo.
Ricordiamo che manca una precisa normativa sulla definizione “qualitativa” di quelle che si usa chiamare “spese straordinarie”.
Quali sono? In che misura possono essere concordate?
In pratica per “straordinarie” dovrebbero intendersi tutte le spese eccedenti quelle affrontate per sostenere la vita “ordinaria”.
Una normale visita dal pediatra è da considerarsi “ordinaria”, quindi compresa nell’assegno mensile, mentre quelle di una visita specialistica sarebbe da intendersi straordinaria.
Ad esempio in una pronuncia di merito ( Tribunale Civile di Catania, I sez., sentenza 4/12/08, proc. n.12225/06 R.G. ) le spese sostenute per l’acquisto di libri scolastici sono state annoverate in quelle ordinarie insieme a quelle alimentari, quelli per regali, per spostamenti e anche ricreative.
Ne consegue che è indispensabile per i coniugi , in sede di separazione, concordare con precisione e per quanto prevedibili la tipologia di spese straordinarie e la partecipazione di entrambi, ma soprattutto concordare le modalità con le quali, di volta in volta, si prenderanno decisioni di merito in queste spese.
Servirà sicuramente ad evitare brutte sorprese