“Giudici e padri”. Il romanzo di denuncia sociale di Carlo Zeuli
Giudici e Padri, in un libro il difficilissimo rapporto che esiste tra i genitori ed i magistrati, in tutti i casi di separazioni ed affidamento dei minori.
Con piacere presentiamo, in anteprima, il romanzo di Carlo Zeuli, delegato comunale Adiantum in Puglia e Orientatore ASNOR, che racconta una storia di separazione e soprattutto il difficile rapporto delle famiglie con i tribunali. Un lavoro, il primo, fatto insieme al figlio con il quale, per anni, non è riuscito ad avere alcun significativo rapporto e che adesso riscopre essere più vicino che mai.
“E’ un romanzo di denuncia sociale che nasce con la scommessa interiore che almeno la metà degli episodi di fantasia narrati potrebbero già essere capitati a qualcuno di noi. Anche all’autore del libro è capitata una buona metà degli episodi narrati e in tal senso è autobiografico.
Il protagonista del libro, Carson è un giornalista e un padre separato da. Nonostante sia un normale “buon padre di famiglia” viene messo nell’impossibilità di crescere l’amato figlio Sylv e di rispettare gli obblighi imposte dalle sentenze di giustizia. La trama dà vita alla storia di persone legate da vincolo di parentela acquisito, capaci di farsi del male reciprocamente e di viverne il relativo disagio, ma anche di acquisire gli strumenti per tutelarsi da soli, dove le istituzioni falliscono miseramente.
E’ uno spaccato della società moderna nel quale la gente, cosiddetta normale, è costretta a vivere in modo anormale, contro la propria volontà, intrappolata nel tunnel della prassi giurisprudenziale. L’autore mette il lettore nelle condizioni di fare le proprie riflessioni analogiche con le proprie esperienze, dirette ed indirette, e di formulare il proprio convincimento semplicemente guardando “il film” che descrive eventi di fantasia, ma…molto realistici.”
E ancora si legge nella prefazione del romanzo:
“Non mancano spunti poetici, tecnologici, scientifici e demografici per arricchire il contesto descritto e allargare la pagina del libro ad un formato espositivo cinematografico nel quale ogni parola è deputata a materializzare un’immagine. Il puzzle dei fotogrammi composti vuol dare al lettore la sensazione, a fine lettura, di aver vissuto personalmente gli eventi descritti. Proprio perché l’argomento è molto sentito e vissuto drammaticamente da metà della popolazione dei paesi occidentali, la forma è estrosa ed ironica per lasciare interpretare i fatti con un sorriso e con qualche spunto divertente, inframmezzato.
Il romanzo non ha una semplice conclusione, del tipo ‘felici e contenti’, per il semplice motivo che non ha una fine. Storie come queste finiranno di esistere quando l’opinione pubblica prima, e le amministrazioni politiche poi, rispetteranno di più la famiglia e i suoi figli e di meno gli interessi delle categorie professionali che costruiscono imperi economici sulla pelle della brava gente.” La presentazione in anteprima del libro sarà presso la sala conferenze della scuola San Giovanni Bosco di Polignano a mare il 22 luglio 2011 alle ore 20.
Fonte: Mauro Alcamisi