N.7770/12 – collocamento del figlio presso la madre se i nonni paterni sono troppo invadenti
Come ha scritto Sam Levenson “I giocattoli più semplici, quelli che anche il bambino più piccolo riesce ad usare, vengono chiamati nonni.” Il noto scrittore e conduttore televisivo americano può essere un ottimo spunto per parlare della figura dei nonni.
Credo che i nonni siano una “grande invenzione” perché sono dei genitori con un tempo più dilatato, e tutto questo tempo lo dedicano amorevolmente ai nipoti, raccontando storie, cantando vecchie canzoni, producendo amore, fatto di panini al prosciutto e formaggio e di giochi semplici come le bolle di sapone.
Ma non tutte le storie sono così liete purtroppo; quando avviene una separazione dei coniugi molti equilibri saltano e può verificarsi una confusione di ruoli che può determinare “nocive invadenze”.
Proprio sull’invadenza di una coppia di nonni si è pronunciata la Cassazione con la sentenza n. 7770/2012 stabilendo che: quando i nonni sono invadenti e vogliono sostituirsi alla figura materna puó autorizzarsi il “cambio di collocazione” del figlio dal padre presso la madre, per evitare che i nonni si sostituiscano alla figura materna creando anche forti condizionamenti nei confronti del nipote.
Il caso in questione riguardava una coppia di Tivoli, in primo grado la figlia veniva collocata presso il padre ma poi la Corte di Cassazione dava ragione alla madre ritenendo che non vi fosse il rischio di disorientamento per il minore che vedeva spostare la propria residenza dalla casa del padre a quella della madre;la madre appariva affidabile e garantiva ampi spazi ai rapporti tra la figlia e il padre.
Nella vicenda un ruolo negativo era stato rappresentato, invece, dai nonni paterni che si erano sovrapposti alla figura genitoriale, tendendo a fungere da madre nelle comuni attività della vita quotidiana, e addirittura ingerendosi nei colloqui e nelle scelte della coppia con grande influenza nei confronti del marito.
Fonte: StudioCataldi.it