Pari Opportunità e uomini
“Se è successo un motivo ci sarà, no?” oppure “Ma insomma, qualcosa avrai fatto pure te.” |
– Queste sono le frasi che un papà separato si sente spesso dire, da persone varie, sul fatto che lui non riesce a vedere i figli, non riesce ad avere casa e diritti, privato di uguaglianza e dignità civili.
Allora mi viene in mente che solo nel secolo scorso i neri venivano picchiati perché tali. E quelle frasi sopra erano ricorrenti -· “Magari avrà alzato la voce. Avrà mancato di rispetto.” – supponeva il giudice o cittadino di turno per insinuare e giustificare il pestaggio. O quando una donna veniva violentata si sentiva spesso dire “Forse lo ha provocato. Forse se lo merita.” – supponeva il giudice o cittadino di turno per insinuare e giustificare l’atto di prepotenza.
Come un tempo un nero picchiato o una donna violentata non dava scalpore, oggi un padre tolto di figli e averi, emarginato, discriminato, violentato, non fa preoccupare.
Ovviamente finché non tocca a noi, un fratello, un amico.. o finché non toccherà ai nostri figli, o figlie che magari saranno compagne, zie, nonne di padri discriminati ed oppressi. E di questo passo ci arriveremo a breve visto l’esercito di nuovi divorziati ed emarginati, 400 al giorno. Eppure basterebbe un po’ di coscienza civile, di umanità. Le discriminazioni razziali, sessuali o genitoriali, era meglio lasciarle nel vecchio millennio.
Perciò ai vigliacchi, agli ignavi, a chiunque continua a tutelare carnefici e prepotenti e si prodiga ad insinuare le colpe sulle vittime “un motivo ci sarà, no?” rispondo – “Si il motivo c’è. Sono stato tolto di tutto perché sono un padre, perché sono nato maschio, XY. Non v’è altro motivo.”
Chi ignora o incentiva questa discriminazione e piaga sociale si vergogni e si dia da fare per ravvedersi perché verrà come per le altre discriminazioni il giorno della giustizia e allora ci si ricorderà anche e soprattutto di chi ha taciuto, fiancheggiato, apprezzato.
In fede.
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