LETTERA APERTA AI CANDIDATI SINDACI
LETTERA APERTA AI CANDIDATI SINDACI
L’Associazione Papà Separati Liguria rappresenta padri, madri, nonni, zii e figli di genitori separati accomunati dallo stesso obbiettivo il bene dei nostri figli e nipoti.
Noi vorremmo figli più felici di vivere la loro fanciullezza con entrambi i genitori e non terrorizzati da Psicologi , assistenti sociali ( per fortuna non sono tutti così ) e usati da un genitore senza scrupoli contro l’altro.
Le donne hanno giustamente rivendicato la parità dei diritti con gli uomini perché in una società civile, non possono esserci disparità di trattamenti uomini e donne , ma non ci si può limitare al lavoro o alle quote rosa. ma una vera parità avverrà solo quando le donne la chiederanno anche all’interno della famiglia primo nucleo della società.
Se la donna ha potuto inserirsi nei ruoli che l’uomo ha tradizionalmente ricoperto nel lavoro, perché nella famiglia gli uomini continuano a vedersi emarginati nelle funzioni di cura dei figli, pur se capaci di svolgerle?
Quando gli uomini rivendicano il diritto di essere padri, inizia nei loro confronti una vera e propria discriminazione , poiché “non” sono ritenuti “capaci” di accudire i loro figli, anche se erano gli unici pazienti a cullarli dolcemente, non preoccupati da linea, diete, relazioni telefoniche etc.
Noi riteniamo la Bigenitorialità intesa come un preminente ed indispensabile diritto del minore e dovere dei genitori, ex coniugi.
Il Diritto dei figli ad avere due genitori, infatti, viene sancito anche dalla Convenzione dei diritti dell’Infanzia di New York (1989), il nostro paese solo più tardi ha prodotto la legge 54/2006 (affido condiviso dei minori) per dare un senso alla ratifica dell’accordo internazionale condiviso fra i paesi più sensibili ed evoluti socialmente.
In un stato come l’Italia che vede il 30% di separazioni, crediamo che l’unica separazione da evitare sia proprio quella dai figli, ed in questo riconosciamo anche il grande valore di una società che cresce in consapevolezza, dignità e senso etico della vita e che non può essere schiacciata ne annichilita dall’interpretazione delle leggi. Riteniamo che necessiti definire ed acquisire una cultura rivolta al ridefinire ruoli ed equilibri genitoriali, nella tutela dei nostri figli , nel loro posizionamento perfettamente al centro della coppia genitoriale senza più prestare il fianco all’interesse esplicito di “singole” parti”.
Abbiamo riassunto, in una serie di punti che noi riteniamo indispensabili avere presenti per chi avrà la responsabilità di un comune come Genova son le problematiche e le dinamiche sociali che esistono.
Punti che vengono da centinaia di separati che fanno parte della nostra associazione ma anche che sono in contatto con noi tramite il nostro sito www.papaseparatiliguria.it (oltre 100.000 visite) nell’ultimo anno da sottoporre ai Candidati nelle prossime elezioni comunali.
Sappiamo benissimo che molti di questi punti non sono di competenza ne del comune ne della Regione Liguria ma del Parlamento e del governo Italiano, ma sicuramente ci sono le possibilità di fare pressione.
L’Associazione chiede ai Candidati, risposte chiare, vere, attuabili, anche perché si parla di genitori e di conseguenza di figli, di bambini innocenti che subiscono spesso le decisioni sbagliate di Magistrati, Giudici, Avvocati, assistenti sociali e via di seguito.
Naturalmente ci aspettiamo delle risposte che saranno valutate ora ed indubbiamente verificate al termine della tornata elettorale e dell’eventuale ballottaggio.
Il tutto per riequilibrare sorti, ridistribuire dignità ai genitori separati e aprire l’accesso dei figli ad entrambi.
PUNTI
- La riforma del sistema ISEE , la realizzazione di correttivi comunali per i genitori non affidatari e/o non collocatari
- L’inserimento nei programmi scolastici del concetto di bigenitorialità, come diritto dei minori e dovere degli adulti.
- La doppia firma obbligatoria in tutti i documenti relativi ai figli in caso di separazione.
- L’esenzione dal pagamento di tasse IMU o quant’altro fosse in essere al momento della separazione e di spese straordinarie condominiali nel caso di immobile libero da vincoli e di proprietà al 100% del genitore non convivente.
- L‘IMU pagato da chi utilizza l’alloggio.
- Il finanziamento della legge regionale 34/2008 “Norme per il sostegno dei genitori separati in situazione di difficoltà”.
- La realizzazione di alloggi con il sistema utilizzato a Milano per il social housing case realizzate in legno per abbassare i costi (repubblica del 15/3/2012) o convenzioni per il recupero abitativo finalizzato a genitori separati La concreta applicazione dell’affido condiviso, rispettando il dettato dal Legislatore, il voto del Parlamento e la volontà popolare, non le resistenze di chi non riesce ad abbandonare il solco dell’affido esclusivo
- L’adeguamento della normativa sulla responsabilità civile dei magistrati, nel senso di una diretta e concreta punibilità in caso di negazione di giustizia, con o senza dolo e/o colpa grave
- Un concreto ridimensionamento del ruolo e dei poteri dei servizi sociali per quanto riguarda le separazioni
- La realizzazione di una commissione sui servizi sociali
- La garanzia del Diritto alla difesa, attraverso la videoregistrazione delle audizioni dei componenti delle famiglie prese in carico dai servizi sociali
- Il contraddittorio tra genitori in ogni sede giudiziaria, non consentendo mai l’assunzione di decisioni “inaudita altera parte” in materia di affidamento dei figli
- Il riconoscimento dell’incompatibilità tra ruolo di CTU e quello di CTP e la relativa creazione di albi appositi distinti
- Una effettiva turnazione per la nomina dei CTU, venga effettuata all’interno dell’elenco di operatori disponibile in ogni tribunale, e che tale elenco sia facilmente accessibile al pubblico
- L’abolizione delle competenze civili dei tribunali minorili
- La costituzione di un Tribunale specializzato in materia di Famiglia, con alta formazione dei suoi operatori, per evitare la parcellizzazione fra giudici ordinari, minorili, onorari e tutelari;
- La necessità di accordi concepiti in un contesto privo di attriti, pertanto prevedere la legittimità dei patti pre-matrimoniali
- La riforma del Gratuito Patrocinio, rendendolo accessibile in base al reddito disponibile dei richiedenti, e non più in base al reddito nominale
- l’obbligo di vendita salvo diversi accordi fra le parti, nel caso di immobile libero da vincoli e di proprietà al 50% di entrambi i coniugi
- L’abolizione delle udienze presidenziali totalmente inutili e stringate cosi come avvengono con una media di durata variabile dai cinque ad un massimo di dieci minuti.
- L’invio alla mediazione familiare e l’invito/obbligo a tornare con un accordo già stilato e un programma di permanenza e frequentazione con i figli solo in base alle esigenze lavorative e una relazione degli stessi mediatori al giudice
- Che il comportamento ostativo di uno dei coniugi nei confronti dell’altro e venga configurato come una violazione dei diritti del minore e di conseguenza un maltrattamento al minore stesso (PAS, impedimento alle frequentazioni dei figli con l’altro genitore)
- L’introduzione nei provvedimenti del mantenimento diretto “per parte” dei figli da subito (come già indicato dalla L.54/2006, eppure mai applicato) salvo diverso accordo tra le parti
- In alternativa che l’assegno di mantenimento sia calcolato in base a quanto denaro netto dello stipendio (detratte le spese vive: luce, gas, acqua, affitto di un’immobile) rimane nell’effettiva disponibilità della persona
- Riforma del sistema degli Assegni Familiari ad oggi regolati teoricamente in un modo e poi, però, applicati in tutt’altro modo (cioè scorretto) in quanto impropriamente resi aderenti alla distorsione originata dalla “prassi” alterata dei tribunali.
- L’introduzione di tempi di visita per i rami genitoriali che normalmente sono esclusi dai provvedimenti , nonni, zii
- Adeguate sanzioni per chi fabbrica false accuse e per gli eventuali professionisti che fomentano gli animi e/o che agiscono scorrettamente nel corso delle separazioni/divorzi
- Che l’assegno di mantenimento sia versato all’altro coniuge solo per uno (1) anno dalla separazione prorogabile solo per una volta per altri 6 mesi
Riteniamo che debba cambiare una cultura imperante che vede gli affidi dati per la maggioranza alle madri, anche se in molti casi non esattamente adeguate ad educarli, siamo fermamente convinti che i figli debbano comunque avere tutti e due i genitori che si prendono cura di loro.
Per ridurre un’alta conflittualità che si crea nella separazione reputiamo che alcune di queste indicazioni dovrebbero essere obbligatoriamente inserite in tutti i provvedimenti di separazione e/o riguardanti i figli, in tale modo si potrebbero evitare una serie notevole di controversie che alimentano il conflitto stesso, che si riversano sul funzionamento del tribunale e che diventano un costo sociale.