Ok della Camera al divorzio breve, il testo al Senato
Sì dell’Aula della Camera alla proposta di legge sul divorzio breve che riduce i tempi dello scioglimento del matrimonio a 12 mesi in caso di contenzioso e a 6 mesi per le consensuali. I voti a favore sono stati 381, 30 i contrari, 14 gli astenuti. Il testo ora passa al Senato. Dopo la votazione finale, si è levato un applauso. E non c’è dubbio che questo disegno di legge abbia beneficiato dei nuovi equilibri che le elezioni europee hanno creato in seno alla politica italiana, protesa com’è ad allungarsi per tutta la legislatura. In sintesi, le novità del testo. DIVORZIO BREVE. Stop alla separazione di 3 anni per chiedere il divorzio. Il termine scende a 12 mesi per la separazione giudiziale e a 6 mesi per la consensuale, indipendentemente dalla presenza o meno di figli. Se la separazione è giudiziale, il termine decorre dalla notifica del ricorso. COMUNIONE LEGALE. La comunione dei beni si scioglie quando il giudice autorizza i coniugi a vivere separati o al momento di sottoscrivere la separazione consensuale. APPLICAZIONE IMMEDIATA. Il ‘divorzio breve’ sarà operativo anche per i procedimenti in corso. “Ormai il divorzio breve è virtualmente una realtà: manca solo il sigillo del Senato ma i giochi sono fatti”: è il commento di Gian Ettore Gassani, presidente dell’Associazione degli Avvocati Matrimonialisti Italiani. “L’Italia volta pagina e il dato che fa riflettere – spiega Gassani – è l’assoluta trasversalità del voto della Camera che ha approvato la proposta di legge. L’Italia è profondamente cambiata così come i costumi e il comune sentire degli italiani. In 40 anni nel nostro Paese vi sono stati forti cambiamenti sociali e giuridici, come da nessun’altra parte del mondo”. “Tuttavia – aggiunge – c’è ancora molto da fare per dare una dignità al nostro diritto di famiglia. Occorrerà rendere facoltativa (e non obbligatoria) la separazione e urge una regolamentazione delle coppie di fatto etero ed omosessuali, perché l’Italia resta l’unico Paese tra i grandi d’Europa a mantenere un diritto di famiglia assolutamente conservatore, molte volte in dispregio dei diritti fondamentali dell’uomo”. Duro attacco di Antonio Palmieri di Forza Italia contro il divorzio breve nell’Aula della Camera. “Ho il massimo rispetto – spiega – per chi vuole questo provvedimento, ma la risposta che viene data è sbagliata. Il divorzio non va inteso come un diritto ma come una ‘extrema ratio’, l’esito finale di un cammino volto a recuperare la rottura della coppia”. Contro la proposta di legge di cui sono relatori Luca D’Alessandro (Fi) e Alessandra Moretti (Pd) si sono espressi anche Paola Binetti e Mario Sberna di Pi, oltre a Massimiliano Fedriga della Lega, il quale ha puntualizzato che sul tema il Carroccio “lascia ai suoi deputati libertà di coscienza”. Fonte: ANSA |