MADRE CONDANNATA A 30 ANNI PER AVER BRUCIATO I GENITALI DEL FIGLIO
La donna si è difesa affermando che il giovane 18enne volesse violentarla. Ma i giudici non l’hanno creduta. Una storia raccapricciante quella che ci perviene da Boston. Di quelle che si consumano tra apparentemente normali mura domestiche e che superano anche la più torbida immaginazione.
Christine Gelineau, 53 anni, condannata a 30 anni di carcere per aver reiterato per anni violenze sul figlio ventenne, bruciando con un accendino i suoi genitali e i capezzoli. Abusava sessualmente di lui e lo costringeva a mangiare le feci.
LE PAROLE DEL FIGLIO
La madre mostro costringeva il figlio, Cantrell, al silenzio con la minaccia di nuovi abusi, finché il ragazzo ha trovato il coraggio di denunciarla alle autorità. Inizialmente sosteneva di essersele provocate da solo.
Le ha scritto una lettera, che ha letto nell’aula del Tribunale prima della sentenza, definendola ormai “ex madre”: “Cara ex madre, ciò che mi hai fatto è imperdonabile. Mi hai picchiato, tenuto alla fame, quasi evirato, e hai tentato di uccidermi. Ora so che sei una criminale e che mi volevi morto per tornare alla tua vecchia vita. Con me hai chiuso, spero che tu ti renda conto che hai perso tutto ciò che avevi“.
LA MADRE HA AMMESSO LE VIOLENZE, MA PER DIFENDERSI
La donna ha ammesso durante il processo di aver realmente abusato del figlio, e di avergli provocato bruciature su genitali e capezzoli quando aveva 18 anni. Ustioni che gli lasceranno sul corpo danni fisici ma anche psichici permanenti. Però si è giustificata adducendo la scusa che il figlio la minacciava di voler abusare sessualmente di lei. Ma questo non ha convinto i giudici, che le hanno inflitto la massima pena di 30 anni.
Cantrell ora è stato affidato agli zii ed è tornato a scuola.
fonte: http://www.italia24ore.it