TV FAZIOSA E FEMMINISTA ???
Anche oggi, 17.02.2011, nella trasmissione TV “Fuori TG” , andata in onda su rai tre, dalle ore 12,30 alle ore 12,45 , si è parlato, ancora una volta, di stalking e di violenze esclusivamente ai danni delle donne. Secondo le statistiche riportate in trasmissione, ben il 51% delle donne ha subito almeno una volta dei tentativi di molestie sessuali da parte degli uomini. Se davvero fosse così, c’ è da vergognarsi di essere uomini italiani ( dei veri “mostri” ); altro che festeggiare l’ unità d’ Italia !!!
La società italiana sarebbe, pertanto, violentissima per colpa della sola componente maschile e, sicuramente, toccherebbe correre ai ripari mandando nelle patrie galere la maggior parte degli uomini che ne fanno parte. Bisognerebbe costruire al più presto carceri a volontà su tutta la penisola per evitare che le “povere” donne continuino a subire tali odiosissimi crimini. Siccome, però, lo scrivente non crede alla veridicità di una situazione così drammatica perché, fino a prova contraria, non ha mai molestato nessuno e non ha mai usato alcuna forma di violenza,SI RITIENE OFFESO DA CERTE AFFERMAZIONI sciorinate, sempre più spesso, nelle varie trasmissioni TV e chiede ufficialmente a chi di competenza di intervenire per fermare certe esternazioni del tutto gratuite e strumentali che offendono l’ intero genere maschile ( e chi sta scrivendo ritiene di interpretare il pensiero di moltissimi altri uomini italiani ! ) . Occorre che il Papa, la S. Chiesa ed il Presidente della Repubblica intervengano al riguardo, poiché anche gli uomini ed i propri figli fanno parte della Cristianità ed appartengono alla Repubblica. Non è concepibile che in TV si parli, quasi quotidianamente, di violenze e di stalking ai danni delle donne, tralasciando le violenze che i padri separati ed i loro figli sono costretti a subire ad opera di tantissime donne. In uno Stato che si ritiene civile come l’ Italia le violenze dovrebbero essere combattute in ogni caso, indipendentemente dal sesso. E’ risaputo che la maggior parte degli uomini i quali si separano vengono ridotti in miseria ed allontanati dai propri figli e dalla propria casa coniugale per assicurare una vera e propria RENDITA VITALIZIA E PARASSITARIA, sotto forma di consistenti mantenimenti, a certe donne che, spesso, non intendono neppure lavorare pur avendone tutte le possibilità, al solo fine di non perdere i privilegi derivanti dalla separazione matrimoniale. Di contro gli uomini sono costretti a dover lavorare ed A VIVERE IN CONDIZIONI DI ASSOLUTA INDIGENZA ( risulta che un quarto di coloro che ricorrono alla CARITAS sono uomini separati ). Per non parlare, poi, della PAS e della privazione dell’ affetto dei figli i quali vengono strumentalizzati per conseguire determinati loschi obbiettivi. Anche queste costituiscono innegabili forme di violenze quotidiane ai danni degli uomini. Trattasi di una vera e propria RIDUZIONE IN SCHIAVITU’ del genere maschile , ma di questo, inspiegabilmente, si preferisce non parlare. Le false accuse, infine completano il quadro; infatti, molte donne ne fanno uso per raggiungere dolosamente i propri scopi ; accuse che al 90% si rivelano del tutto false e, quindi, infondate ma a distanza di molti anni e dopo aver prodotto effetti deleteri ( ovviamente per gli uomini ed i loro figli ! ). Non si capisce, però, perchè si preferisce evitare di affrontare simili problematiche e si lasciano “istigare” le donne a fare quante più denunce possibili ai danni degli uomini. Si ha la netta sensazione che taluni vogliano a tutti i costi “fomentare gli animi” e seminare astio di genere. L’ importante è riuscire a screditare l’ uomo che, allo stato attuale dei fatti, è proprio quello che subisce la maggior parte delle violenze. Evidentemente il tutto avviene per far sì che si eviti di mettere mano ad una inevitabile riforma della legislazione esistente in materia di separazioni e divorzi. Non a caso alle varie trasmissioni TV vengono invitate sempre le stesse illustri persone con evidenti idee filo-femministe, le quali, con l’ occasione, possono pure approfittare per farsi pubblicità gratuita. Non bisogna dimenticare, però, che la Tv, svolgendo un servizio pubblico, dovrebbe essere del tutto imparziale . Questa è la modesta opinione dello scrivente che si dichiara, si da ora, disposto a qualsiasi forma di confronto al riguardo con chicchessia, nella convinzione che moltissimi altri padri separati la pensano allo stesso modo .-
Pino FALVELLI