News: Allarmante Convegno magistrati sulla paternità
Segnaliamo alcuni passaggi di questo articolo a nostro parere quanto meno di cattivo gusto: “Sono malevoli anche quando accarezzano i figli”
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L’Associazione italiana magistrati per i minorenni e per la famiglia ha organizzato per i prossimi 26 e 27 Novembre presso l’Hilton Garden Inn di Bologna, un evento dal titolo: Di padre in figlio. La paternità tra regole e affetti; la Camera Minorile in CamMiNo nella persona del suo Presidente l’avv. Tiziana Tomeo parteciperà all’incontro in rappresentanza dell’associazione.
I due giorni di convegno rappresentano, in uno a quello in programmazione a Milano dall’8 al 10 ovvero la “Conferenza Nazionale della Famiglia”, un significativo ed importante momento d’incontro e confronto non solo tra le amministrazioni pubbliche centrali, regionali e locali ma anche tra le associazioni (ed anche qui la Camera Minorile in CamMiNo sarà rappresentata da alcuni presidenti di altre sedi territoriali); l’intento è di tutta evidenza, mantenere alta e viva l’attenzione su problematiche e questioni che risentono inevitabilmente della degenerazione dei tempi, causando la perdita di valori e principi che minano inesorabilmente la “famiglia” ormai “malato terminale”. Eppure non v’è altra istituzione da considerare fondamentale alla pari della famiglia, tale assunto richiederebbe per ciò stesso maggiore impegno ed un incremento senza misura di adeguati e ponderati mezzi di sostegno, affinchè le si dia l’opportunità di riappropriarsi del proprio ruolo tornando ad essere quel “focolaio tutelante”, rifugio dei suoi componenti e non più l’ignobile luogo dove si consumano le più efferate ed indescrivibili violenze e ciò che è peggio, troppo spesso per mano della persona che un tempo era istituzionalmente la sua “guida”, ovvero il marito-il compagno-il padre.
Il Convegno al quale l’avv. Tomeo parteciperà attivamente in rappresentanza della Camera Minorile in CamMiNo territoriale, pone l’accento su una tematica quanto mai attuale e che molti padri aderenti alle associazioni nate a tutela dei loro “diritti negati”, non hanno visto di buon grado poiché il convegno sarebbe stato organizzato “da soli magistrati”; essi dunque “non sarebbero stati ritenuti muniti di quelle nozioni sociali e psicologiche” che invece animano costantemente la partecipazione dei padri separandi operando un’inconsapevole dequalificazione della funzione di padre a mero esercente di un “diritto di visita“.Ebbene, il grido d’allarme così sollevato sembrerebbe non trovare riscontro nella fattualità. Ad onor del vero se esistono padri che chiedono giustizia e la doverosa partecipazione nella crescita dei propri figli affinchè abbiano un sano sviluppo psicofisico-emozionale, improntando la propria responsabilità al reciproco rispetto anche dell’altro genitore, ex adverso ne esistono troppi “assenti anche se presenti”, “malevoli” anche quando sembrano “accarezzare” il proprio figlio e assolutamente incapaci ed inconsapevoli del ruolo di responsabilità.
A gestire tale realtà sono chiamati a dare il proprio professionale e competente contributo, non solo i magistrati ma noi stessi avvocati in un rapporto simbiotico con gli operatori del sociale che non possono più rivestire il ruolo di “tuttologi superficiali” ma hanno il dovere
di sensibilizzarsi per le nuove esigenze che la vita prospetta; una di queste è sicuramente l’assenza della famiglia o l’esistenza di “troppe famiglie”che azzardando un eufemismo poco felice si qualificano “allargate” ma che nei fatti “riducono”sino ad azzerarli i tradizionali ruoli istituzionali dei suoi membri.
Ciò è quanto emergerà dal convegno dell’AIMMF in un’ottica che non può non tenere conto delle implicazioni con il diritto comunitario, prospettando nuovi scenari di coordinamento e diverse realtà e status come quelle dei minori migranti e delle loro famiglie.
Moltissime le autorità invitate a dire la loro su questi temi determinanti tra queste: il Ministro della Giustizia Angelino Alfano, Maurizio Sacconi, Ministro del Lavoro, della salute e delle politiche sociali – Carlo Giovanardi, sottosegretario di Stato con delega alla famiglia – Elisabetta Casellati, Sottosegretario alla giustizia – Bruno Brattoli, Capo dipartimento per la giustizia minorile – Alessandra Mussolini, Presidente della commissione parlamentare per l’infanzia – Anna Serafini, Presidente della Commissione parlamentare per l’infanzia e l’adolescenza – Vasco Errani, Presidente della Regione Emilia Romagna.
Nei due giorni di lavori, le relazioni che si susseguiranno indurranno alla riflessione ed al confronto su tradizionali questioni come la “responsabilità genitoriale”; i “codici della violenza di padre in figlio”; inoltre gli “strumenti di sostegno e d’indirizzo”ai padri per i figli.
Significativi gl’interventi programmati, infatti aprirà i lavori il regista Pupi Avati che si soffermerà su una tematica eloquente “I padri nel cinema”, così da proporre una descrizione dal sapore amarcordiano di ciò che un tempo rappresentava la figura del “padre”, ben lungi da storie di violenza e di maltrattamenti e/o assenze alle quali la cronaca ci ha spietatamente abituati.
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