Tribunale di Brescia, la giusta risposta a mazzeo
Una risposta al dott.Mazzeo viene da una sentenza fresca fresca del tribunale di Brescia che dopo una lunga vicenda giudiziale affida il minore in questione al padre.
Basta poco ad informarsi minimamente su internet, per sapere chi siamo, basta guardare le foto del sito per sapere che siamo reali.
Noi saremo anche delle “presunte associazioni” ma fatte di padri e di madri, nonni, figli che esperti incapaci di basso livello, laureati con il sei politico cercano di rovinare e purtoppo in molti casi ci riescono, ma continuiamo a crescere e ad espanderci siamo reali.
Lei non è un giornalista investigativo (per fortuna dei lettori dei giornali) ma è molto ignorante, su cosa sia il mondo delle associazioni,(nel senso che ignora), e che vive nel suo mondo di test rorschach.
Il tono che ha usato mi ha vagamente ricordato le modalità mafiose viste in film come “Il padrino” o alcune puntate di “Gomorra”, ma sicuramente è stata solo una mia impressione.(valutate voi che leggete http://www.affaritaliani.it/costume/affido-condiviso-i-papa-separati-chiedono-le-dimissioni-di-vincenzo-spadafora-598143.html?refresh_ce )
Si legga la sentenza che forse impara quualcosa e magari vada a chiedere informazioni all’ esimio Proff. Guglielmo Gulotta o al Proff. Giovanni Camerini o al Dott. Marco Pingitore (relatori a nostri convegni) che sicuramente ne capiscono e un po di più di lei per quanto riguarda abusi e alienazione.
Mauro Lami
Presidente di Papà separati Liguria e protempore di Colibri
Associazioni? Si, Associazioni!
Egregio signor Mazzeo.
Mi chiamo Andrea Lovadina e faccio parte dell’associazione Papà separati liguria .
Avendo chiamato in causa la nostra associazione, mi permetto fare qualche riflessione sul suo post.
Lei parla dell’associazione come un entità con una sede sociale vaga.
Probabilmente la sede sociale può essere importante in caso di “problemi legali” ma si tranquillizzi. L’associazione non ne ha mai avuti.
Chi si rivolge all’associazione non vuole un indirizzo. Vuole qualcuno che l’aiuti, perché ne ha tanto bisogno.
L’associazione non ha locali sontuosi, non ha sale d’aspetto e neanche segretarie sorridenti.
L’associazione ha volontari, gente che presta il suo tempo e le sue competenze a chi ha bisogno di aiuto.
Caro signor Mazzeo, se invece di cercare la sede legale dell’associazione avesse provato a chiamare uno dei numeri di telefono indicati sul sito, oppure ad inviare una mail, avrebbe trovato delle persone pronte a rispondere alle sue domande, cosa che l’indirizzo di una sede legale non fa.
L’associazione è presente sul territorio, e se avesse dato un occhiata appena più approfondita, avrebbe visto la lista delle iniziative sul territorio, e se avesse avuto difficoltà a trovare gli indirizzi in questione, sono presenti anche le indicazioni di Google maps.
Se usasse più attenzione nell’osservare il sito troverebbe diversi locali ove vengono effettuati gli incontri con legali e psicologi, locali “prestati” da altre associazioni o dalle istituzioni locali. E se l.a nostra non fosse un associazione seria non sarebbe così facile reperirli.
Probabilmente lei è così fortunato da non aver mai avuto bisogno di un associazione come la nostra, ma se per colpa di una separazione, avesse la sfortuna di vivere in auto, di non saper cosa mangiare per mancanza di soldi, di non aver un minimo di tutela legale o più semplicemente di non saper su che spalla piangere perché magari l’altro genitore ti ha messo contro i tuoi figlii, da noi c’è sempre qualcuno che ti può supportare. Indipendentemente dal sesso.
Mi scusi se faccio un ulteriore piccolo appunto.
Vorrei tanto sapere cosa c’entra il suo riferimento sull’occultamento della violenza in famiglia o sugli abusi sessuali.
Tale riferimento così riduttivo fa sorridere perla sua pochezza.
L’associazione ha come scopo “la bigenitorialità e la tutela dei diritti dei figli nella separazione ” che possiede le caratteristiche e le finalità di un «Organismo di volontariato»
Se nella sua ricerca della sede legale si fosse soffermato sullo statuto, lo avrebbe compreso immediatamente.
In ultimo, penso che non ci sia bisogno di indagare sulla nostra associazione, anche perché, esistendo dal 2008 ed essendo spesso invitata dalle istituzioni per un costruttivo dialogo sulla bigenitorialità, quali probabili autorevoli parti in causa, non temiamo nessuna indagine, in quanto la sua rispettabilità è integra, glielo assicuro.
Se volesse approfondire l’argomento ritorni pure sul sito. Ha tutti i riferimenti per contattarci. Troverà sicuramente qualcuno che potrà chiarirle qualsiasi dubbio.