Separazioni, nessun vincolo all’accesso agli atti per verificare i redditi del coniuge
All’Adunanza erano sottoposte le seguenti questioni: se i documenti reddituali, patrimoniali e finanziari sono atti accessibili in base alle norme sull’accesso ai documenti amministrativi. In caso positivi quali siano i rapporti tra la disciplina generale sull’accesso agli atti amministrativi e le norme processuali civilistiche previste per l’acquisizione dei documenti amministrativi al processo. Ed in particolare se il diritto di accesso amministrativo è esercitabile indipendentemente dalle forme probatorie di acquisizione che intercorrono durante il processo.
L’Adunanza plenaria ha quindi affrontato la questione, inerente in pratica il diritto da parte di un coniuge nei confronti dell’altro in caso di controversie. Poter ricostruire il patrimonio e il reddito del coniuge è alla base della equità delle misure che le autorità possono disporre in caso di separazione. Il Consiglio di Stato ha accolta gran parte delle questione: esiste un diritto della parte ad un pieno accesso agli atti e a tutti i documenti utili, anche dell’Agenzia delle Entrate, per ricostruire l’esatta misura del patrimonio del coniuge.
Tra i documenti vanno annoverati anche dichiarazioni e comunicazioni o atti presentati presso l’amministrazione finanziaria e presenti all’anagrafe tributaria. L’accesso può essere esercitato indipendentemente dalle forme probatorie che emergono nel processo e ne può essere richiesta copia anche secondo le modalità telematiche.
Nessun vincolo all’accesso in pratica, questo l’orientamento dell’adunanza.
Fonte: https://www.laquilablog.it/separazioni-nessun-vincolo-allaccesso-agli-atti-per-verificare-i-redditi-del-coniuge/