Reggio Emilia è solo la punta di un iceberg di un “sistema”.. completamente marcio
Le vergognosa vicenda di Reggio Emilia è solo la punta di un iceberg di un “sistema” di tutela dei minori completamente marcio, nel quale psicologhe o psicologi inadeguati, assistenti sociali e funzionari pubblici hanno assunto troppo potere, e la Magistratura (in particolare i Giudici che devono decidere sui minori) ha dimostrato di riporre eccessiva importanza alle relazioni o perizie redatte da queste figure, troppo spesso inadeguate – se non criminali – e depositarie, si fa per dire, di una scienza quanto meno fortemente inesatta.
Praticamente inesistenti i controlli.
Le Autorità inquirenti, attraverso mesi di indagini e intercettazioni ambientali, avrebbero accertato gravissime responsabilità del dr. Claudio Foti e del suo Centro Studi Hansel e Gretel , al centro di una vera e propria vergognosa associazione criminale specializzata nel produrre false perizie e false relazioni a supporto di denunce con accuse per falsi abusi, del tutto inesistenti.
In particolare le pesantissime accuse riguarderebbero anche odiose manipolazioni psicologiche esercitate sui bambini volte a dimostrare a tutti i costi gli inesistenti abusi, con l’unico fine di sottrarre i bambini ai genitori naturali e affidarli ad affidatari compiacenti (in particolare con il tramite della funzionaria comunale Federica Anghinolfi, personaggio molto noto in certi settori, che avrebbe coinvolto, per gli affidi, coppie di donne lesbiche sue amiche) e a case-famiglia, alimentando un enorme giro di denaro, anche con successivi inutili e dannosi percorsi psicoterapeutici, sedute e consulenze affidati naturalmente alle professioniste del Centro Studi con tariffe gonfiate e a carico degli enti pubblici.
In particolare l’opera manipolatoria pressante, esercitata non solo con suggestioni ma anche con l’uso di elettrodi (!), era rivolta a denigrare, delegittimare e demonizzare i padri per eliminarli dalla vita dei loro figli.
Un vero e proprio “lavaggio del cervello”, a danno dei bambini, contro i loro padri, per renderli ai loro occhi cattivi e abusanti. Il dr. Claudio Foti, insieme alla moglie, avrebbe creato una vera “casa degli orrori” applicando un metodo manipolatorio molto efficace per inculcare e far radicare nella mente dei piccoli falsi ricordi di abusi, i cosiddetti “fattoidi”.
Riteniamo che chi si è reso responsabile di tali nefandezze, compreso il genitore che accusa strumentalmente l’altro con false accuse, debba essere denunciato, tra le altre cose, anche per il grave reato di abusi sessuali sui minori.
Molto si è scritto sull’alienazione parentale o disaffezione genitoriale che dir si voglia (i termini hanno poca importanza, conta la sostanza…) e sul problema, sempre più esteso, dei falsi abusi.
Il prof. Francesco Montecchi, tra i più autorevoli esperti nazionali sul tema, già primario di neuropsichiatria infantile, ha precisato correttamente che coinvolgere un bambino in false accuse è una forma di abuso sessuale, in quanto il bambino viene inserito, suo malgrado, in un contesto in cui il linguaggio è fortemente sessualizzato: i minori, vittime nel proporre senza consapevolezza false accuse, possono arrivare a rifiutare e o desiderare di perdere un genitore.
Chi finge di difendere i bambini dai pedofili può essere peggio dei pedofili: coinvolgere un bambino in false accuse è una forma di abuso sessuale che può avere conseguenze psico-patologiche sovrapponibili a quelle degli abusi reali.
Ora è indubbio che, se i soggetti inquisiti hanno davvero fatto ciò che viene loro addebitato, e sembrerebbero esserci davvero pochi dubbi, siamo in presenza palese di una grave forma di abuso sessuale nei confronti delle povere, innocenti vittime delle manipolazioni psicologiche. E qualcuno li deve denunciare per gli atti commessi.
Ora davvero basta, il tempo è scaduto e la misura è colma.
Chiediamo urgentemente dal mondo politico una riforma totale dell’intero sistema di tutela dei minori, l’introduzione rapida di nuove norme di affido dei bambini nel caso di separazione dei genitori (nella direzione della piena parità genitoriale, dei tempi paritari di permanenza dei figli con i genitori e di tutela del diritto alla bigenitorialità dei bambini), il ridimensionamento dei poteri assegnati alle tipologie professionali coinvolte nell’inchiesta, oltre a controlli capillari, compresa la videoregistrazione obbligatoria di tutto quanto riguarda l’ascolto dei minori.
DD Papà Separati Liguria