(Corte di Cassazione, Sez. I, 25.10.2010, n. 21865 – dr. Mariagabriella Corbi)
Con la sentenza n. 21865/2010, i Giudici della Suprema Corte ha respinto il ricorso, proposto da una donna contro il marito, per l
Mantenimento
Secondo una sentenza del tribunale di Rovigo, il genitore divorziato, che non ha rispettato l’obbligo di mantenimento dei figli, pu
È noto che con la sentenza di separazione viene stabilita, tra l’altro, la misura e il modo con cui il coniuge non affidatario deve contribuire al mantenimento, all’istruzione e all’educazione dei figli. Sebbene nel linguaggio comune si è soliti parlare indistintamente di “alimenti” o “mantenimento”, i due concetti sono giuridicamente diversi.
Ciascun genitore deve provvedere alla soddisfazione dei bisogni dei figli in misura proporzionale al suo reddito
L
Il genitore adottivo al quale è stata revocata la patria potestà per problemi con il figlio deve continuare a provvedere al mantenimento pagando la retta della casa famiglia alla quale il minore è stato affidato.
“Il costo dei figli: un investimento, un consumo, un bene meritorio o un bene relazionale?”: si apre con questo interrogativo Il costo dei figli: quale welfare per le famiglie?, il rapporto realizzato dal Centro Internazionale Studi Famiglia che vede un Pierpaolo Donati, autore del primo capitolo, lapidario nell’esprimere il proprio giudizio
Gli assegni corrisposti al coniuge in seguito a separazione legale ed effettiva costituiscono oneri deducibili per il soggetto che li corrisponde e reddito per quello che li percepisce.
segnaliamo un’interessante sentenza della Corte di Cassazione, la numero 15333 del 25/06/2010. Riportiamo subito la massima per iniziare a comprendere l’argomento: “In materia di separazione personale, ai fini della determinazione dell’assegno di mantenimento è legittimo tenere in considerazione il pagamento da parte del marito dell’intera rata del mutuo della casa coniugale, acquistata in regime di comunione e adibita ad abitazione della moglie”
La recente pronuncia di cassazione in merito al mantenimento dei figli di genitori separati (22502/2010) conferma la necessità e l’urgenza di un nuovo intervento legislativo che elimini definitivamente la possibilità di interpretazioni, per quanto scarsamente plausibili, in totale contraddizione con l’attuale dettato normativo.
Di casi come quello di Stefano D. sono piene le aule dei tribunali, anche quelle del palazzo di giustizia di Genova. Mariti o padri che, una volta separati, non riescono o non vogliono pagare gli alimenti.