P.A.S.
Separazioni distruttive tra conflittualità e alienazione.Aspetti psicologici e giuridici
LA SINDROME DI ALIENAZIONE GENITORIALE
Conosciuta anche come PAS,·questa forma di violenza emotiva nei confronti del bambino·insorge nei casi di divorzio o separazione altamente conflittuali. Nei casi più gravi genera depressione, vissuti di abbandono e angoscia.
Essa può·insorgere in seguito alle controversie per la custodia dei figli. Si tratta infatti di separazioni altamente conflittuali, non adeguatamente mediate.
Gardner definisce la PAS come “quella situazione in cui un genitore, dettogenitore “alienatore”, attiva un programma di denigrazione contro l’altro genitore, dettogenitore “alienato”, utilizzando e manipolando il figlio”.·
Le tecniche di denigrazione prevedono false accuse di trascuratezza, violenza o abuso (anche sessuale) costruendo così una realtà virtuale familiare di terrore e vessazione. Come conseguenza quindi il bambino manifesta profondi sentimenti di paura, diffidenza verso il genitore alienato.·
Si allea quindi con il genitore alienante ed esprime in modo apparentemente autonomo denigrazione verso il genitore alienato.·
Pertanto il bambino mostra un rifiuto immotivato a mantenere i rapporti con questo genitore il quale viene percepito come persona malvagia.
In presenza però di reali abusi o trascuratezza, la diagnosi di PAS non è applicabile.
La sindrome di alienazione genitoriale (parental alienation sindrome) detta PAS, anche se non compare all´interno dei criteri diagnostici del DSM IV, consiste in una vera e propria patologia individuata dallo psichiatra Richard Gardner negli anni ´80.·
(A. Scarpellini)
La Pas può presentarsi, nel momento diagnostico, con differenti livelli di gravità (lieve, moderato o grave). E’ responsabilità del terapeuta scegliere l’approccio adeguato.
La valutazione deve essere affidata a persone che abbiano una specifica competenza professionale in materia, requisito che spesso, in pratica, non viene soddisfatto.
Inutile affermare che la migliore terapia, risiede nella prevenzione.
(Di Cagno – Responsabile Settore psico sociale Unione Naz. Camere Minorili)