Solidarietà a Doppia Difesa e a Michelle Hunziker
L’associazione Papà Separati Liguria Onlus, intende manifestare tutta la propria solidarietà a Fabio Fazio, a tutto lo staff tecnico della trasmissione “Che tempo che fa”, a Michelle Hunziker, al direttore di Rai3 Luigi Gubitosi, al Al direttore di RAI TRE Andrea Vianello in merito alla mail bombing indetta da diverse associazioni in seguito alle dichiarazioni inerenti la proposta di un disegno di legge che abbia come oggetto la PAS (sindrome di alienazione parentale), intesa non tanto come una sindrome, ipotesi non accettata dalla comunità scientifica, ma come un grave fattore di rischio evolutivo per lo sviluppo psico-affettivo del bambino.Ogni settimana incontriamo un numero sempre crescente di genitori, NON SOLO PADRI, rispetto ai quali siamo un punto di riferimento stabile nella difficile realtà delle separazioni, spesso conflittuali.
Molti di loro, alle riunioni settimanali a cui partecipano, descrivono le difficoltà nel rapporto con i propri figli, denunciando sovente episodi di alienazione e di disagio.
Alla luce della nostra esperienza, possiamo dire con tranquillità che il fenomeno dell’alienazione non riguarda soltanto i padri, ma anche le madri .
Nostro intento è infatti quello di smarcarci dall’ottica devastante e dicotomica che vede uomini contro donne, padri contro madri e famiglie contro famiglie.
Tutta la nostra attività si svolge all’insegna della tutela e della sicurezza dei figli, spesso bambini piccolissimi che finiscono per essere oggetto di inaudita violenza e di maltrattamenti che per troppo tempo sono stati taciuti!
Per questo siamo fieri di esprimere la nostra solidarietà anche all’associazione Doppia Difesa che, nel tentativo di ergersi a difesa di tanti casi di minori in difficoltà, che evidentemente ha avuto modo di conoscere, è stata attaccata da tante associazioni che dicono di battersi per la stessa causa, ma che nella realtà lavorano e creano una guerra di genere.
L’idea che combattere la PAS significhi mettere a repentaglio la sicurezza di madri e bambini rappresenta per noi una contraddizione notevole rispetto a quanto siamo stati purtroppo abituati a riscontrare nella realtà.
Non a caso, si ritiene che il termine più corretto per definire tale fenomeno sia “Alienazione Parentale” e non “Sindrome di Alienazione Genitoriale” sottolineando che non si tratta di una problematica individuale del figlio ma di una difficoltà relazionale tra i membri della famiglia, anche allargata.
Del resto, anche la legislazione italiana in ossequio alla Costituzione italiana, alla Convenzione dei Diritti del Fanciullo di New York, alla Convenzione di Strasburgo ed alla Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo pone a fondamento dei rapporti familiari la Bigenitorialita, ovvero il diritto dei minori a rapportarsi in maniera armonica ed equilibrata con i propri genitori e con le rispettive famiglie di origine, ergo, le condotte volte ad ostacolare l’esercizio di tale diritto risultano pertanto censurabili e possono a volte configurare un maltrattamento ed abuso.
Capita talora che, per il prevalere di dinamiche di coppia particolarmente disfunzionali, il
genitore presso il quale il figlio è prevalentemente collocato trasmetta al figlio stesso l’ostilità verso l’altro genitore, a prescindere dal genere sessuale.
Ciò può avvenire per via indiretta (il bambino si appropria delle reazioni emotive del genitore) oppure diretta (il genitore trasmette attivamente al bambino i propri giudizi o gli fornisce informazioni parziali o distorte).
Il fatto che il maltrattamento non costituisca una sindrome in senso proprio non significa
che il maltrattamento non esista come fenomeno, potendo compromettere i potenziali di sviluppo psico-evolutivo del minore coinvolto.
Inoltre, la nozione di Alienazione Parentale e’ inoltre riconosciuta come possibile causa di maltrattamento psicologico dalle Linee Guida in tema di abuso sui minori della SINPIA (Società Italiana di Neuro Psichiatria Infantile e Adolescenziale).
La SINPIA ribadisce come sia importante adottare le precauzioni e le misure necessarie, come impongono le recenti sentenze della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, per garantire il diritto del minore alla Bigenitorialita’ e tutelarlo dagli ostacoli che lo possono minacciare .
Siamo stanchi di vedere la condizione di tanti bambini trascinata nei flutti del disagio da posizioni ideologiche sclerotizzate e obsolete.
La strada che stiamo battendo ci porta ad essere riconosciuti come un riferimento “nel favorire la parità fra i sessi e la tutela dei minori “.
Con questa motivazione siamo stati premiati a Genova il 12 maggio scorso dall’AIPA e con lo stesso spirito, evidentemente, siamo indicati dalle autorità ai tanti genitori, uomini e donne, che ci contattano ogni giorno.
Desiderosi di avere fatto cosa gradita, nella speranza di poter contribuire a dare connotati autentici a realtà spesso taciute o manipolate.
Per il Comitato Direttivo
Emiliano Cevasco
Segretario regionale