Da tre anni, dopo la separazione consensuale con l’ex moglie, vede a singhiozzo i suoi due figli di 6 e 11 anni, dal 2008 affidati ai servizi sociali ma di fatto «gestiti in tutto e per tutto dalla madre». Massimiliano F., 42 anni impiegato ferrarese, oggi vuole arrivare fino in fondo
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Il peggioramento delle condizioni del marito che comporta un’attuale situazione reddituale e patrimoniale dello stesso livello delle parti, è ostativo al riconoscimento del diritto all’assegno per la moglie che attualmente percepisce con il proprio lavoro un reddito di circa 1200 euro mensili, superiore a quello di pensione, di circa euro 852,00 mensili, del suo ex marito”.
La Corte di Cassazione, con sentenza 14214/2009 ha ricordato che “l’accertamento del diritto all’assegno di divorzio va effettuato verificando l’adeguatezza dei mezzi economici a disposizione del richiedente a consentirgli il mantenimento di un tenore di vita analogo a quello goduto in costanza di matrimonio
cassazione ha stabilito che può essere assolto padre che, nonostante abbia fatto mancare i mezzi di sussistenza alla ex e ai figli piccoli versando meno di quanto stabilito in sede di separazione e in ritardo, si trovi in difficili condizioni economiche.
Aveva deciso di lasciare il marito all’improvviso ed era partita con la figlia e con un amico per una vacanza comunicandolo al coniuge con una lettera. Di ritorno aveva poi confessato la sua intenzione di lasciarlo.
Il figlio nato da una relazione adulterina ha diritto ad essere mantenuto dal padre anche se non c’
Chi è tenuto agli obblighi di assistenza famigliare non se ne può sottrarre per il solo fatto di aver scoperto che il minore non è il proprio figlio.
E’ quanto stabilisce la terza sezione civile della Corte di Cassazione (sentenza n. 3075/2010) ricordando che per eseguire la visita psicologica è necessario il consenso del genitore che ha l’affidamento esclusivo del figlio.
Anche se la ex è andata a vivere con un altro e dalla nuova relazione è nato un figlio non viene meno per questo l’obbligo del marito di corrispondere l’assegno divorzile.